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Qualche immagine degli avanzamenti al parco delle Torricelle:
Sul plastichetto, sto lavorando sul lato "Trento" con la posa di altre rocce e con la prova di un fondale fotografico (foto prese in varie passeggiate e assemblate con photoshop). Ho cominciato l'incollaggio del terreno e della massicciata.
In realtà sto passando una buona porzione del poco tempo disponibile alla costruzione di carichi per i carri aperti, e all'invecchiamento degli stessi.
L'idea é che preferisco giocare su un plastico in costruzione ma con rotabili realistici, piuttosto che il contrario. Inoltre, la creazione di un carico di putrelle riesco ad incastrarla nei ritagli di tempo che ho dopo che le bimbe sono a letto...piano piano, si continua!


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Bravo Giovanni, il fondale dà subito una profondità e un respiro diverso al tutto, mi piace!
Molto bella anche la sporcatura dell'Eaos e il carico, cosa hai usato?

_________________
Un salutoNe,
Antonio

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MessaggioInviato: 13/02/2023, 16:09 
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Pure io mi accodo ai complimenti
Mi piacciono le sporcature


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Grazie Antonio, grazie Carlo per i commenti: in effetti il fondale cambia tutto. Per adesso sto facendo delle prove per allineare gli elementi che, come si vede, non sono ancora a posto!
Per il carro, ho seguito i consigli degli esperti : ho cominciato con il trovare un sacco di foto del tipo di carro/rotabile in questione, ho dato una mano di tamiya opaco in bomboletta, qualche "rappezzatura" con acrilici, mano di opaco, una mano di "wash" nero, mano di opaco.
Per l'interno ho dato delle pennellate con un pennello asciutto in tonalità di marrone/ruggine.


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MessaggioInviato: 13/02/2023, 18:04 
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Arrivo tardi che già ti hanno fatto i complimenti non mi resta che aggiungermi!!!
Tutto bellissimo mi piace, tutto da imparare!
Per consolazione aggiungo che solo su un diorama si possono raggiungere questi livelli.
L'uva irragiungibile è sempre acerba :lol: :lol: :lol:

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Saluti
Mario
..nessuno nasce imparato...


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MessaggioInviato: 17/02/2023, 13:55 
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Giovanni Mendini ha scritto:
Grazie Antonio, grazie Carlo per i commenti: in effetti il fondale cambia tutto. Per adesso sto facendo delle prove per allineare gli elementi che, come si vede, non sono ancora a posto!
Per il carro, ho seguito i consigli degli esperti : ho cominciato con il trovare un sacco di foto del tipo di carro/rotabile in questione, ho dato una mano di tamiya opaco in bomboletta, qualche "rappezzatura" con acrilici, mano di opaco, una mano di "wash" nero, mano di opaco.
Per l'interno ho dato delle pennellate con un pennello asciutto in tonalità di marrone/ruggine.


Ciao, seguo con interesse lo sviluppo del plastico, la linea Trento-Bassano ha dei punti paesaggistici davvero unici.
Molto bella la sporcatura del carro merci. A parte la mano di opaco spray, il resto è tutto fatto a pennello o aerografo?
Grazie e complimenti!


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MessaggioInviato: 02/03/2023, 11:40 
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Lucio Bordonaro ha scritto:
Giovanni Mendini ha scritto:
Grazie Antonio, grazie Carlo per i commenti: in effetti il fondale cambia tutto. Per adesso sto facendo delle prove per allineare gli elementi che, come si vede, non sono ancora a posto!
Per il carro, ho seguito i consigli degli esperti : ho cominciato con il trovare un sacco di foto del tipo di carro/rotabile in questione, ho dato una mano di tamiya opaco in bomboletta, qualche "rappezzatura" con acrilici, mano di opaco, una mano di "wash" nero, mano di opaco.
Per l'interno ho dato delle pennellate con un pennello asciutto in tonalità di marrone/ruggine.


Ciao, seguo con interesse lo sviluppo del plastico, la linea Trento-Bassano ha dei punti paesaggistici davvero unici.
Molto bella la sporcatura del carro merci. A parte la mano di opaco spray, il resto è tutto fatto a pennello o aerografo?
Grazie e complimenti!


Grazie Lucio!
In realtà l'ambientazione in Valsugana é una scusa per creare un paesaggio montano di una linea minore. Potrebbe adattarsi alla Val Pusteria, o qualsiasi altra linea ferroviaria alpina, nel senso che ho deciso di non complicarmi la vita con il ricreare fedelmente una zona particolare, ma di suggerire un ambiente.
La Valsugana appare invece nelle "operazioni merci": ho creato un collegamento (in realtà inesistente) tra la linea del Cadore (tra Calalzo e Vicenza) e quella della Valsugana (Trento-Venezia). Il mio plastico si situa appena sotto Primolano ed é il punto di giunzione tra queste due linee. Allego la pianta.
Questo mi permette di avere treni passeggeri e merci che servono stazioni lungo queste due linee. Mi sono anche inventato un espresso (ispirato al Roma Calalzo) che dal Cadore raggiunge la linea del Brennero attraverso la Valsugana.


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MessaggioInviato: 02/03/2023, 14:47 
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Questo è un classico esempio di gioco all'esercizio ferroviario.
Un modello, la “nostra” ferrovia, non necessariamente la riproduzione fedele di una ferrovia reale ma la trasposizione verosimile della realtà ferroviaria. Ogni ferrovia esiste per trasportare persone e merci e la gestione di questa attività si definisce esercizio ferroviario. Immaginiamo la storia della nostra ferrovia, le motivazioni che hanno portato alla sua realizzazione, che ne hanno decretato il successo o il suo ridimensionamento. La funzione di una ferrovia consiste nel portare carri e carrozze da una destinazione all’altra e quindi nasce e funziona perché le persone possano spostarsi da una località all’altra e le merci e le materie prime raggiungere i siti produttivi o di commercio.
Fantasia al potere, verosimiglianza nel gioco.
Ambientazione di carattere, ammirevole la sperimentazione.
Antonio

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MessaggioInviato: 28/09/2023, 14:32 
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Dopo la pausa estiva e un lungo periodo di mancanza di ispirazione modellistica, timidamente ricomincio a fare qualcosa, al posto di star davanti al plastico e guardarlo mentre si impolvera.
Il problema principale é la presa di corrente sugli scambi: tutte le locomotive zoppicano e si fermano su ognuno dei 4 scambi, nonostante li abbia puliti e ripuliti. Questo, devo dire, é la ragione principale della mia svogliatezza nel riprendere le operazioni.
In ogni caso mi sono cimentato nella pittura di una parte della parete rocciosa lato Trento/Calalzo con colori ad olio. L'effetto é un po' troppo marcato per i miei gusti, ma spero che aggiungendo la vegetazione riuscirò a smorzare i toni accentuati.


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MessaggioInviato: 28/09/2023, 14:38 
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Tutto belissimo come sempre, ma la genialità è poter posizionare l'omino dove si vuole a cavallo della rotaia incastrandolo.


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Screenshot 2023-09-28 153702.png
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Un saluto
Andrea

... Vorrei ma non posto ...
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Piace molto anche a me la colatura che mi sembra azzeccata!!!

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Saluti
Mario
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MessaggioInviato: 28/09/2023, 15:47 
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Andrea Nasso ha scritto:
Tutto belissimo come sempre, ma la genialità è poter posizionare l'omino dove si vuole a cavallo della rotaia incastrandolo.

Sono avulso dalle montagne e non posso elaborare sulla bellezza del plastico, ma sugli scambi le vie del miglioramento sono due:
- faticosa revisione dell'apparato elettrico degli scambi (cuore polarizzato etc.)
- molto più semplice equipaggiare i modelli con una capacità tampone. È possibile inserire condensatori tampone sia in digitale che in analogico (ovviamente il digitale è sempre e comunque meglio). Cerca su "DIY DCC Stay alive capacitor" per DCC o "Give Your Engines the Capacity to Ignore Ditry Track " per analogico

Ciao
G.


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Giovanni Mendini ha scritto:
In ogni caso mi sono cimentato nella pittura di una parte della parete rocciosa lato Trento/Calalzo con colori ad olio. L'effetto é un po' troppo marcato per i miei gusti, ma spero che aggiungendo la vegetazione riuscirò a smorzare i toni accentuati.

Non avevo mai preso in considerazione i colori ad olio, mi piace il tuo risultato, e sicuramente poi con la vegetazione sarà ancor piu' d'effetto l'insieme.

_________________
Sandro


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A me il risultato non dispiace affatto (per le rocce), viene bene!

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Un salutoNe,
Antonio

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Grazie a tutti per l'incoraggiamento, ad un certo punto occorre lanciarsi e "come la va, la va!"

Gianfranco Visentin ha scritto:
...le vie del miglioramento sono due:
- faticosa revisione dell'apparato elettrico degli scambi (cuore polarizzato etc.)
- molto più semplice equipaggiare i modelli con una capacità tampone.


Grazie mille Gianfranco per aver provato a trovare una soluzione al problema del contatto elettrico : provo a rissumere la situazione.
Dei quattro scambi, due sono Peco Unifrog (pronti al funzionamento in digitale) e due sono elettrofrog modificati per trasformarli in unifrog. A suo tempo avevo seguito le istruzioni di questa pagina.
Visto che gli scambi sono solo 4, ho collegato i cuori a degli interrutori e quando manualmente cambio direzione allo scambio, agisco anche sull'interruttore per cambiare la polarità. Tutto funzionava benissimo all'inizio, ma col tempo c'é stato un degrado notevolissimo!

Avevo pensato ai condensatori, ma le locomotive che uso sono principalmente 3 :

    La Renfe 303 di Arnold, con decoder ESU next18, dove non c'é un millimetro cubo libero, ed é quella che, essendo la più piccola e leggera, si comporta peggio;
    La D143 di Lineamodel, con un decoder ESU senza presa, con i fili saldati al motore ed alle prese di corrente. Pochissimo spazio rimasto, ma se il condensatore fose minuscolo forse forse potrebbe starci;
    La D345 Del Prado motorizzata Lineamodel, stessa situazione che la D143.

Devo capire se esiste un condnsatore sufficientemente piccolo, e allo stesso tempo capiente, per essere una soluzione viabile.

Ancora grazie a tutti!


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