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Mario Vason ha scritto:
Per evitare cortocircuiti, in DCC sarebbero sufficienti le scarpette isolanti interposte tra i deviatoi
Non mi è chiaro.
Se a destra c'è un loop, dal tuo stesso diesgno si vede che le rotaie esterne sono in corto.
Qui il disegno completo con isolamento solo sulle rotaie interne degli scambi.
Allegato:
Loop13a.jpg
Loop13a.jpg [ 90.04 KiB | Osservato 424 volte ]

Quindi occorre invertire la polarità, con un modulo che eventualmente comprenda tutto il loop fino agli scambi, ma per invertirla occorre isolare tutte le rotaie ai "confini" del loop.
Questo caso è uguale a quello descritto nel link citato (ma con due isolamenti in più, inutili).
Funziona, ma impedisce entrata su binario alto e uscita su binario basso contemporanee.
Allegato:
Loop13b.jpg
Loop13b.jpg [ 87.91 KiB | Osservato 424 volte ]

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Secondo me c’è ancora bisogno di un disegno completo dell’impianto e della alimentazione anche dall’ altra parte

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Saluti
Mario
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Mario (Malinverno), concordo.
Una riga in più di descrizione dell'impianto fa risparmiare molte ipotesi.
Analogico o digitale? C'è un loop a destra? E da altre parti? Magari "impropri"
La domanda si riferisce al loop o a come collegare gli scambi, nel caso di polarità invertite sui due binari (conseguenza di com'è fatto il loop)?

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Chiaro... non avevo visto i due loop alle estremità, ragionavo come se fosse un PaP :roll:

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Ciao
Mario
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:) Non ho competenza di digitale , ma nel modulare di Nparty Marco Gallo ha fatto appositamente un' apparecchiatura che alimenta le tre linee , 2 basse e una alta , con un sistema di riarmo immediato proprio per compensare eventuali corti di brevissima durata. :o
In pratica il treno genera un corto che dura un' intervallo di tempo limitatissimo e se ci fosse solo la centrale andrebbe in blocco, con questa apparecchiatura invece l'alimentazione ritorna immediatamente, il treno non si ferma, il decoder non si disalimenta e tutto procede tranquillamente :D
Ora non saprei se questa apparecchiatura, che non è un giochino facile da fare, è applicabile anche a in questa situazione :!: :!: :!: inoltre se passano carrozze illuminate che fanno ponte , tipo Kato, il corto si protrarrebbe e probabilmente va tutto in blocco :roll: :roll: :roll:
Come in ogni tecnologia ci sono i pro e i contro, l'analogico ha le sue e il digitale pure, salutoni dall'analogico Falchetto :P :P :P


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Francesco, mi sfugge quali siano gli svantaggi del digitale.
Limitatamente ai loop. Non voglio certo rinfocolare una discussione generale analogico-digitale.
Non vedo svantaggi, ma in compenso il vantaggio dell'inversione automatica al volo, dato che la loco prosegue nello stesso verso anche dopo cambio fase.
I moduli più recenti inoltre non si basano nemmeno sul corto per un istante, ma lo evitano completamente, e anche questo mi sembra un vantaggio.

Però vedo che spesso ci si sofferma sulla tecnologia per invertire nei loop, tralasciando di considerare le problematiche che loop non convenzionali introducono e che potrebbero essere evitate, o almeno ridotte, con una migliore progettazione del layout.
Ma di questo è meglio discutere nell'argomento Loop; qui saremmo OT.

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:D Vittorio il mio era un discorso generale, non limitato solo al problema loop ;)

Se uno a caso, metti un certo Falchetto , non vuole avere a che fare con centraline digitali, decoder e tutto il resto e non vuole avere nulla di automatico ,
ma tutto rigorosamente manuale analogico e all'antica da bravo smanettone, il digitale è meglio che se lo scorda , ahahahahaahah :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
Un' abbraccione virtuale a tutti dal Falchetto smanettone :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:


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Comunque,
Qualora fosse digitale...ecco uno schema di “loop” simile a quello che si evince dalle foto ( RLM sta per Reverse Loop Module)
Immagine


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marco neri ha scritto:
Comunque, Qualora fosse digitale...ecco uno schema di “loop” simile a quello che si evince dalle foto ( RLM sta per Reverse Loop Module)

Reindirizzo il commento su questo schema, che non mi pare l'ottimo, all'argomento Loop viewtopic.php?f=48&t=10593&p=166196#p166196

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Riguardo all'analogia con il plastico dell'argomento, c'è in linea teorica: gli scambi che collegano obliquamente l'anello esterno.
Ma non c'è in pratica: nel plastico manca lo spazio per inversione tra i due scambi, che sono adiacenti, e perciò non si può usare lì un RLM (o LRM).


Concettualmente lo schema è simile a quello ad anello schiacciato, che ha due loop
Allegato:
Loop2.jpg
Loop2.jpg [ 59.81 KiB | Osservato 381 volte ]

Nel caso del plastico in argomento invece di un solo scambio ne abbiamo due, che vanno a due binari, ma questo non costituisce problema, i due scambi e binari hanno alimentazioni concordi.
Dato che gli scambi sono adiacenti e non possiamo usare lì un RLM, dobbiamo per forza invertire sugli anelli esterni.
Uno solo se dall'altra parte c'è un PaP, due se invece c'è un anello di ritorno anche dall'altra parte.

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Ma infatti.quello che non comprendevo è il doppio scambio in uscita/entrata dalla staging...ne basterebbe uno e l’l’altro scambio utilizzarlo per l’altro anello di ritorno ..sia ha comunque l’effetto doppio binario ( con la curva coperta)


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Buonasera signori, innanzitutto vi ringrazio tutti per aver fornito dei preziosi contributi innescando una discussione interessante che ho letto attentamente. Mi sono studiato anche il topic sui loop (grazie Vittorio!) e penso di aver trovato una soluzione. Ma andiamo con ordine, cercando di rispondere un po' a tutti.

L'utilizzo delle scarpette isolanti come suggerito da Falco, Max e Mario Vason è imprescindibile al fine di separare le rotaie con polarità discorde che altrimenti sarebbero in cortocircuito permanente. Tuttavia come avete notato anche voi non è sufficiente, poiché al transito dei rotabili sulla deviata le ruote farebbero ponte tra le due estremità vanificando l'effetto delle scarpette in plastica. Dovrò quindi invertire la polarità di un tratto di un tratto di binario a valle del sezionamento lungo almeno quanto il convoglio più lungo che intendo comporre.
Per fare ciò abbiamo isolato il tratto che parte dallo scambio incriminato, comprende tutti i 5 binari del 'fascio arrivi' della staging e termina con un'altra giunzione isolata dopo l'ultimo scambio del fascio stesso, prima di iniziare la curva ad U di ritorno. Appena ho tempo cerco di caricarvi uno schema più dettagliato, ma intanto vi rimando al topic "Staging Padova Campo Marte" per avere un disegno di riferimento della staging.
Resta da realizzare il circuito per invertire la polarità. Questo è facilmente ottenibile a partire da un semplice interruttore DPDT (Double Pole Double Throw) che può essere manuale (a pulsante o levetta) oppure automatico (relè).

Siamo stati fortunati ed abbiamo trovato proprio un relè DPDT tra i moduli Littfinski recuperati dal vecchio plastico, già saldato sulla basetta PCB con morsettiera. Un comune decoder scambi/accessori ci consentirà di comandarlo direttamente dalla pulsantiera della centralina o, in futuro, di commutare in contemporanea gli scambi ed il relè tramite un semplice click sul sinottico di JMRI / Rocrail.
Allegato:
IMG-20201201-WA0000.jpg
IMG-20201201-WA0000.jpg [ 204.43 KiB | Osservato 340 volte ]

Dovrebbe essere sufficiente collegarlo secondo lo schema seguente per ottenere l'inversione della polarità.
Allegato:
IMG-20201130-WA0000.jpg
IMG-20201130-WA0000.jpg [ 40.43 KiB | Osservato 340 volte ]

Alla fine della fiera quello che dovremmo ottenere è una soluzione simile a quella adottata da MMMM sul suo plastico e suggerita da Vittorio nel topic dei Loop.
L'unico svantaggio è che non vi possono essere treni in uscita verso la U di ritorno mentre un treno sta entrando in deviata. Ciò comunque non rappresenta per noi un grosso problema poiché l'idea è di utilizzare la deviata principalmente per simulare imprevisti quando si usa il plastico in modalità 'Fremo'. Un esempio ispirato ad una storia vera: il treno regionale 20674 si è guastato ad Abano; per superarlo il Regionale Veloce 2222 dovrà essere instradato a Montegrotto sul binario illegale e proseguirà la marcia a destra fino a Padova dove sarà riportato sul binario corretto. A questo punto il treno giunge in staging e termina la corsa (o prosegue verso il "resto del mondo").

@Gianni,@Mario Vason terrò conto delle dritte sul tracciato, seguiranno aggiornamenti a tempo debito. ;)

Sperò di essere stato abbastanza chiaro, come al solito ben vengano critiche, suggerimenti e correzioni. :geek:

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Marco, capito il meccanismo le soluzioni sono molteplici, ognuna con vantaggi e svantaggi che solo l'utilizzatore può valutare.
Il DPDT ha il vantaggio di un costo irrisorio, anzi, nullo, visto che già ce l'hai, ma deve essere gestito attivamente, a mano o da RR.
Un RLM invece ha la logica "imbedded" e non occorre gestione, ma ha un costo.
Io (ripeto, io, da vecchissimo informatico) preferisco tenere separati i livelli hw e sw; ognuno deve essere a sè stante (ho in mente i livelli ISO/OSI https://en.wikipedia.org/wiki/OSI_model), non sto a spiegare perché ma supoongo che tu lo comprenda.
Con un DPDT gestito da RR invece verrebbero mischiati.
Nel tuo caso comunque, dato che il DPDT verrà comandato contemporaneamente agli scambi, si può considerare la soluzione riportata al solo livello hw (non sarebbe così se lo comandassi separatamente in base ad una logica esterna).
In generale però, non in questo tuo caso, è bene pensarci.
Come detto inizialmente, solo l'utilizzatore può decidere il meglio: costo vs KISS.

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Marco Zaggia ha scritto:
L'utilizzo delle scarpette isolanti come suggerito da Falco, Max e Mario Vason è imprescindibile al fine di separare le rotaie con polarità discorde che altrimenti sarebbero in cortocircuito permanente.
Dato che userai RR sei in digitale. Perché la scelta di alimentare le rotaie con polarità discorde?
Retaggio analogico (dico così perchè io, all'inizio del progetto avevo questo retaggio, andando incontro a complicazioni), che porta alla necessità di isolare tra i due scambi, che non avresti se invece alimentassi con polarità concorde?
Non sto dicendo che polarità concorde sia la scelta generalmente più vantaggiosa in DCC. Sul mio plastico risolveva un po' di problemi.
Solo, suggerirei di rivedere anche il resto del progetto per verificare pro e contro.
E magari, se individui pro alimentazioni discordi, aprire una nuova discussione, sia per non "sporcare" questo thread sia per ragionamenti più generali.

Potrei indovinare che abbia usato polarità discorde per rendere compatibili i moduli con altri in analogico.
Ma se polarità concorde ti aiutasse in altri punti (non credo che il modulo finale con fasci stazione verrà mai usato fuori) magari porebbe essere conveniente un semplice switch di polarità di un binario sui moduli "esportabili".
Però non conosco né progetto complessivo né obiettivi, e quindi sto parlando a vanvera ...

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Caro Vittorio, grazie per l'interessamento e per le dritte sempre utili.
Ho basato la mia soluzione sul DPDT semplicemente perché non conoscevo l'esistenza degli RLM :oops: Che cosa sono? Dai tuoi scritti mi sembra di capire che si tratti di interruttori "intelligenti" che sentono rapidamente il corto e commutano prima che la centrale se ne accorga. Ho detto bene? Se è così sarebbero sicuramente dei device interessanti.

Per quanto riguarda la polarità abbiamo scelto di mettere i fili rossi (+) al centro e i fili neri (-) verso l'esterno perché il nostro plastico segue la forma dell'ovale schiacciato (cosiddetto "osso di cane"), un falso doppio binario con le U di ritorno alle estremità. La configurazione attuale è visibile nella seguente figura (ho omesso il cappio all'altra estremità per non fare un disegno enorme).
Allegato:
Commento file: In rosso sono evidenziati tutti i binari interessati dal sezionamento e conseguente cambio di polarità.
Staging con scambio positivo centrale.png
Staging con scambio positivo centrale.png [ 37.45 KiB | Osservato 274 volte ]

Volendo disporre le polarità "alternate" sparirebbe sì il problema dell'inversione sul fascio arrivi, ma ci troveremmo un cortocircuito sulle curve di ritorno che andrebbero quindi opportunamente sezionate e gestite, con l'aggravante che questa è una zona di transito, quindi non si può certo fermare il treno, invertire la fase e ripartire. Serve per forza qualcosa che gestisca la transizione in maniera automatica e trasparente, probabilmente (se ho capito bene) l'RLM sarebbe la soluzione obbligatoria in questo caso.
Allegato:
Staging con scambio poli alterni.png
Staging con scambio poli alterni.png [ 39.34 KiB | Osservato 274 volte ]
Tale configurazione non sarebbe difficile da implementare, le modifiche da apportare non sarebbero così problematiche allo stato attuale dei lavori. Tuttavia temo che per funzionare correttamente sia necessario che le curve di ritorno contengano completamente il convoglio più lungo, condizione ahimè non verificata sul notro impianto.

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