Complimenti un gran bel lavoro, è la prima volta che vedo un mglioramento così massiccio, ci racconti come e cosa hai fatto?

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Saluti
Mario
..nessuno nasce imparato...

Mi associo alla richiesta di Mario

160 volte bravo

ciao GraziaNo

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Ciao, GraziaNo

Mi associo e mi complimento anch'io!

Carlo.

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Quando ti dicono che sei cambiato vogliono solo dire
che non sei più come fa comodo a loro!

S. Matreel

Ho trovato un altro cesellatore di 626 Tibidabo, molto probabilmente lo conoscete già:
http://www.ferramatori.it/forum/viewtop ... 169&t=1998

Saluti
Pierluigi

Scusare per la qualità delle foto ma ho qualche problema con la macchina fotografica!
In linea generale la macchina Tibidabo come forme della cassa non è malaccio, dove risente tanto e la parte bassa.
Infatti per prima cosa ho raso al suolo tutti i dettagli delle boccole e delle sospensioni, praticato i fori nella parte centrale del mezzo, i carrelli sono stati fatti ex novo ma a partire dai carrelli originali (UNO) il quale è stato spianato e assottigliato il più possibile per usarlo poi come base per la ricostruzione in plasticard dei dettagli.
Per avere due carrelli perfettamente identici ho provveduto alla clonazione con gomma siliconica e resina, alcuni particolari che presentavano un forte sottosquadro sono stati applicati in seguito e si riconoscono per la diversa colorazione.
i gruppi sospensioni dei due assi centrali son esemplari unici poichè avevo tentato la clonazione ma il risultato era deludente per cui ho preferito farli uno per uno.
Il frontale della maccchina dimensionalmente era corretto ma stonava per i finestrini piccoli e nella posizione sbagliata, idem per i fari, i finestrini originali li ho eliminati completamente e rifatti nelle giuste dimensioni con il plasticard, i fari sono invece gli originali tibidabo spostati verso l'esterno e completati con una piccola lente in plastica trasparente prelevata da una confezione Hasegawa di aereo della seconda guerra mondiale.
I respingenti e le custodie sono gli originali Tibidabo mi sono limitato alla ricostruzione del pancone delle piastre di fissaggio e le alette dei respingenti.
la cassa ha ricevuto pochi interventi di miglioria in quanto soddisfaceva abbastanza il mio colpo d'occhio, semmai è stato in parte rifatto il tetto i pantografi sono ovviamente i tipo 32 di Mario aggiunti un paio di settimane fà, prima c'erano gli originali che a loro volta erano stati sostituiti da un paio di Sommerfeldt e aggiunta la protezione dei pantografi, una si è staccata insiemead altri pezzi come il gancio realistico e un paio di tiranti.
La cosa importante era di riuscire ad avere un mezzo(senza essere troppo un contachiodi) che con tutte le sue pecche avesse la forma di un 626 e fosse riconoscibile come tale a prima vista , l'originale 626 della Tibidabo tutto sembrava tranne che quello!
Mi sembra di non scordarmi niente ma se avete domande chiedete pure

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Ciao da Luca

Se ti ci metti con impegno puoi raggiungere qualsiasi risultato!

Il capostazione di Milano mi fa ridere!! E' qui che lo voglio vedere, pochi mezzi pochi uomini!! (Antonio la Quaglia fu Calogero in Destinazione Piovarolo)

Ciao Babbo!!

Rinnovo i complimenti per la manualità, forse hai lavorato più tu che io a fare la lastrina

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Saluti
Mario
..nessuno nasce imparato...

Grazie, quando l'ho cominciata in giro non c'era nulla e la voglia di 626 era troppo forte,
Se avessi saputo che un valente maestro aveva in animo la riproduzione di questo modello in fotoincisione probabilmente non l'avrei neanche cominciata, anzi sicuramente avrei cannibalizzato la motorizzazione.
Comunque mi sono già procurato la lastrina del 626 II serie, e ora mi sto palestrando con i furgoni DDm, che tra l'altro mi stanno venendo pure bene, basta non girarli sotto dove ci sono le saldature appena avro fatto più pratica con la saldatura ci metterò mano, poi se è vero l'annuncio di linea model, sul suo sito, che realizzerà la motorizzazione del 626......

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Ciao da Luca

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Ciao Babbo!!

Ho trovato un paio di foto che esemplificano molto bene il concetto che non c'è bisogno di grandi lavori per ottenere dei risultati efficaci.
Nella prima foto si vede il muso originale Tibidabo con i suoi fari decisamente in posizione errata.
nella seconda foto ho semplicemente spostato gli stessi fari, applicando una piccola lente in plastica e stuccando e colorando i fori originali.
il resto del 626 all'epoca di queste foto era ancora originale.
Sembra un altra macchina...

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Ciao da Luca

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Ciao Babbo!!

Lo stato d'origine, con i primi pantografi che assomigliavano a delle antenne

http://www.ebay.de/itm/SPUR-N-Loco-FS-B ... 1c203bb16b

GraziaNo

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Ciao, GraziaNo

Carissimo Luca
un chiarimento e un piccolo appunto:
il chiarimento e riferito alla cornice che si vede tra il finestrino centrale e la griglia di sicurezza del pantografi, cos'è???

il piccolo appunto è per i due ovali che hai inserito sul pancone tra i due fanali, tu dalle foto mi sembra di capire li hai applicati, mentre nella realtà sono in negativo perché trattasi di asole chiuse in un secondo tempo dall'interno.

Comunque complimenti per il grande lavoro e soprattutto per l'ottima realizzazione del sistema sospensioni/timoneria.

Vittorio

Effettivamente riguardandola oggi la cornice mi è venuta un pò grossa ma è quella che si vede in foto, contavo di renderla meno evidente con la verniciatura,
per le asole francamente non mi ricordo per quale motivo ho scelto di applicarli piuttosto che renderli in negativo,il modello è rimasto fermo a 6 anni fà cioè l' ultima volta che ci ho messo le mani sopra, e devo ristudiarmelo un pò, comunque come ho detto in un post precedente ho deciso di completarlo e questa è l'occasione buona per limare eventuali errori

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Ciao da Luca

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Ciao Babbo!!

Caro Luca

Mi hai fatto venire dei seri dubbi, sono andato a spulciare tutto il materiale fotografico che ho trovato e... ho scoperto che la cornice c'era, non c'era, o poteva essere di misure anche diverse.
ripensando alla mia esperienza sulla macchina e a cosa potesse servire tale cornice mi sono ricordato che li dietro c'è il quadro dei coltelli in bassa tensione perciò lo scopo di tale struttura era quello di rinforzare la lamiera proprio nei punti di attacco di tale quadro, da qui le seguenti conclusioni:
il quadro era sono in cabina A, perciò da un lato solo della loco sull'altra cabina non è presente, da qui la mia perplessità.
essendo un rinforzo per poter imbullonare il quadro all'interno vanno segnati i bulloni.

a questo punto buon lavoro.

Vittorio

Infatti ho trovato questa foto dove si vede che non c'è.
grazie per la precisazione

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Ciao da Luca

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Ciao Babbo!!

Strano però perchè mi pare che questa sia la cabina A

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Saluti
Mario
..nessuno nasce imparato...

Secondo me il riquadro a volte stava sulla cabina A a volte sulla B a volte su tutte e due... e non aveva nemmeno sempre la stessa forma.

Piuttosto non mi piace la forma che hai dato ai due finestrini frontali: sono rettangolari e quindi troppo vicini fra loro e stravolgono l'aspetto del frontale.

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salutoNi
Massimo