mi riferivo al paesaggio ferroviario, ottimo l'esempio di Alex

per i modelli , non l'approvo, o sono in scala " reale" o cosa sarebbero ??

certo è tollerabile degli aggiuntivi leggermente fuori scala .....

Concordo con Filippo : i compromessi sul paesaggio sono inevitabili, sui modelli ovviamente no (a parte i ganci....).

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Saluti cari.

Vittorio

www.scalaenne.collezioneperuzzi.it

Premesso che nella nostra scala 1Km equivale a 6,25 metri, mi sembra assolutamente utopico qualsiasi discorso tendente a escludere riduzioni intelligenti di un significativo numero di elementi all'interno di un plastico destinato al divertimento di chi lo ha costruito. La fedeltà possiamo tentarla nei diorami, e anche qui i compromessi sono dietro l'angolo ( vedi Alex ), ma pensare di poter riprodurre in scala un impianto funzionante ( pensate solo alla distanza fra i segnali ), beh o si possiede la "Galleria degli specchi" o nei nostri 6mq, e mi tengo sull'abbondante, ci piazziamo al massimo un piccolo deposito. Anche nei modelli di loco e vagoni si ricorre a compromessi: pensate ai particolari che bisogna ingrandire perché siano apprezzabili e a quelli che bisogna ridurre pe renderli gradevoli. Uno dei famosi chiodi misurerebbe in scala poco più di un decimo e una ringhiera sarebbe nello stesso ordine di grandezza. E c'è chi i chiodi li conta
Francesco

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festina lente

Beh, qualche attore (e anche alcuni noti personaggi pubblici) si mettono sopra uno sgabello per fare la parte del gigante per non dire delle attrici
Facevo un semplice esempio ... dunque postuliamo l'assioma che la compressione selettiva vale esclusivamente per paesaggio (scenografia) e non per i rotabili (attori/attrici)

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gianni

No, non è affatto ovvio.
Oltre ai casi già citati, in Inghilterra si usa la scala 1:76 (mantenendo lo scartamento in 1:87), in Giappone la scala N è in 1:148.

Di fatto si tratta di una compressione selettiva di binari e paesaggio, con lo scopo di far risaltare di più i treni.

Anche la maggior parte degli edifici commerciali, soprattutto quelli di grandi dimensioni, non sono affatto in scala esatta. Se lo fossero, si prenderebbero tutta la scena "schiacciando" i poveri treni.

Non c'è una regola giusta, è sempre e solo una questione di gusti.

Non intervengo mai su questioni estetiche.
Solo una domanda: esiste un fermodellismo vero? Se sì, in cosa consiste? Oppure ognuno agisce secondo i propri gusti ed esigenze?

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https://www.youtube.com/@vittoriovegetti

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gianni

Le diverse scale sono più funzione della storia e peculiarità delle culture.
Così la 1:76 inglese, per dire, è il riferimento numerico del rapporto (nel sistema imperiale) "4 mm su 1 piede", ovvero 1:76,2. Seguendo questo rapporto, in Inghilterra troviamo ad esempio anche la 2mm, ovvero 1:152 su binario da 9,42 mm...

La compressione selettiva, come da Clinic di Enzo (e come utilizzata nel fermodellismo) è un po' la realizzazione della quinta teatrale, che coinvolge nell'illusione della scena - per cui, per forzare la prospettiva, si utilizzano fabbricati più piccoli in lontananza dalla visuale; o nella costruzione di un deposito, si ottimizza l'utilizzo di binari e scambi (senza rinunciare a rotonde, piattaforme, colonne idriche ecc., ovvero senza perdere in realismo) per sfruttare al meglio lo spazio, appunto senza perdere in realismo.
Allo stesso modo, su un plastico importante in N, i treni in secondo piano potrebbero essere usati in scala Z (per comunicare meglio la distanza)

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Un salutoNe,
Antonio

"Creative work is serious play" (R. Fripp)

si ma sempre in scala , parlando di modelli..........

Scusate, ma non è che ci stiamo facendo troppo pippe o seghe mentali ?
Oltre un ventennio fa ci ritrovammo in ASN per 'giocare' con i nostri amici trenini ... , quasi senza condizioni....
Giustamente, strada facendo, abbiamo tutti assieme messo le cose un po' più a fuoco, ma
se andiamo avanti di questo passo, solo per accedere al Forum non basterà la laurea in ingegneria !!!
In tutte le cose un 'pizzico' di buon senso ci sta sempre bene, ma ... insistere si corre davvero il rischio di'uscire dai binari' !!!
Si vuole arrivare al punto in cui ognuno dichiara quanti foglietti di carta igienica uno usa tutte le volte che va al WC ?
Meditiamo gente, meditiamo !

Marione

Ma Mario,la Cultura, la Cultura!!!!
Giorgio Gaber "Ne ha ammazzati più la cultura della bomba atomica!"
Scherzo, ma in realtà, al di la di avere qualche cognizione in più, ci va anche qualche chilo di lasco e leggerezza.

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Nino
...e io modestamente lo nacqui!

non credo sia questione di giudicare chi fa come lo fa ......
principalmente tutti giochiamo e meno male !!!! e ognuno lo fa come gli piace..
la mia domanda era volta a comprendere come gli altri si regolavano nella riproduzione ........
un po' come per il modulare sociale , si tenta di riprodurre quanto piu fedelmente
possibile la linea ferroviaria italiana nella sua tipica ambientazione e portarla in visione anche all'estero,
e a mio modesto parere facendo sempre un' ottima figura.

e non credo che ci stiamo facendo troppo pippe o seghe mentali
rispetto a 20 anni fa ,sono certo leggendo il sito da breve tempo, che sia cambiato poco forse più raffinato , e condizioni proprio non ne vedo tranne quelle che qualcuno si fa mettendo a confronto cose fondamentalmente diverse anche se facenti parte della stessa scala.
ultimamente di queste polemiche ne ho lette tante

altrimenti cosa significherebbe asn ???

Prima si faceva essenzialmente pratica, oggi più filosofia e richiesta di applausi. Se pensate che c'è un ben noto "qualcuno" che non scrive più nel forum perché è stato contraddetto Cosa è meglio? Boh, ai posteri l'ardua sentenza....... - Francesco

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festina lente

Battute a parte, il tema è per me è interessante.
Tutti facciamo compressione selettiva nei nostri plastici/moduli/diorami (e, oserei dire, anche nei nostri modelli).
Se qualcuno è in grado di distillare con semplicità qualche accorgimento pratico valido in generale, io sono solo contento: è divulgazione.

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gianni

Una compressione semplice ed indolore sta nel fare i binari di stazione lunghi esattamente quanto serve per locomotiva e carrozze, che ingombreranno quasi fino agli scambi di connessione, mentre al vero le radici dei piazzali sono un po' più lontane dalla fine dei marciapiedi. Già questo fa risparmiare molto spazio.

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salutoNi
Massimo