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MessaggioInviato: 17/09/2018, 20:14 
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Mi appello a Graziano Cucchi, Angelo Buonocunto, Pierluigi Fasolin, Luigi Voltan, Mario Malinverno, Carlo Mercuri, Famiglia Zaggia, Signor "G", chiedo scusa per chi degno di essere nominato e non in elenco... o chi altro sia esperto di elaborazioni... (sto scherzando, é ovvio)
come si fa a ridurre un telaio, ad esempio a restringere di un millimetro su tutta la lunghezza, quale attrezzi utilizzare?
Lima, carta vetrata, mola, levigatrice a nastro, flex, tornio, lame rotanti, maglio perforante o alabarda spaziale? :lol: :lol: :lol:

Grazie per le risposte
:mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

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MessaggioInviato: 17/09/2018, 20:40 
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Ciao Massimo, io credo che serva una levigatrice / spianatrice o rettifica che dir si voglia, togliere 1 millimetro di materiale non è cosa da poco, e vero che non sono un Grande Maestro però grattar via 1 millimetro presumo per parte non è certamente un lavoro da lima :roll: :roll: :roll: però, scusa ma non hai citato la cosa più importante, il materiale?

Giancarlo

Non temere di dire cose che sembrano troppo semplici


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MessaggioInviato: 17/09/2018, 20:40 
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Quando mi è capitato ho smontato tutto e ho lavorato sul telaio nudo.
Ho usato anche il flessibile con molte attenzioni finendo poi con lime varie e calibro fino a raggiungere la misura desiderata.
Ovvio che il motore deve essere già più piccolo, a volte basta ruotarlo di 90° e costruire una sede adeguata.
Il nemico è la limatura residua che va rimossa attentamente, se finisse ngli avvolgimenti sarebbe un guaio.
Mi sembra però che sto dicendo cose ovvie per uno come te che non è certo alle prime armi.
Se sono andato fuori tema correggimi!! :lol: :lol:

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Saluti
Mario
..nessuno nasce imparato...


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MessaggioInviato: 17/09/2018, 20:45 
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deduco sia un telaio pressofuso in zama ;)

chiuderlo in una morsa, per poi limarlo o fresarlo si rischia di deformarlo :roll:

ne H0 ridotti un bel pò :lol:
un grosso limone (grossa lima per ferro larga 4 cm, lunga 30 cm) messa ben chiusa in morsa in modo che non si muova
oppure su un piano sempre ben fissata, poi passo il telaio avanti indietro prima un lato poi l'altro, ci vuole pazienza ma si riesce
usare spesso il calibro, si rischia di togliere troppo da un lato,
alla fine carta da carrozziere 800 per togliere i solchi della lima, mi piacciono i telai ben finiti e lucidi :D

mi piacerebbe usare la levigatrice a nastro, flex, alabarda spaziale, ma non li ho :lol: :lol: :lol: :lol:


buoN lavoro

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Ciao, GraziaNo ;)


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MessaggioInviato: 17/09/2018, 21:01 
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pensavo una roba del genere...

Allegato:
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"Levigatrice A Nastro E A Disco 2950RPM" che costa 80 euro circa
oppure più piccola
"Levigatrice a nastro Silverline" circa 50 euro
Allegato:
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Schermata 2018-09-17 alle 21.55.15.png [ 74.36 KiB | Osservato 3050 volte ]


Con il Dremel credo di fargli il solletico
Forse il flex con un disco lamellare?
Allegato:
Schermata 2018-09-17 alle 21.59.15.png
Schermata 2018-09-17 alle 21.59.15.png [ 491.11 KiB | Osservato 3050 volte ]


comunque una grossa lima larga 4 cm costerà sicuramente molto meno e si faranno meno danni!

Grazie per le dritte, aspettiamo altre idee?!

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MessaggioInviato: 17/09/2018, 21:21 
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Io non sono un "esperto" e non so bene se riducendolo devi mantenere una sagoma.
Supponendo il caso di una riduzione che debba mantenere invece la linearità io uso carta grossa e olio di gomito.
Fisso un foglio di carta grossa al piano (di marmo) , intero e grande il più possibile, facendo attenzione che sia perfettamente pulito altrimenti crei monticelli.
Poi ci passo avanti e indietro il pezzo da ridurre, come una pialla, tira bello lungo che così abbrevi i tempi. Ma attenzione, facendolo girare spesso sulla lunga, in modo da non agire di più inconsciamente a carico di una parte. Anzi, qualche passata di traverso assicura di non bombare mai la superficie. Non premere molto sulla carta, altrimenti è facile bombarlo, ci vuole pazienza.
Poi ogni tanto verificare appoggiandolo a un cubetto o a una minisquadretta di essere sceso in quadro.
E cambiare prima posizione sulla carta appena si usura, poi, cambiare spesso la carta del tutto. La carta impastata lavora male, e per pochi euro non vale pena e tempo. Poi alla fine carta 400, inutile andare oltre...
PS fare attenzione a come si tiene in mano il pezzo, mai premere sui bordi di eventuali invasi motore-ingranaggi o poi si piange :)

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Massimo, il flessibile è da escludere, gira troppo veloce e basta un niente a togliere troppo e fare un disastro.
Una levigatrice a nastro credo sia la più indicata, ha una base x mantenere la levigatura piatta e gira a livelli umani ;)

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Nella mia limitata esperienza (avrò modificato solo una ventina di telai) quello che ha funzionato è il seguente:
1a) Se non ci sono cose che possono essere danneggiate, non smontare niente, proteggere con nastro adesivo le parti critiche esposte alla polvere metallica.
1b) Se c'è la possibilità concreta di fare danno separare la parte da limare dalle parti danneggiabili
2) Fissare il pezzo in una morsa a ganasce protette. Io ho una morsa a ganasce in gomma dura (dremel) che uso per non stressare le parti critiche. Usare legno dolce tra le ganasce di una morsa in acciaio funziona anche.
3) Usare una lima piatta bastarda per il 90 % del lavoro di rimozione, poi lime fine ed infine carta smeriglio per pareggiare.
4) misurare spesso. I telai pressofusi presentano cambi di densità del metallo. Anche linatore esperto potrebbe asportare più del dovuto senza misure oggettive


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Se vuoi la precisione ti devi affidare alla fresa o meglio ad un meccanico attrezzista che l'ha. Io ho un amico che ha tutta l'attrezzatura e i lavori li ho fatti fare da lui (abbassamento della meccanica 626 di Lineamodel ad esempio)
Se non hai bisogno di precisione allora ti hanno già detto tutto gli altri, evita il flessibile, per il resto va bene tutto.
Dipende poi dal materiale, la zama si deforma o si rompe facilmente, l'ottone è duro da limare.

Ciao


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Giancarlo Adami ha scritto:
Ciao Massimo, però, scusa ma non hai citato la cosa più importante, il materiale?
Giancarlo
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Massimo scusami :oops: :oops: :oops: mi sto proprio "rincoglionendo" sta scritto sul titolo :roll: :roll: :roll:

Giancarlo
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Giancarlo, non sei "rinco" tranquillo... ha scritto solo "telaio metallico"... ma i metalli sono tanti... ottone, zama, alpacca ecc ecc.... sapendo quale metallo è si può essere anche più precisi... in effetti limare un telaio di ottone è parecchio dura, mentre se è di zama è più facile ma ci vuole moltissima attenzione per non rompere niente.... ecc ecc....
;)

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MessaggioInviato: 18/09/2018, 9:56 
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ciao Massimo
il grosso limone che normalmente uso è un eredità, va bene sui 2 cm di larghezza, l'importante è trovare una lima che vada d'accordo col materiale che devi usare,
a volte alcune lime per ferro a maglia fine, fanno solletico su alcuni metalli ma vanno bene per altri.
Questo sistema l'ho usato per adattare il telaio alle E424, E 428, E 402B e A, D345, E645/636, ecc ecc
a volte non basta ridurre lo spessore del telaio, vanno rastremati verso i musi, es. E428 E402
Ho sempre smontato la meccanica per evitare che qualche truciolo s'infili da qualche parte,
ricordati si fare un segno ai carrelli e al motore, in modo che quando li rimonti non trovi delle sorprese,
alcune meccaniche se inverti la posizione dei carrelli: inverti la polarità idem se capovolgi il motore,
mi è capitato di girare sia i carrelli che il motore, la loco andava nella direzione corretta, ma le luci erano invertite.
se fai questa operazione usa guanti da lavoro, sugli spigoli si forma una bella bava e non è bello sporcare il telaio di rosso.


ciao, GraziaNo

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Ciao, GraziaNo ;)


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L'unica cosa che mi sento di aggiungere è che nel caso tu smonti tutto (che comunque secondo me è la soluzione migliore) Murphy insegna.... :evil: :evil:
e sempre bene perdere un po' di tempo a zeppare il telaio nelle zone più a rischio di deformazione.
Mi spiego meglio, utlizzando materiale di recupero (piatti,quadri o lamine) meglio se di metallo vado a riempire tutte quelle zone vuote che una volta serrate in morsa potrebbero deformarsi. Formo dei veri e propri pacchetti di materiale con cui riempio quasi a forza le zone vuote, in questo modo la forza esercitata dalle ganasce o semplicemente dalle dita della mano quando si manda avanti e indietro il pezzo sulla lima o sulla carta abrasiva trova l'opposizione del materiale riempitivo e se c'è deformazione ammesso ci sia si riduce a qualche decimo di millimetro.
Spero di essermi spiegato
ciao
Massimo


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Ho seguito il consiglio di usare la lima a mano.
Calma, pazienza, misurare spesso... é un lavoro che dà soddisfazione.
Sarà il telaio per la E402 Del Prado

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