Appoggiati? Non credo proprio devono essere saldati come ti hanno spiegato bene anche il Mario ed il Piero

Giancarlo

Per appoggiati intendevo saldati in modo Easy e non cementati ed ultra rinforzati! Ok che non sono un professionista, ma fin lì ci arrivo anche io

Scusami Mattia, non era mia intenzione, era solo una puntualizzazione dal momento che la foto di Andrea dava l'impressione di essere solo appoggiato, chiedo nuovamente scusa.

Giancarlo

Figuratevi anzi!
Cmq una domanda...Escludendo gli scambi Electrofrog, per i quali dovendo isolare le rotaie che vanno al cuore, dopo lo scambio il binario va per forza alimentato, per gli altri scambi (Unifrog ed Insulfrog), i binari che vi sono collegati, sono sempre alimentati, qualsiasi sia la posizione dello scambio? Questo perché sto facendo un calcolo di quante alimentazioni dovrò fare stabilendone i punti.
Vi posto uno screenshot del tracciato di scarm, e poi uno modificato con paint in cui ho indicato con le sigle U e I gli scambi Insulfrog ed Unifrog che non necessitano delle scarpette isolanti e con E gli Electrofrog. In giallo i punti in cui intendo dare alimentazione. Sono sufficienti? Io ho alimentato solo i tratti successivi agli isolamenti degli Electrofrog. Gli altri scambi fanno passare sempre la corrente giusto?


Gli scambi che motorizzerò con motori cobalt digitali, posso montarli anche in un secondo momento e fissare definitivamente il tutto (Facendo già il foro per l'astina e cablando già il cavo che esce dal cuore portandolo sotto al tavolato)?

La zona delle due piattaforme per ora è in stand by. Sarà fatta quando tutto il resto funzionerà a dovere con scambi motorizzati.

"Questo plastico non s'ha da fare né domani né mai"
E' proprio il caso di dirlo visto quanto successo ieri.
Felicissimo del fatto che il tavolo modulare ordinato (e pagato) più di un mese e mezzo fa, fosse finalmente in arrivo (hanno tanti ordini e arriva poco legno, per questo sono in ritardo con le consegne), mi ero già preparato tutto per iniziare i lavori e non stavo più nella pelle. Alle 14.00 circa mi chiama il corriere chiedendomi se fossi in casa, in quanto aveva due colli ingombranti da consegnarmi, rispondo di si e gli dico che lo aspetto. Arriva poco dopo e inizia a scaricare i due colli. Noto subito che l'imballaggio di uno dei due era "svolazzante". Quando lo posa a terra, ovviamente dal lato incriminato, chiedo di girarlo per poter controllare ed il corriere borbotta. Insisto e me lo gira: l'imballaggio era chiaramente strappato per metà della superficie e si vedeva il segno dell'impronta di un copertone sullo stesso. Sollevo l'imballaggio e sotto ad esso due assi di legno erano tranciati a metà. Allora comunico immediatamente al corriere la mia intenzione di rifiutare la consegna in quanto il materiale era visibilmente danneggiato, questo borbotta dicendo che non ha tempo di ricaricare sul camion, di accettare con riserva e restituire domani. "Ma sei serio?" gli ho detto "si accetta con riserva se si ha qualche dubbio, ma qui il danneggiamento è palese!!" Senza considerare, che quando ci sono danneggiamenti così evidenti, il vettore di trasporto non dovrebbe mai dare seguito alla consegna, ma dovrebbe contattare il mittente, far visionare il danneggiamento e sentire il da farsi (di solito si conclude con riconsegna al mittente della merce danneggiate), sicuramente non consegnare facendo finta di niente. La risposta del corriere è stata "Ma come sei pignolo, ci vuole anche un po' di tolleranza specie se si ordinano cose di bassa qualità sono cose che possono succedere" Bassa qualità e io sarei pignolo perché faccio notare che mi è arrivata la roba spaccata a metà!?!? Ma come si permette certa gente?!?! 400 euro di tavolo prodotto artigianalmente con legno di abete!! Ma se poi c'era anche l'impronta di copertone sopra all'imballaggio e ci sono passati sopra o col muletto o col camion che cavolo viene a dirmi che sono pignolo o che il materiale è di bassa qualità, ma come si permette certa gente! Sono rimasto senza parole veramente!!
Detto questo compilo il modulo di rifiuto della consegna, avviso immediatamente il venditore il quale GENTILISSIMO, mi informa che è enormemente dispiaciuto, mi chiede le foto e mi dice che non appena riceverà il materiale danneggiato, controllerà il resto, sostituirà le parti danneggiate e me lo invierà di nuovo...Robe da matti

Detto questo, vorrei creare una pagina instagram in cui postare le foto dei lavori, del plastico, dei treni e per questo volevo dare un nome al plastico, che non sia il classico "Il Plastico di Mattia", ma qualcosa di carino.
Il plastico sarà ambientato durante gli anni della seconda guerra mondiale in Germania,solo locomotive a vapore drg, treni sia merci che passeggeri, due stazioni, quella principale con scalo, ed una secondaria di un piccolo paesino in mezzo ai boschi con diramazione verso segheria. La stazione secondaria si chiamerà o Holzburg, o Waldburg (Holz=legno, Wald=foresta), mentre per la principale inizialmente volevo tedeschizzare il nome di Rive Reine della stazione del film il treno, ma la cosa non mi convince e volevo trovare un nuovo nome. Per il nome del plastico, vorrei un nome italiano però, che possa richiamare un po' l'ambientazione e far capire di cosa si tratta, qualche idea?

Dai Mattia prendila con filosofia, l'importante è che il problema si sia risolto, aspetterai ancora qualche giorno e poi via..........

Giancarlo

Sicuramente, però bisogna sempre stare all'erta! Sempre! E certa gente dovrebbe fare il proprio lavoro in modo più professionale!

Buonasera a tutti, mi scuso per l'assenza, ma prima per finire la tesi di laurea e poi per la ripresa delle gare in bici sono parecchio full in questo periodo.
Comunque finalmente il tavolo modulare è arrivato integro, l'ho assemblato ed ho iniziato la posa del sughero.
Passato questo periodo conto di poter dare una bella "botta" all'avanzata dei lavori! Un saluto da quota 1500 metri (sono in ritiro in montagna a preparare le prossime gare!).
A presto!

Ciao a tutti!
Una domanda: invece delle scarpette isolanti per isolare i rami degli scambi Electrofrog, non si possono mettere le scarpette normali, e poi una volta fissato il tutto, segare/tagliare dove va isolato?

Posso dirti che sul mio impianto con 40 e più deviatoi ho fatto così come proponi
Ho tagliato dopo dove ho voluto o dovuto
Su Pavia ho invece messo le isolanti dove certamente ci volevano le restanti metalliche con tagli successivi
Sinceramente in saprei cosa suggerirti entrambi validi o problematici, se isoli e poi ti serve continuità devi portare l’alimentazione

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Saluti
Mario
..nessuno nasce imparato...

Una differenza che sembra piccola ma potrebbe diventare importante in certi casi.
Tagliando e basta, ogni ruota che passa sul taglio mette in contatto le due sezioni.
Con scarpetta isolante no, a meno che non sia il rotabile ad avere collegate più ruote sullo stesso asse (locomotive, alcune carrozze Kato, semipilota, ecc).

In pratica?
Se uso frenatura ABC e solo taglio, ad ogni passaggio ruota riprenderà il segnale DCC pieno e la frenatura verrà resettata.
Se uso due booster sarebbe bene limitare i contatti tra i due.
Se uso retroazioni, nel caso i primi a giungere sulla sezione fossero veicoli con ruote isolate tra loro, con isolante la sezione risulterà impegnata solo quando arriverà la loco, con il taglio al passaggio della prima ruota.

Io ho 81 scambi e ho isolato per gruppi di scambi, ma in qualche caso mi sono pentito di non aver isolato ogni singolo scambio.

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In tutti i casi ho dimenticato di precisare che quando taglio, inserisco incollandolo, un pezzetto di plastica che poi taglio e limo a filo, ciò per evitare che per qualsiasi ragione si verifichi uno scorrimento della rotaia che finisca per vanificare nel tempo lo scopo del taglio.

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Saluti
Mario
..nessuno nasce imparato...

Mario, una "piccola" precisazione ...
Così è a regola d'arte, funzionalmente identico alla scarpetta isolante, ma fatto dove si vuole e quando si vuole.

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Perché tu sei abituato ad avere il progetto definitivo prima di iniziare, io non ci riesco mai, in corso di avanzamento le varianti sono inevitabili

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Saluti
Mario
..nessuno nasce imparato...

Dissento: la scarpetta ha una duplice funzione , accoppiamento e isolamento, il taglio una sola; peraltro, se si lavora su flessibile si ha qualche problema: Io quando taglio, oltre al pezzetto di plastica, per evitare i movimenti metto in genere un punto di epossilica dopo aver vincolato i due binari paralleli per impedire variazioni di curvatura. Comunque non credo esistere un progetto senza varianti in corso di opera e i vecchi sistemi, in questo caso, restano sempre i migliori anche se, in teoria, col digitale se ne può fare a meno dato che tutto è gestibile dalla centrale, almeno così dice Zaratustra. - Francesco

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festina lente