Ben ritrovati nuovamente a tutti.
Come promesso nella sezione presentazione eccomi qui, non più dormiente ed in procinto di riattivarmi.
Sempre come promesso, inizio dal plastico, che sarebbe anche ora.
Le premesse sono molteplici e in fondo difficili da analizzare singolarmente, sono più una somma di elementi che convergono e danno forza a questo progetto. Elementi che sono maturati dal 2011, anno in cui mi sono avvicinato alla N, fino al 2017, anno in cui ho dovuto temporaneamente (pensavo sarebbe stato di meno) parcheggiare questo hobby su un tronchino e dare precedenza al treno della vita che era in transito in piena linea (Attenzione! allontanarsi dalla linea gialla...). Vista la lunghezza del post cercherò di andare per settori.
Ma per non tediare tutti intanto apro con la vista generale del progetto:
Allegato:
TASSARA - OW.png [ 2.15 MiB | Osservato 697 volte ]
PREMESSA:
Proprio la mia ultima Verona, mentre ero intento a chiedere allo stand di LEPRIMODELS se avessero mai avuto intenzione di fare i loro bellissimi mezzi soccorso anche in N, mi si avvicinò alle spalle un signore parecchio attempato, un HOista di quelli brutti. Mi freddò sul posto con un "ma quale enne che non vi funziona mai un gatto" (in realtà fece esplicito riferimento ad organi riproduttivi piuttosto che ai felini, ma ho visto che di recente abbiamo anche delle signore). Seguitò con un lapidario " fate mensole spacciandole per plastici e alla fine occupate stanze intere per avere la metà di tutto".
Se ne andò senza nemmeno dire arrivederci. Beh visto l'intervento a gamba tesa non me lo aspettavo, ma invece di dolermi di tanto astio ho deciso di interpretarlo come un guanto di sfida. In fondo non aveva tutti i torti: facciamo capriole o investimenti degni di nota per mettere sul plastico rotabili che in HO sono di facile reperimento, spesso il doppio di spazio ci porta a fare progetti spropositati (che in HO equivarrebbero a capannoni interi che il Centotreni di Otello Brunetti sarebbe un compatto), facciamo i contachiodi sui modelli per fare paesaggi che quando facciamo il presepe ci viene meglio del plastico, senza parlare di sganciamenti, sviamenti e captazione.
IMPRONTA GENERALE:
Sono stato anche io tra quelli che ignoranti di tutto, si credono novelli architetti e tirano giù progetti sbagliati. Magari lo sarà anche questo nonostante 4 anni di studio (ovviamente non ho fatto esclusivamente questo anzi...altrimenti lo chiamavo Duomo).
In 11 anni, di progetti ne ho fatti un casino. Gli errori dei novizi li ho fatti tutti. Anche comprare 400 euro di binari Ex-Roco senza massicciata per constatare che i deviatoi erano arrivati direttamente dagli anni 70 e non offrivano garanzie di efficienza. Poi anche quel progetto è finito nel camino.
Manca lo spazio, voglio i treni giganti, stazioni in scala 1:1, raggi tramviari per alta velocità ecc ecc. Ma in fondo chi è che non vorrebbe questo? Ditemi che quando guardate i video di San Cristoforo pensate che l'ovalino con stazione teutonica della Faller vi piace di più.
Questo quindi mi ha portato a pensare che:
Il plastico deve essere il più COMPLETO possibile nel MINOR spazio occupabile. Ormai avrei anche lo spazio. Spazio equivale a paesaggio da riempire però. Se ho lo spazio posso fare HO. La N nasce proprio per chi di spazio non ne ha, anche se le Bandiera e le TEE dei Pirati devono poter girare non solo in fiera ma anche a casa.
SPUNTI DI RIFERIMENTO:
Ovviamente come dicevo prima, il mio personale Santo Patrono della N credo sia innegabilmente San Cristoforo. D'altro canto Nostro Signore mica fa le cose a caso, visto che l'autore è, Nomen Omen, uno che ha le iniziali gemelle MM e che insignito del titolo di Maestro Modellista diventa MMMM, cioè M elevato alla ENNE
(ovviamente per chi si affaccia per la prima volta nel nostro mondo parlo di Mario Malinverno). Altra copertina patinata arrivata su TTM su cui ho sbavato peggio di un levriero cosacco è Monterivadi di Alex La Torre. Il primo è un impianto gigante, il secondo un Ovalino. Tanto vale cercare di trovare il punto mediano. Visto che il guanto di sfida è giunto dalla HO ho deciso di vedere anche cosa combinano al di là della trincea, visto che loro lavorano con la metà del nostro spazio. Quanto fatto da Silvio Assi con Milano Chiaravalle è magistrale, specie nella zona ligure (altra copertina, anzi no, direttamente un intero speciale). Per ultimo la fonte di ispirazione che mi ha fatto venire voglia di giocare con i trenini: Borgo Ligure in HO. Per me il plastico di Daniele (non credo di sapere il cognome) è uno spettacolo.
OBBIETTIVI:
Un plastico completo nel minor spazio possibile a rimarcare la forza della N, con un paesaggio che grazie alle dimensioni ridotte possa essere riprodotto in modo maniacale in tempi relativamente brevi (altrimenti con i treni ci gioco in pensione). Nessun vero e proprio cappio di ritorno, invece sfruttare l'ovale per poter usare il plastico anche come circuito di rodaggio dei rotabili, garantire la movimentazione dei transiti in modo realistico secondo una fitta rete di orari, presenza variegata di convogli, senza dover rinunciare al passaggio di treni veri e propri invece che limitarsi al transito regionale. Questo anche per poter garantire passerelle video/fotografiche senza temere la macro. Il tutto inserito in un contesto credibile e verosimile.
ARMAMENTO:
PECO Setrack 80. L’utilizzo di deviatoi a 22,5 gradi risulta credibile e poco evidente se: 1) vengono posti in uno scalo compresso sulla costa ligure; 2) non vengono impegnati da materiale rotabile particolarmente lungo; 3)vengono impegnati in zone d'ombra. I deviatoi sono a cuore isolato che nel contesto credo aiutino (e comunque credo possano essere modificati) e hanno una meccanica ineccepibile data la presenza di una molla che tiene l'ago in posizione. Considero l’assenza del motore un pregio: invece di rovesciare la meccanica basta montare direttamente sottoplancia i motori più adatti senza contare l'ingombro minimo. Il codice 80 se ben celato scenograficamente, appunto in una stazione tra marciapiedi e pochi tratti in vista, garantisce l'uso di rotabili che in N possono essere un pò vecchiotti. Inoltre il raggio più stretto di PECO su ogni curva di questa geometria è sempre pari o maggiore di un R2 Fleischmann (228mm).
IL PROGETTO
Allegato:
TASSARA - UP.png [ 2.29 MiB | Osservato 697 volte ]
Sistema: Digitale, ormai è il presente e su spazi così ristretti è vitale. Z21 nera presa di recente dai Pirati
Dimensioni: 120 x90
Amministrazione :FS
Epoca: III - IV -V -VI (solo albori...sisi me so preso anche io l'ETR610 mica stavo a dormì). Principalmente IV tra 1970-1990
Sistema: Ovale ad osso ritorto - PAP
La stazione regge la scena per Intero. Tutto succede lì e visti gli spazi è anche passerella al tempo stesso.
I moduli di stazione sono studiati per contenere sul secondo e terzo binario Loco articolata e 3 carrozze tipo X almeno. Quindi qualunque accelerato regionale o locale se mettiamo 1929 e o Corbellini, ma anche un ETR220P (Polifemo che tra l'altro è prodotto in N e che spero prima o poi prenderò), ETR200, Arlecchino se mai lo vedremo prodotto (lo so che la fa Bodo ma iscrizione in curva a 335mm proprio siamo lontani), ma anche ale803 di Danifer (le mie sono state fatte custom appunto per R2), Ale 582, Minuetto e ogni cosa sia in tripla composizione a scendere, 668 ovviamente prime della lista.
Tra il secondo e trezo binario il marciapiede NON TERMINA come nell'immagine, ma va quasi da galleria a galleria proprio per garantire le lunghezze sopracitate ( e visibili come riferimento nella primissima foto tramite l'utilizzo di sagome a norma NEM).
Il primo binario invece ha un modulo per una sola 668 in servizio locale, prendendo spunto dalla stazione di Pieve Ligure.
Allegato:
Pieve_Ligure.jpeg [ 1.63 MiB | Osservato 697 volte ]
Il primo binario oggi è stato rimosso, ma un tempo veniva usato così. Invece proprio non riesco a farmi piacere l'idea del FV in quota. Sarà in quota con il tracciato ed una strada in salita partirà dalla stazione per salire in curva ricollegandosi al tessuto cittadino (che nel progetto è rappresentata, assieme alla statale, dai moduli del tomytec bus system per avere un idea degli ingombri necessari). Otticamente vedremo la costa, il porto, la ferrovia 7 cm più in alto (13mt in 1:1) con il FV a lato dei binari. Scalo e rimessa trovano posto in una gola naturale che giustifica la presenza del mare in vicinanza. Alle spalle il terreno in salita, celerà partendo con muri di contenimento il resto del tracciato con l'abitato di Tassara Ligure. La statale costiera entra da DX in paese proprio sopra le gallerie a quota 8cm, favorendo il disimpegno ottico. La necessità di far quota per la sovrapposizione dei binari rende praticamente obbligatorio lasciare un deviatoio sul secondo binario parzialmente in vista. Ho cercato tuttavia di simulare un andamento dei binari parallelo, lasciando la stazione su una curva morbida come quella di Recco. A SX ( o verso Nord) l'uso dei flessibili mima l'ingresso in curva con un calcolo della tangente fatto a spanne, per rendere più armonioso e meno spezzettato e plasticoso il tracciato.
Il primo binario garantirà le soste al traffico locale o sarà di transito verso SUD. Il terzo binario servirà qualunque tipo di servizio verso NORD. Il secondo binario invece ospiterà le soste per i traffici più corposi ambo i sensi, precedenze e traffico merci dedicate al piccolo scalo (ecco perché dicevo che non ci sono veri e propri cappi di ritorno…il secondo binario in realtà deve essere tutelato sotto l’aspetto elettrico perchè diventa potenzialmente un cappio)
Lo scalo si può fare più verosimile eliminando la rimessa ( che ho voluto inserire giustificandola come una costruzione avvenuta negli anni 60 per garantire le frequenti movimentazioni di tradotte dal porto al paese). Questo genera movimento merci anche destinato alla rimessa stessa. I moduli di ingombro prevedono la presenza di due carri e diesel, evidenziati in ocra. Le due estremità delle aste di manovra garantiscono la presenza eventuale anche di un carro in sosta senza impedire l’uscita delle d245 o d214 dalla rimessa. Questo porta a 4 il numero di carri che possono essere simultaneamente nella zona scalo, stesso numero del piccolo scalo del porto. Non è molto ma è sufficiente a generare un vivace traffico da e verso lo scalo operato da un 214 o similare.
L’asta di manovra dello scalo lato sud termina sotto un cavalcavia della statale costiera.
Verso Nord (SX) un estremità dell’osso di Cane sale al 3% raggiungendo quota 3,5cm. Non dovrebbe essere in conflitto in quanto a SUD (DX) i binari scendono. lasciando un margine totale di 5cm. La stazione nascosta prevede 2 tronchini (erano 4 in origine ma i deviatoi sarebbero stati in conflitto):questa è la parte per il traffico reversibile sul PAP con moduli per: 1 triple (viola) e 1 quadrupla (blu).
L'osso è sufficiente a contenere qualunque convoglio corposo, a partire dopo il deviatoio che immette su i due tronchini fino ben prima di impegnare i deviatoi dei tre binari di stazione. Quindi sarà possibile parcheggiare temporaneamente il convoglio sull'osso, chiudendo di fatto l'ovale al traffico mentre si potrà continuare ad operare PAP fino a quando non sarà ora di un altro passaggio scenografico ( senza sosta ) in senso opposto di marcia, per tornare a sostare sul binario apposito nella stazione nascosta a fine elicoidale.
Allegato:
TASSARA -DW.png [ 1.89 MiB | Osservato 697 volte ]
Verso SUD i binari scendono sempre al 3% per liberare i 5 cm di quota necessari ad intersecare il tracciato. Da questo momento in poi viene garantita sempre un altezza verticale di almeno 4,5cm nelle sovrapposizioni rimanendo tra il 2,9% e il 3,0%. Un Elicoidale scende fino a quota da decidere, qui il raggio interno minimo pari a R2 riduce l'altezza verticale a 4,3cm, sufficiente comunque alla marcia (spero). La stazione nascosta ospita un binario passante (verde), uno (rosso acceso) per composizioni da 6-7 tipo X o similari e loco ( TEE) oppure 7 carrozze (settebello magari avercelo, ETR610) ed uno (nero) per composizioni da 8 carrozze tipo x e loco (o la qualunque…insomma composizioni forti) i 3 tronchini per operazioni PAP con reversibili hanno modulo per 2 convogli da 4 ed uno da 3.
In arancio è evidenziata la diramazione porto. . Lo scalo termina su un piccolo molo per pescherecci, ovviamente ben al di sotto del piano di stazione a quota -7cm mentre a destra, sopra gli scogli, una stradina in salita si ricollega fuori scena alla statale. Il Binario viola non viene usato al momento. Garantirà future estensioni, servirà come caricatore per i rotabili e come binario di programmazione se proprio servisse.
Per i motori dei deviatoi avrei voluto i Tortoise o Smail con decoder inegrato...ma lo spazio e le quote lo impediscono. I motori ad ago lento potranno però essere inseriti almeno su tutta la parte a vista. A meno di qualche imbeccata geniale temo che nelle parti nascoste vicino a quota 0 sarò costretto ad usare motori a solenoide Peco montati di lato ed in superficie affianco al deviatoio.
lascio qualche render in 3D allo scopo di far capire meglio il tutto.
Ovviamente il corretto tracciato nelle parti in vista mi sembra di averlo rispettato. Nelle parti in ombra ovviamente no, ma qualche compromesso è sempre d'obbligo. D'altronde il tentativo è quello di far circolare 1,60mt di treno su di un plastico che fa 1 metro quadro...
La Complanarità reciproca quando i binari si affiancano i posizioni parallele dovrebbe essere garantita, almeno sulla carta, dal fatto che i binari sono sempre posti in modo tale che due deviatoi contrapposti formino un punto di incontro, seguendo lo schema delle geometrie pubblicato da Peco stessa.
La Chiesa (messa per dare un idea di dove dovrebbe sorgere il paese) credo sarà al centro del plastico stesso, non solo per dare contributo scenico, non solo perchè lasciamo i castelli agli amici tedeschi ma proprio perchè ha un significato quasi letterale: se ho fatto bene i compiti a casa servirà a rimarcare che la N ha messo la chiesa al centro del villaggio, anzi, del plastico.
Perchè in un metro quadro fa fare modellismo ( voglio vedere chi non ha un metro quadro da sacrificare ai treni), fa girare treni lunghi, treni corti, treni merci; garantisce un traffico con tabelle orarie fitte; fa fare video e foto (gli scorci renderizzati in 3d promettono bene credo) e getta due guanti di sfida: uno bonario...perchè se prima si diceva che in 120x80 facevi solo un ovale in 120x90 credo di aver dimostrato il contrario a qualunque scettico del settore...ma mi piacerebbe sapere anche se si può ottenere ancora di più.
il secondo, sempre bonario ed in amicizia alla HO: perchè lo stesso progetto in ho fa 2,20x 2,00 circa, con lo stesso volume di traffico ...e non è un plastirama ne una mensola!
Mi serviranno ovviamente spunti, suggerimenti e soluzioni per il tema manutenzione.
Un saluto a tutti e ora giù con le critiche, demolite pure, ho postato per questo
(scherzo ovviamente, se ho commesso errori è proprio il momento di prenderne atto...io da solo e con la scarna esperienza non li vedo, mi serve il parere di chi è più scafato)
SalutoNi,
Marco
Allegato:
Schermata 2022-04-22 alle 01.20.41.png [ 2.74 MiB | Osservato 697 volte ]
la vista dalla statale lato sud
Allegato:
Schermata 2022-04-25 alle 11.17.02.png [ 2.44 MiB | Osservato 697 volte ]
la vista della stazione e del porto lato nord
Allegato:
Schermata 2022-04-25 alle 11.15.25.png [ 1.11 MiB | Osservato 697 volte ]
la vista dal porto...un doveroso omaggio a Borgo Ligure
Allegato:
Schermata 2022-04-25 alle 11.21.16.png [ 1.24 MiB | Osservato 697 volte ]
Vista del tutto, tenendo conto che l'elicoidale ancora non ho deciso quanto profondo debba essere.