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Il Plastico (in progress) di Enzo.
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Autore:  Mario Malinverno [ 19/09/2020, 20:10 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Il Plastico (in progress) di Enzo.

antonio rampini ha scritto:
Questo magazzino è bellissimo, bravo Enzo!

È vero!!!

Autore:  piero tarabiono [ 19/09/2020, 21:51 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Il Plastico (in progress) di Enzo.

:D Bellissimo soprattutto per il fatto che si sa la storia del quasi originale.

Autore:  gianni tamborrino [ 19/09/2020, 23:16 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Il Plastico (in progress) di Enzo.

Molto bello! :D

Autore:  Mario Malinverno [ 20/09/2020, 18:41 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Il Plastico (in progress) di Enzo.

Però che c..o trovare qualcosa di somigliante!!

Autore:  enzo fortuna [ 21/09/2020, 10:41 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Il Plastico (in progress) di Enzo.

Mario Malinverno ha scritto:
Però che c..o trovare qualcosa di somigliante!!

Mario, scusa ma... non ho proprio capito, mi spieghi meglio? ;) :oops:

Autore:  Mario Malinverno [ 21/09/2020, 13:34 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Il Plastico (in progress) di Enzo.

enzo fortuna ha scritto:
Mario Malinverno ha scritto:
Però che c..o trovare qualcosa di somigliante!!

Mario, scusa ma... non ho proprio capito, mi spieghi meglio? ;) :oops:
Forse sono io che non ho capito, pensavo che l'edificio mostrato fosse frutto di una scatola di montaggio adattata e per questo avvantaggiato rispetto a chi deve costruire tutto da zero.

Autore:  GIUSEPPE MUZIO [ 21/09/2020, 13:50 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Il Plastico (in progress) di Enzo.

Complimenti, bellissimi fabbricati.

Autore:  enzo fortuna [ 21/09/2020, 17:10 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Il Plastico (in progress) di Enzo.

Mario Malinverno ha scritto:
Forse sono io che non ho capito, pensavo che l'edificio mostrato fosse frutto di una scatola di montaggio adattata e per questo avvantaggiato rispetto a chi deve costruire tutto da zero.

In questo caso... si tratta di parti di un sistema modulare di muri componibili della DPM molto economiche e popolari (si trovano persino su Amazon!). vedi foto qui per un esempio:
Allegato:
DPM-Nscale.jpg
DPM-Nscale.jpg [ 44.02 KiB | Osservato 877 volte ]

La "composizione" è di sbieco e a mia fantasia e per meglio dare l'idea della profondità del complesso, il modello nel plastico è appoggiato alla parete di sfondo.
Tetto e particolari vari come le finestre del tetto e le coperture in "Ethernit" sono in stirene a listelli e fogli
Hai notato che tutto quello che negli anni '50 era così comune ... ora sia fuori legge? Il Freon dei frigoriferi e condizionatori, coperture dei tetti e così via :)
La torre dell'acqua ha i tralicci di sostegno presi da un set di ricambi per i ponti della Central Valley, ringhiere in fotoincisione dal "cassetto del perfetto modellista" ... il serbatoio da ... un pezzo di plastica da chissà dove :) e tettuccio in cartoncino.

Autore:  enzo fortuna [ 02/10/2020, 15:50 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Il Plastico (in progress) di Enzo.

INTERLOCKING TOWERS
Con l'aumento dei livelli di traffico lungo le ferrovie americane alla fine del diciannovesimo secolo la sicurezza era garantita dall’uso delle “Interlocking Towers”. Le torri normalmente si trovavano vicino alle intersezioni tra linee ferroviarie e ai raccordi con linee secondarie, ma anche ai raccordi tra yards …
La torre ospitava una "macchina ad incastro" controllata da un operatore. L'operatore azionava varie leve, che a loro volta agivano sugli scambi e i segnali attraverso una serie di tubi lungo i binari. Queste leve venivano spesso chiamate leve "armstrong" perché dovevi avere un braccio (Arm) molto forte (Strong) per far funzionare la macchina poiché i tubi potevano essere lunghi fino a un miglio!
L'ingegnoso design del meccanismo di interblocco permetteva all'operatore di agire sulle leve senza consentire percorsi contrastanti e quindi preveniva gli incidenti. Ogni macchina era progettata e costruita su misura per la specifica sezione che doveva controllare!
Negli impianti ad incastro meccanico viene realizzato un letto di bloccaggio , costituito da barre di acciaio che formano una griglia. Le leve che azionano scambi, segnali o altri apparecchi sono collegate alle barre che scorrono in una direzione. Le barre sono costruite in modo che, se la funzione comandata da una data leva è in conflitto con quella controllata da un'altra leva, si instaura un'interferenza meccanica nel bloccaggio a croce tra le due barre, impedendo a sua volta di effettuare il movimento contrastante della leva.
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Interlocking_machine_locking_bed.jpg [ 219.08 KiB | Osservato 811 volte ]

Una vista del letto di bloccaggio all'interno della Deval Tower, Des Plaines, Illinois

Una caratteristica interessante delle torri ferroviarie era il modo in cui venivano costruite. La macchina di interblocco era installata per prima nel sito, quindi il telaio della torre era costruito attorno alla macchina. Le torri furono costruite come strutture a due piani a causa delle dimensioni e della complessità della macchina di interlocking. I meccanismi interni della macchina erano situati al primo piano mentre l'operatore era al secondo piano.
Sebbene le meccaniche Interlocking fossero un prodotto “altamente” tecnologico per le ferrovie alla fine del XIX secolo, quelle degli inizi del secolo XX furono costruite con componenti elettrici o elettro-pnuematici con interruttori e segnali controllati con una semplice rotazione di una maniglia. La tecnologia ferroviaria ha continuato ad evolversi e migliaia di torri negli Stati Uniti alla fine sono cadute vittime dei progressi più moderni nel controllo dei treni. Già negli anni '30, le ferrovie iniziarono a chiudere le torri a favore del controllo centralizzato del traffico (CTC). Dopo la seconda guerra mondiale, le ferrovie continuarono a spingere il CTC come metodo pratico per controllare i movimenti dei treni. Sempre più torri hanno continuato a chiudere e negli anni '80 la maggior parte delle torri ferroviarie negli Stati Uniti era stata sostituita dal controllo del computer nei centri remoti.

Lungo la linea da San Francisco a Santa Clara sono ancora esistenti (non funzionanti… ovviamente) molte di queste torri situate strategicamente agli incroci delle varie diramazioni. Io ne ho pianificate almeno tre.
- una a Potrero, sito all'uscita di San Francisco e giunzione tra: Mainline verso sud-linea che va alla yard di Mission bay e il deposito locomotive
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potreroCAmuller.jpg
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- Una a Redwood Junction, giunzione tra mainline e zona industriale e linea secondaria per Los Altos.
Allegato:
redwoodjctCA2.jpg
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- Una a Santa Clara, giunzione tra la secondaria da Los Altos-Cupertino e la yard smistamento.
La torre di Santa Clara è un esempio (con un restauro durato 10 anni!) di interlocking meccanico. La torre e la sua macchina furono utilizzate 24 ore su 24 dal 1927 quando fu messa in funzione per la prima volta fino al 17 luglio 1993 quando la meccanica era stata rimpiazzata da banchi di relè.
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sc 06.jpg [ 267.25 KiB | Osservato 811 volte ]

Interno con le leve e il pannello indicatore in alto:
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IL MODELLO ?
purtroppo non esiste nessun kit in N che assomiglia lontanamente al disegno “standard” della Southern Pacific. Io avevo già costruito un kit economico molti anni fa, ma l’aspetto mi “disturbava” parecchio!
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LaserKit.jpg [ 51.78 KiB | Osservato 811 volte ]

Ultimamente ho deciso di vedere se si riusciva a renderla più verosimile, almeno vista dai “famosi” 80 centimetri … e visto che quella di Redwood Jct. non è in primo piano …
Così mi sono procurato delle finestre in plastica della Tyco che ho modificato leggermente, ho “ravanato” nel famoso cassetto dei rimasugli in cerca di una pezzo di parete a listelli piccoli per la “gonna”, ridotto in scala il disegno “originale” e messo mano al cutter. Tagliate le pareti per aggiungere le finestre mancanti, “creato” la caratteristica “gonna” tra i due piani, e aggiunto le liste di legno dei bordini … ora “mi sembra” leggermente meglio! Vedremo se i due esemplari successivi mi riusciranno meglio!
Allegato:
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Redwood_Jct.Tower.jpg [ 1.73 MiB | Osservato 811 volte ]

Autore:  Mario Malinverno [ 02/10/2020, 18:29 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Il Plastico (in progress) di Enzo.

Sempre interessante!

Autore:  enzo fortuna [ 14/10/2020, 12:15 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Il Plastico (in progress) di Enzo.

Piccolo aggiornamento "edilizio" prima di passare alla stesura delle rotaie!

La California Packing Corporation (conosciuta anche con il suo marchio principale, Del Monte o con il soprannome di CalPak ) è stata un'importante industria conserviera e trasformatrice di frutta secca fondata nel 1916. L'azienda ha dominato il settore e la California dal suo inizio fino agli anni '80. L'azienda esiste ancora. L'azienda è nata da un'idea di JK Armsby, che ha unito cinque Industrie del settore per creare un unico grande conglomerato. Le società fondatrici erano Griffin e Skelley , Central California Canneries , JK Armsby , California Fruit Canners Association e Alaska Packers Association . L'azienda lavorava una vasta gamma di prodotti: pesce in scatola dell'Alaska, ananas delle Hawaii, frutta della California e verdure del Midwest. Anche dopo la fondazione, l'azienda ha continuato ad acquistare altre società ed espandere il proprio impero.
Allegato:
DelMonte-1920.jpg
DelMonte-1920.jpg [ 160.98 KiB | Osservato 726 volte ]

Del Monte è memorabile anche per l'architettura edilizia comune utilizzata per molti dei suoi impianti. Philip Bush ha progettato molti degli stabilimenti Del Monte con uno stile modernista in mattoni, di solito in uno o due piani.
http://onlineexhibits.historysanjose.or ... ber-3.html
https://www.youtube.com/watch?v=kXEgcTMUc2I
Negli anni 20’–30’, a San Josè, acquistò una fabbrica di piastrelle che fece ammodernare secondo lo stile della società con un grande magazzino di mattoni e nell'affare erano annesse anche due palazzine uffici e del terreno. Il terreno venne poi ceduto alla Southern Pacific che trasferì in periferia la sua stazione passeggeri da quello che era diventato il centro città e rifece la linea a doppio binario che univa la yard di Newhall e quella di Santa Clara con il proseguimento della Coast Line verso sud.
Le due palazzine, soprannominate “Twins” dagli Hobo che ci dormivano negli anni della grande Depressione in quanto molto simili ma speculari, vennero vendute rispettivamente, una ad un certo Clyde B., un falegname irlandese che aveva appena cambiato la denominazione della sua attività a seguito della cattiva pubblicità data al suo nome dalla famigerata coppia di fuorilegge Bonny & Clyde. Assieme al socio Dale, decisero che uno dei mercati ancora in espansione poteva essere la fabbrica di botti, usate non solo dai tanti produttori di vino della regione ma anche per la spedizione di una infinità di prodotti, dal pesce sotto sale alla frutta secca, alle ferramenta! Fecero un accordo di fornitura esclusiva con la Del Monte e con alcune cantine sia sulle colline di Cupertino, che a Nord nella Napa Valley e … misero una botte sull'insegna per sottolineare che non c’entravano nulla con i fuorilegge!
Allegato:
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IMG-0742.JPG [ 2.11 MiB | Osservato 726 volte ]

L’altra palazzina rimase in vendita per alcuni anni e alla fine, con l’intermediazione di un certo Alex “Big Bear”, un dipendente della ferrovia, venne ceduta a prezzo di realizzo alla Railways Express Agency, che al tempo aveva l’esclusiva delle spedizioni espresse via rotaia (una sorta di DHL del tempo).
https://en.wikipedia.org/wiki/Railway_Express_Agency
Allegato:
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IMG-0741.JPG [ 2.12 MiB | Osservato 726 volte ]

Autore:  enzo fortuna [ 23/11/2020, 13:38 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Il Plastico (in progress) di Enzo.

Dopo qualche tempo senza novità... che ho speso in parte a sistemare gli scambi per la yard di Santa Clara e il suo tracciato definitivo ... un "vecchio" suggerimento per fare le curve PARABOLICHE in maniera realistica.
Nessuna pretesa di soluzioni tecnologiche o complicate! Internet è piena di calcoli astrusi, esempi che richiedono conoscenze tecniche e così via.
Tante, tantissime volte la ricetta antica è ancora la più buona, come la torta di mele della nonna :shock:
- Procuratevi uno o due listelli di legno flessibile all'incirca delle misure dei binari (va bene un legno qualsiasi che si pieghi senza rompersi). Io ho trovato questi, quasi perfetti:
Allegato:
Misure.jpg
Misure.jpg [ 845.8 KiB | Osservato 642 volte ]

- Fissate con spilli a lato lasciando un tratto di rettilineo per il raccordo corretto alla cura:
Allegato:
4_curva.jpg
4_curva.jpg [ 2.13 MiB | Osservato 642 volte ]

- Flettendo il listello posizionate la fine della curva più o meno dove dovrebbe essere:
Allegato:
2_curva.jpg
2_curva.jpg [ 1.97 MiB | Osservato 642 volte ]

- Disegnate sul piano la circonferenza con il raggio che desiderate che sia Tangente al listello nella parte centrale della curva.
Aggiustate il listello in modo che si raccordi bene e che abbia una curvatura non meno del raggio voluto nella parte centrale:
Allegato:
3_controcurva.jpg
3_controcurva.jpg [ 1.79 MiB | Osservato 642 volte ]

Segnate con una matita sul piano del plastico la curva parabolica così ottenuta lasciando del margine pa lato del listello (per la massicciata) e ... incollate la massicciata (sughero o altro materiale fono assorbente)

I listelli diritti sono molto utili anche per controllare i raccordi tra gli scambi prima di incollarlii in posizione sulla massicciata:
Allegato:
5_scambi.jpg
5_scambi.jpg [ 1.76 MiB | Osservato 642 volte ]

Allegato:
6_raccordi.jpg
6_raccordi.jpg [ 1.68 MiB | Osservato 642 volte ]

BUON lavoro ... :roll: :( ..... ;)

Autore:  claudio schena [ 23/11/2020, 14:17 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Il Plastico (in progress) di Enzo.

Ottimo lavoro Enzo, appena mi sarà possibile verrò a vederlo di persona.

Autore:  Vittorio Vegetti [ 23/11/2020, 14:23 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Il Plastico (in progress) di Enzo.

Non arrivo a queste finezze, ma concordo che metodi geometrici siano più pratici di tanti calcoli matematici ;)
OT finalmente qualcuno che usa "parabolica" nel senso corretto del termine, come per la famosa curva dell'autodromo di Monza, che non è la sopraelevata, come spesso viene erroneamente definita.

Autore:  enzo fortuna [ 17/02/2021, 20:12 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Il Plastico (in progress) di Enzo.

Ultimamente ... beh... veramente è da Natale ... i lavori vanno MOLTO a rilento!
Ho dato una mano di fondo azzurro e sto piano piano posando binari e scambi a Santa Clara...
Qualche giorno fa, stanco di fare sempre le stesse cose ... ho fatto un giro a San Francisco, così per vedere ... l'effetto che fà ... Veeengo anchio?
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PS: la foto l'ho fatta io dall'alto di uno dei piloni del Golden Gate .....
La stampa è stata fatta a Plotter e "volutamente" non troppo a fuoco ...
La giunzione in basso sarà coperta da qualche edificio ...

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