In questi giorni di arresti domiciliari collettivi, oltre a proseguire i lavori sul costruendo nuovo impianto, mi sto facendo un po’ di cultura visionando impianti in scala N costruiti da modellisti tedeschi, tanto per avere qualche spunto in più e ho notato, con una certa meraviglia, che spesso e volentieri tanti plastici privilegiano piú l’aspetto ludico che una ricerca mirata al realismo come tanti di noi perseguono. Per esempio binari non invecchiati, con i fianchi lucidi e splendenti, curve di raggio R1 sparse a piene mani, elettromagneti degli scambi a vista, locomotive a vapore che sfrecciano neanche fossero treni ad alta velocità..... ma i tedeschi non erano anni luce avanti a noi nel modellismo ferroviario? In quei video sembra che abbiano condensato tutte le cose che un vero modellista non dovrebbe mettere mai in pratica .
Che ne pensate?

Una 740 in scala "N" dovrebbe pesare 415,6Kg. Gli scambi, nella realtà hanno, nella realtà, il motore a vista. Il modello di un treno che corree a 100Km/ora, in scala dovrebbe percorrere 650 metri circa ( un uomo, a passo lento, ne percorre circa 2000). La curva più stretta, in scala, dovrebbe avere raggio 2m, Scusa, ma di cosa stiamo parlando? - Francesco

_________________
festina lente

Condivido quasi in toto, però ne ho visionati che ci possono dare tranquillamente dei punti, dipende molto dalle pagine che apri, per quanto concerne attuatori a vista e curve in R1 anche da noi non si scherza (ovviamente ad esclusione degli Amici ASN)

Giancarlo

Non temere di dire cose che sembrano troppo semplici

Non sono un contachiodi e ognuno ha le sue opinioni, ci mancherebbe peró, senza scomodare il righello, direi che a colpo d’occhio certe cose sono accettabili, certe altre un po’ meno. Gli scambi veri hanno il motore a vista però, di solito, nel modellismo si mettono sotto plancia perché sono troppo sproporzionati. Quello che volevo far notare é che tanti modellisti (tedeschi) si divertono a giocare con i treni senza dare troppo peso alla realtà, poi sicuramente c’è ne sono molti altri che sono più “Ortodossi”. Li scopriró senz’altro nei prossimi giorni; il tempo non manca.

Sono i "Cattolici" o gli "Ortodossi" a essere nel vero? I(l vero discorso è che di volta in volta ognuno di noi appartiene a entrambe le categorie. - France3sco

_________________
festina lente

Ma hai diviso per 160? O, come dovrebbe essere, per 160 elevato al cubo?

_________________
salutoNi
Massimo

E difatti, siccome ho poche certezze e tanti dubbi sono diventato agnostico

Avessi vinto un terno al lotto !!!! Ho esplicitamente parlato di peso, evitando qualsiasi riferimento al volume. Mi serviva un dato paradossale e ho un po' truccato le carte. - Francesco

_________________
festina lente

Beh, i plastici sono già pieni di contraddizioni interne: la mia montagna da 80 cm sarebbe 2/3 della montagnetta di S.Siro a Milano, e vabbé, ma quando metto degli abeti da 7-11 cm si vede subito la sproporzione, e quegli abeti sono poco più alti delle case...
Ricordo la discussione sulla snodata-non-snodata di Fratix: se si vuole un modello che sia reale (snodato) assumerà configurazione irreale sulle curve del plastico.

Anch'io ho notato che i tedeschi, mediamente, tendono a essere più "circolazionisti", senza ammassi di binari e con un paesaggio plausibile nell'insieme, ma senza ricerca esasperata di realismo (traversine nuove, asfalto appena posato, case linde, alberi uguali, treni appena lavati, ecc).

Credo che molto dipenda dalle dimensioni del plastico.
Il nostro occhio non osserva in maniera identica opere di differente ampiezza ed allorchè lavoriamo su un soggetto, la nostra cura del dettaglio è direttamente influenzata dalle sue dimensioni complessive.
Quelle del diorama mi hanno spinto a rifinire minuziosomente la sua esecuzione al di là di quanto è ragionevole e desiderabile per un'installazione più vasta. (Saluti da Ferbach - Jacques Le Plat).

Vedo che, spesso, per i paesaggisti il divertimento cessa con la fine della costruzione del plastico, mentre per i circolazionisti quello è l'inizio.
Come ha detto Francesco: esiste una "verità"? L'unica verità in cui credo è che si debba agire spinti dal proprio divertimento, non per ricevere l'approvazione della comunità.

_________________
https://www.youtube.com/@vittoriovegetti

Quei plasticisti che frequentiamo a Stoccarda (penso anche in altre fiere) qualche anno fa erano avanti anni luce veramente, ora grazie a questa frequentazione anche noi abbiamo fatto notevoli passi avanti portandoci alla pari o in qualche caso davanti (vedi i moduli di Corniglia di Riccardo Vimercati lo scorso anno)

_________________
Saluti
Mario
..nessuno nasce imparato...

Ciao,



Anche i giapponesi (Shinkansen e similia) non scherzano!

Poi ... Che ne penso (forse "ammaestrato" da quanto realizzato in Africa e po qui in VN) ... STANDING OVATION!!!

Quando poi, cito la firma di un frequentatore di questo Forum che condivido al 101%, si tratta con "... tutto quello che mi piace ..." I compromessi sono inevitabili. La mia attuale realizzazione - qui ad Ha noi - è figlia, appunto, del compromesso. Non sono, però, particolarmente soddisfatto per cui, se avrò un'altra opportunità di fruire di tali spazi permanenti, dovrò riflettere e, probabilmente, scegliere qualcosa di ancora più "schematico".

Ambienti, come ho letto su un altro forum, fortemente "naturalistici" e con minime "presenze umane" possono accogliere quasi tutto. Una foresta di pini è una foresta di pini ... OVUNQUE!!! Una gru che solleva container non differisce così tanto se ubicata nel porto di Rotterdam o di Yokohama, credo.

Quanti - per finire - di voi ricordano “Quinntopia”? Un bailamme multietnico. Vorrei esser stato io capace di realizzarlo …

Poi se – ognuno sceglie … - si preferisce riprodurre in maniera maniacale il cardini delle porte del deposito locomotive ubicato a Poggetto sul Fiume lungo la linea a scartamento ridotto che collega Montecucculo Alto e Monetcucculo Basso … beh non sarò io ad impedirlo!

Asiatici, e giocherelloni, saluti.
Francesco

Francesco


Francesco

_________________
Francesco Z.

Rivarossi (Made in Italy) ... FOREVER!!!

Dalla mia esperienza ho capito che ciascuno si sceglie il proprio "tasso di realismo".
Io ad esempio non tollero guardare le locomotive elettriche che si muovono senza catenaria sulla testa.
Tempo ebbi una discussione con un tizio che sosteneva l'assoluta necessita dei deviatoi autocostruiti (che lui vendeva....) su disegni FS; chiamato a commentare un plastico realizzato con questo criterio feci presente che i raggi di curvatura era però da tram, il che mi pareva poco coerente. Intervento che mi costò critiche incredibili, ma tant'è.
Ritengo che la "metafora" che deve guidare il plasticista è la scenografia teatrale, non la realtá, irraggiungibile.

Come ebbi modo di scrivere tempo fa , da una ricerca è emerso che i Tedeschi sono coloro che più giocano con i treni, mentre in coda troviamo L'Italia
Tutto viene messo in comune sotto il termine ferromodellismo, ma è enormemente errato , perché ogni soggetto è un mondo a se stante e vive il SUO hobby nella SUA maniera
Giocare con i treni vuol dire farli andare e farli andare intensamente come faccio qui Io alle Falcon Bahn, quindi la persona che fa trottare i convogli ha come unico obbiettivo la circolazione e realismi e perfezionismi passano in secondo piano
Per altri invece è di fondamentale importanza realizzare casette chiesette alberelli e quant'altro in maniera più fedelmente possibile al reale, ma poi sono di contro meno interessati a far correre i treni per ore e ore come faccio IO e come fanno i cosiddetti circolazionisti
I solenoidi a vista hanno anche un ben preciso motivo pratico e cioè che a differenza di un servo o un motore nascosto, un solenoide ha più probabilità di bloccarsi , rendendo così necessario muovere lo scambio manualmente e con facilità
I solenoidi soffrono polvere e umido che possono farli bloccare e infatti mi capita , agendo manualmente molteplici volte i contatti del solenoide si autopuliscono e spesso tutto riprende a funzionare , quindi se è a vista lo puoi fare , di contro tutto diventa complesso
Sempre stando nel tecnico, se faccio un diorama poco importa che i fili e la parte tecnica siano fatti bene, visto che tutto è fermo e al limite non funziona una lampadina, ma se ho un plastico che deve funzionare abbondantemente , allora devo avere un' impianto elettrico il meglio fatto possibile, perché devo fugare in ogni modo ogni possibilità che si verifichino guasti e se il plastico è poi modulare e viaggiante, la parte elettrica non solo deve essere fatta al meglio, ma anche il più robusta affidabile e protetta possibile
Come è già stato detto , per un paesaggista il gioco termina con la costruzione, mentre per un circolazionista è l'inizio, ma è anche vero che per il circolazionista non è necessario finire il paesaggio e la conferma sono proprio Io, che ho deciso di bloccare per il 2020 ogni lavoro al paesaggio, dando la precedenza a gioco relax divertimento e smanettamento totale a 1000 il paesaggio può attendere, il far correre i treni assolutamente NO
Concludendo quindi gentile PINO trovo la frase " sembra che abbiano condensato tutte le cose che un VERO modellista non dovrebbe MAI mettere in pratica " , una frase assolutamente inappropriata, perché sono un vero modellista Io che sono circolazionista con i solenoidi a vista e un paesaggio approssimativo, tanto quanto lo è un altro che vive quest'hobby inseguendo la realtà e avendo un'attività ferroviaria meno intensa, basta semplicemente accettarsi a vicenda e vivere il proprio hobby come meglio pare e piace
Se di contro invece questa tolleranza reciproca viene meno, come purtroppo spesso è accaduto, iniziando ad identificare come un fesso colui che usa per esempio il binario Fleischmann con massicciata, di contro invece beatificando e portando in palmo di mano colui che usa il binario Peco codice 55 , allora andiamo molto male , iniziano le discussioni , viene meno la gioia di stare in un gruppo e diventa a volte necessario allontanarsi per vivere il proprio hobby in maniera LIBERA e indipendente
Salutoni Francesco

[quote="Francesco Falcone"]
Concludendo quindi gentile PINO trovo la frase " sembra che abbiano condensato tutte le cose che un VERO modellista non dovrebbe MAI mettere in pratica " , una frase assolutamente inappropriata, perché sono un vero modellista Io che sono circolazionista con i solenoidi a vista e un paesaggio approssimativo, tanto quanto lo è un altro che vive quest'hobby inseguendo la realtà e avendo un'attività ferroviaria meno intensa, basta semplicemente accettarsi a vicenda e vivere il proprio hobby come meglio pare e piace

In questi giorni difficili non vorrei avere scatenato una guerra di religione (sopra si parlava di “ortodossi” e “cattolici”) con il mio post, che oltre a voler far discutere un po’ aveva anche un sapore ironico e un po’ provocatorio. Infatti hai ragione quando scrivi che ognuno di noi ha la sua visione della materia e non c’è un concetto giusto e uno sbagliato perchè ognuno è libero di fare come gli pare.

iniziando ad identificare come un fesso colui che usa per esempio il binario Fleischmann con massicciata, di contro invece beatificando e portando in palmo di mano colui che usa il binario Peco codice 55 ...

Ecco un fesso che usa il Fleischmann con massicciata dal lontano 1992 e che non si sogna minimamente di cambiarlo, anche se i flessibili mi fanno un po’ sudare ultimamente....
Lo ammetto, sono un circolazionista, attento al funzionamento del circuito e dei convogli, che non gliene frega molto se il terzo albero a sx é piantato un po’ storto oppure se il colore della facciata della villetta sulla collina non é tipico della zona; insomma, a me i treni piace farli circolare altrimenti non avrei appena smantellato un impianto perchè mi ero accorto che le possibilità di gioco erano un po’ limitate e che alcuni difetti mi precludevano il passaggio delle carrozze moderne sulla linea di montagna, questo perchè c’erano delle curve strette...
Attualmente, sebbene sono d’accordo che i solenoidi a vista presentano molti lati positivi, la mia attuale Filosofia modellistica tende a metterli sottoplancia per un discorso estetico, poi se il gioco non è valso la candela, ve lo faró sapere.
Se fossi stato un perfezionista assoluto mi sarei buttato sulla scala H0 (orrore ) a fare un super dettagliato diorama e invece eccomi qua a smadonnare su un nuovo plastico che dovrebbe consentirmi di divertirmi con ore di esercizio realistico e non.
La riflessione sui plastici che ho visionato sul Tubo era indirizzata al fatto che i teutonici, più di noi, (senza critica alcuna) tendono a giocare di più e ad avere meno seghe mentali sul realismo. Tutto qui.
Un salutone a tutti, Ortodossi e Cattolici.

Un Agnostico in scala N

Ma adesso una top ten dei plastici su Youtube che più ti sono piaciuti non ce la fai?