Ciao,

SEI MESI?!?!? ... ... ... . Anche a me sembra inguaribilmente ottimista ... personalmente (pur con tutte le complicazioni e/o aggravanti del caso e del luogo ... ) ho impiegato UN anno per completare Mangarahara (il plastico che realizzai ad Abidjan), mentre qui ad Hanoi (plastico "bifronte") forse un pò meno avendo potuto sfruttare, sul versante giapponese, parte del lavoro svolto laggiù!

Comunque, per quanto mi riguarda, questa piacevole chiacchierata taglia la testa al toro ad ogni possibile progetto (forse meglio ... ogni sogno): tra spazi e costi, per ciò che mi riguarda, non so quale sarebbe l'ostacolo maggiore ... lascio a voi l'imbarazzo della scelta. .

Asiatici saluti.
Francesco

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Francesco Z.

Rivarossi (Made in Italy) ... FOREVER!!!

Sono lavori che secondo me, rappresenta un estremo assoluto, cui guardare senz'altro ma, sotto TUTTI gli aspetti, al di fuori della portata delle stragrande maggioranza dei fermodellisti, salvo mirare a diventare dei professionisti (nel senso letterale del termine) del fermodellismo o, all'opposto, considerare l'opportunità di rivolgersi a qualcuno, pagandolo, per farsi fare il plastico.

Il tempo di realizzazione di un plastico non si può quantificare in giorni o mesi ma...in ore.
E anche così le variabili sono moltissime, a partire dalla quantità di persone che ci lavorano, alla autocostruzione o meno degli edifici, alla complessità del plastico in costruzione in quel momento (complessità sia come impianto elettrico che come "condimento").
Io comunque, anche avendo molti soldi non farei mai fare un plastico ad un altro! Meglio un plastico mediocre ma fatto da me che un plastico bellissimo fatto su commissione.
Immagino i miei amici...
Che bello questo plastico!!! Complimenti sei stato bravissimo!
Non l'ho fatto io, l'ho comprato... 40mila eurini!
Ma sei scemo?

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l'arte è di tutti ma non è x tutti...

Credo che tutti i partecipanti al forum la pensino così.
Però anche qui in Italia c'è chi il plastico lo commissiona, perdendosi metà del divertimento.
Evidentemente non ha capacità, tempo, voglia per autocostruirselo.

Il plastico di Brandl ha circa 100m di flessibili e 27 scambi, nessuna automazione (o almeno non è descritta).
Sbaglio a pensare che la stessa superficie di paesaggio in H0 sia più veloce da realizzare rispetto a N (un edificio occupa 4 volte la superficie ma spero che le dimensioni ne rendano più facile la realizzazione, un albero richiede circa lo stesso tempo ma copre di più, ecc.)?
Quindi, in questo caso, potremmo supporre 9-12 mesi/uomo e che la "macchina non piccola" sia un Porsche Cayenne ?

Un non-professionista ha preventivato per un committente 5.000 €/mq in H0, con automazione, tenendo conto di trasporto/montaggio e successiva garanzia.
L'automazione aumenta i costi, non solo per i componenti hw e il sw, ma soprattutto per la programmazione, con impiego di tempo non indifferente.

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https://www.youtube.com/@vittoriovegetti

Vediamo la cosa da un altro lato. Un plastico di questo genere deve essere allestito in ambiente controllato e climatizzato. Immaginate un intervento per la polvere? Probabilmente impiegherebbe tempo e denaro in quantitativo non indifferente. L'accesso deve essere controllato e limitato, la manovra rigidamente codificata.
Non credo che un fermodellista, anche con notevoli possibilità economiche, possa gradire e gestire una situazione di questo tipo. Altro discorso, evidentemente per le istituzioni. In quanto al concetto, che condivido in pieno, che nessun modellista si farebbe fare il plastico, vi prego di riflettere su quanta gente si fa "adeguare" la casa dall'architetto. - Francesco

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festina lente

Io penso che si debba dividere la fauna degli appassionati dei treni in due categorie: i modellisti ferroviari, che hanno voglia di rimboccarsi le maniche e, anche senza conoscenze specifiche profonde e manualitá non eccelsa, iniziano a lavorare su un progetto e piano piano, studiando, sbagliando e confrontandosi con gli altri, riescono a portare avanti e a terminare l’opera, della quale poi essere orgogliosi perchè, anche se con pecche e difetti vari, rimane pur sempre un’opera unica. Gli altri li classifico come semplici appassionati dei treni modello: gente che fin da bambini ha sempre avuto l’interesse ma, o per incapacitá manuale, o per mancanza di tempo, oppure per pigrizia abbinata a una notevole disponibilitá economica, preferisce pagare fior di dobloni per avere chiavi in mano un plastico ideato e costruito da un’altra persona. Ho un amico, appassionato di scala H0, che si sentiva poco sicuro manualmente da farsi montare gli aggiuntivi delle locomotive da un’altro (pagando) e che si era fatto fare il preventivo per farsi costruire l’impianto da un professionista. Beh, il mio amico é un appassionato di trenini ma, secondo me, non basta acquistare locomotive e vagoni per essere definito un modellista ferroviario.
Questo é il mio pensiero.

Questo è il punto...
Loro non sono modellisti.
È la stessa differenza che passa tra un pittore e un collezionista d'arte.

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l'arte è di tutti ma non è x tutti...

Buongiorno a tutti

avevo già scritto questa mattina un post sull'argomento, ma per vi di varie interruzioni mentre lo preparavo, quando ho voluto inviare era scaduto il tempo del collegamento e il msg si è purtroppo perso.

Vedendo anche le ultime considerazioni pubblicate preciso che:

L'idea di questo favoloso plastico è di Dieter Bertelsmann, grandissmo appasionato di modellissmo ferroviario da sempre, con precedenti realizzazioni di plastici, io ne vidi uno in costruzione nella cantina di casa sua nel 1984.

L'idea di quest'opera è stata partorita a fine anni 90. Nel 2000, dopo molti incontri/colloqui con altri appassionati, Bertelsmann diede inzio alla progettazione che richiese ca 2 anni.

I lavori veri e propri sono poi iniziati nel 2002, e tutta la struttura portante con i rispettivi tracciati li ha realizzati lui stesso arrivando ad avere il plastico operativo senza ambientazione.

Da quel momento viene attivato il mitico Brandl per procedere all'allestimento del paesaggio, e per fare ciò il plastico viene diviso in sezioni e trasportato in 4 Tappe al laboratorio di Brandl a Neustadt an der Donau in Baviera fra Ingolstadt e Ratisbona (a ca 440 km)
L'ultimo pezzo è ritornato allestito nel 2015, quindi ci sono voluti ca 14 anni di costruzione, dove Brandl si è occupato della parte paesagisstica.
Essendo il plastico ambientato in epoca II 1934-1936 è stato anche necessario effettuare lunghissime ricerche per identificare molti dettagli riferiti all'epoca, come anche solo le semplici recinzioni, tutto per cercare di essere il più fedele possibile, e a vederlo direi sono stati mitici.

Ora qualche dato, il plastico è alloggiato in un vecchio fienile del 1875 completamente restaurato a sud di Friburgo, e la superficie effettiva del plastico è di 65mq su di un area 19 x 9 m.
Sempre nel fienile è presente un'area ristoro per accogliere fino a 18 persone, questo perchè quando vengono svolte sessioni operative in manuale, servono fino a 16 persone per la gestione che solitamente riproduce 18 ore reali in ca 4,5 ore di gioco. Il plastico può però anche operare tutto im automatico.

Spero di avere fatto cosa gradita
saluti

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Saluti
ANdrea

Comunque nel nostro settore ci sono collezionisti e modellisti. I collezionisti puri investono molti soldi per la loro collezione di mezzi ma spesso non hanno le capacità e spesso neanche il tempo per realizzare un plastico e far girare i treni della propria collezione. Sono in genere professionisti e, come hanno investito in treni, se lo desiderano, investo anche in un plastico.
Poi ci sono i modellisti puri che prediligono questo aspetto al collezionare treni, carrozze e vagoni. Quindi preferiscono confrontarsi anche con la costruzione di plastici, moduli, diorami ed anche di treni. Spesso hanno problemi di spazio e devono contrattare con la famiglia i propri desideri.

Ovviamente in mezzo ci sono tutti i livelli di grigio che passano fra un collezionista puro e un modellista puro.
Tutte le figure sono rispettabili per le loro scelte, nessuno escluso.

Inoltre, essendo architetto per professione, tirato in causa, vi assicuro che c'è tanta gente che si affida a noi anche per l'arredamento di casa. Secondo la mia esperienza vi posso dire che in genere sono liberi professionisti, che desiderano una bella casa di rappresentanza, con qualche spunto originale e tanto buon gusto. In genere sono medici, commercialisti, avvocati, ecc. Come i collezionisti di treni anche loro spesso hanno qualche passione che vogliono mostrare nella loro casa. Magari è una collezione di farfalle, o di quadri o di sculture orientali. Anche per questo interviene l'architetto.

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Il meglio deve ancora venire!

Giovanni Biallo

Molto gradita.
Quindi il plastico del video non è quello recensito su TTM 5 e 7 dove si vedono le fasi di progetto e costruzione struttura nel laboratorio di Brandl
Da incorniciare !

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https://www.youtube.com/@vittoriovegetti

Grazie Andrea, ora sappiamo molto di più!!!

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Saluti
Mario
..nessuno nasce imparato...

Appunto.Commissionare un plastico o altri elementi scenici non caratterizza la persona.
Ci sono fermodellisti bravissimi, ma che per mancanza di tempo non realizzano nulla.Poi c'è chi è appassionato ma non è in grado di costruire niente.Quante persone combinano dei pasticci con il saldatore?Quante persone acquistano lastrine fotoincise per poi chiedere ad altri di montarle?Sia per mancanza di tempo sia per poca manualità?Io stesso che sto realizzando un plastico da 16 metri, ho chiesto aiuto anche ad altri amici fermodellisti, altrimenti il poco tempo a mia disposizione mi fa passare la voglia
Per il mio carattere tirare le cose troppo per le lunghe, mi fa perdere l'entusiamo.Pensare di "giocare" a plastico finito dopo 14 lunghi anni
Quindi se trovo amici che ritengo bravi fermodellisti che sono in grado di aiutarmi ben vengano
E' vero che realizzare un plastico è divertimento, ma a plastico finito è bello anche elaborare o costruire rotabili e ciò può protrarsi all'infinito senza annoiarmi
Ovviamente questo è solo il mio punto di vista

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IL MIO BLOG: http://fermodellismo.over-blog.net/

(AXEL)

Alex, hai introdotto una discussione più ampia.
Io non ho comperato il plastico fatto e quindi potrei definirmi un fermodellista. Però ho acquistato edifici commerciali e quindi sono un po' meno fermodellista. Ma ho anche usato deviatoi commerciali (un amico H0-rista se li è autocostruiti tutti) e quindi sono ancora meno fermodellista. E così via per segnali, alberi, ecc.
Allora il vero fermodellista è Giancarlo che si autocostruisce tutto.
Però anche Giancarlo usa una centrale ESU, non si autocostrisce una centrale DCC++ con JMRI, così come tutti non si autocostruiscono moduli di comando o di retroazione e quasi tutti usano rotabili commerciali.

La domanda è: cosa definisce il "vero" fermodellista? Qual è il limite inferiore, sotto al quale si perde il titolo?
Andrea ci ha spiegato che Bertelsmann ha progettato e realizzato tutto l'impianto, ricorrendo a Brandl per il paesaggio.
Bertelsmann é un fermodellista o no?
E' così biasimevole essere capaci nella parte progettuale e tecnica e preferire poi lasciare la parte paesaggistica ad altri per ottenere un risultato ottimo sotto entrambi i punti di vista?

Mario, se iniziassimo oggi, ti sembrerebbe scandalosa la proposta: io realizzo sui nostri rispettivi plastici la parte strutturale/tecnologica/software e tu la parte paesaggistica?
Io non mi vergognerei affatto di dire ad amici che il paesaggio è stato realizzato da uno molto più bravo di me.
Un po' meno soddisfazione (forse, visto che il paesaggio mi ha annoiato), ma il piacere di avere, alla fine, una realizzazione molto migliore, al quale avrei contribuito per quanto potevo fare bene.

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..se ti riferiscia me avrei sicuramente la soddisfazione di vedere i mie treni girare come mi piacerebbe e che non sono ancora riuscito a fare

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Saluti
Mario
..nessuno nasce imparato...

Certo che mi riferisco a te !
Andata! I nostri prossimi plastici li facciamo così

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