Non posso far altro che confermare quanto esposto da Massimo in merito ai vantaggi di avvicinamento (o leggi poco allontanamento) dei rotabili in rettilineo in presenza di barra rigida, rispetto ai ganci senza cinematismo (pura geometria).
Sulle 668 che ho stampato in 3D, alle estremità dei carrelli ho messo dei perni, sui quali si innesta una barra rigida che mantiene i mantici molto vicini anche in rettilineo.

Mi fa sorridere che vengano messe in dubbio delle evidenze geometriche (provare per credere), mentre vengono date per inopinabili quelle che sono opinioni personali. (però anche questa è un'opinione e quindi potete mettetela in dubbio )

Non sono affatto d'accordo.
Mi pare di aver spiegato che, limitatamente a composizione bloccate di 2/3 pezzi, è molto vantaggiosa perchè:
1) non si sgancia mai
2) non costa niente
3) si fa in 30 secondi
4) funziona egregiamente
5) avvicina meglio dei normali ganci nel caso in cui non si abbia già un complicato cinematismo di allontanamento
6) non si rompe mai
7) è pochissimo appariscente (e volendo può essere sagomata per riprodurre la condotta pneumatica o il gancio realistico)

Non so cosa posso dire di più per convincerti.

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salutoNi
Massimo

Quando esaminiamo un sistema, due vetture, su cui agiscono dei vincoli per lo studio dello stesso è necessario non trascurarne alcuno. Nel caso dei vagoni, il limite delle distanze fra gli stessi nasce precipuamente dal fatto che in curva, detto limite, è costituito da una combinazione fra la distanza degli stessi in rettilineo e il fatto che non si tocchino in curva. Su quest'ultimo influisce il punto di impernagio del carrello Credo che non bisogna essere Euclide per capire che a parità di distanza e posizione carrelli nonché in presenza di un accoppiamento che non consente elongazioni , il tipo di gancio è ininfluente. Per quanto poi ribadito da Massimo, non ho difficoltà ad accettare quanto da Lui asserito, con la riserva, forse, sulla facilità del realizzare il tutto dato che per non avere problemi, bisogna lavorare di precisione e quella sul vantaggio per la messa sui binari che ci riporta ai grandi limiti degli accoppiamenti rigidi. Quello che ho detto e dico è che per i modelli commerciali e autocostruiti esistono soluzioni più immediate e altrettanto gratificanti anche se più costose e senza arrivare ai vari cinematismi. Ma anche queste sono tutte opinioni......... - Francesco

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festina lente

difatti il vantaggio della barra è che può ruotare rispetto alle sedi nei carrelli, questo consente curve più strette, ma di contro ha il problema sollevato da Graziano, in spinta tenderà a disporsi in diagonale, spingendo nel senso esterno opposto i due carrelli. Una azione però trascurabile se parliamo di soli due veicoli accoppiati.

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Anche sull'altra coppia di automotrici ALn668 Danifer ho dovuto fare lo stesso intervento, perchè uno dei ganci aveva la sede ormai deformata, per cui l'ho tagliata via e ci ho fatto un piccolo foro.
L'altro mezzo aveva la sede del gancio efficiente, ed allora ho tolto il gancio fleischmann e relativa lamella elastica ed ho sfruttato il perno residuo per avvolgerci una delle estremità della barra, piegata ad occhiello (quella in alto, serie 1800 in XMPR).Il modello serie 1400 in livrea d'origine ha invece la barra a doppio collo d'oca, con fori sui carrelli di entrambi i rotabili.
In rettilineo la distanza tra i rotabili è accettabile, anzi minore che con i ganci Arnold originali.
In curva, molto molto stretta, i respingenti si sfiorano.
Notare che la barra d'ottone è sottilissima, e poco appariscente.

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salutoNi
Massimo