Stavo vagando in questo topic chilometrico di Trainboard, quando mi sono imbattuto in questo lavoro di un utente. In pratica (se non ho capito male) questo rimpicciolisce modelli (non solo di treni in h0, anche di auto in 1:43 e in altre scale più grandi ) in scala N. Francamente non so che tecnica utilizzi, ma pensavo valesse la pena postarlo qui, magari qualcuno sa di più di questo metodo.
Se si potesse applicare ai modelli in h0 Fs che ci sono oggi sul mercato, sarebbe un po' come la Pietra Filosofale della scala N.
Di seguito posto il link, sono il secondo e il terzo post, e prosegue anche nelle pagine successive.http://www.trainboard.com/grapevine/showthread.php?114099-N-scale-quot-What-s-on-your-workbench-quot/page204
Saluti

Di che metodo usa non ne parla assolutamente, però potrebbe essere che usi un pantografo, come accade spesso nel modellismo, soprattutto dei soldatini.
In pratica l'originale del modello viene costruito più grande, di solito di tre volte, poi viene pantografato nella misura appropriata, e dal master ottenuto si fanno gli stampi. Non sempre viene seguito questo metodo, a volte già l'originale è in grandezza naturale (anzi sempre più spesso, le nuove tecnologie lo permettono) ma soprattutto per i soldatini più piccoli (fino ai 28 mm) è il sistema utilizzato più spesso.

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Giacomo - Siena - free climber modellista

Interessante!! Ma una cosa non mi convince molto, riporta pure i dettagli più fini, come grigliette, portelli, maniglie, ecc...?
Comunque se in ascolto c'è qualcuno che padroneggia questa tecnica magari si può fare un tentativo. ...
Saluti!!

Matteo ovviamente dipende dalla precisione del pantografo, ne esistono di vari tipi, secondo il lavoro che devono svolgere. Ovviamente più i particolari da ottenere sono piccoli più preciso deve essere il pantografo. Temo però che per lavori buoni per la nostra scala i costi siano abbastanza elevati, a meno di non trovare, che so, un qualche attrezzo di seconda mano. Credo che sia una cosa abbastanza facile negli USA, un po' meno in Italia..... o magari trovare una qualche ditta che possa fare il lavoro tipo come per il taglio laser o la prototipazione 3D....

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Giacomo - Siena - free climber modellista

Giusto, lì però ci vogliono anche una discreta esperienza nell'uso del CAD in 3D, e anche disegni quotati precisi....è un campo che non ho mai esplorato (salvo qualche visita saltuaria a Shapeways)...ripeto, se si provasse sarebbe molto interessante!

Potrebbe essere che faccia una scansione 3D dei modelli per po farne una stampa 3D.
Il problema è che tra queste due fasi, che già richiedono un attrezzatura non indifferente, sicuramente si rende necessaria una pesante elaborazione del file ottenuto.
Tale lavoro può essere così impegnativo che per elementi con forme regolari conviene realizzare direttamente i l disegno in 3D.
Faccio un esempio spero esplicativo: ragionando in 2D faccio la foto alla fiancata di una carrozza per applicarla, una volta ridotta nella scala corretta, alla fiancata di una carrozza in N; bene, per togliere ombre, deformazione e difetti vari faccio prima a disegnare la fiancata in scala perfetta con un programma di grafica.

Forse mi sono dilungato troppo......
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Ciao,
Christian

Ti sei spiegato eccome! Sì, a questa stregua anche secondo me vale la pena partire da zero, verrebbe più accurato e poi si potrebbe disegnare in modo che si adatti a telai commerciali.

Non è tutto così bianco o nero: ad esempio il logo dell'Orient Express preferirei ritagliarlo da una foto piuttosto che disegnarlo, come il muso di un Settebello forse è meglio scansionarlo in 3D.

Ricordo anche io la discussione e credo anche che era stata aperta in altri Forum in parallelo ( forse su MRH? )
Nessun "pantografo" o riduzioni a Scanner 3D.... si trattava di usare una resina ( o altro componente che non ricordo ) che asciugando si riduceva di volume. Credo che servissero almeno un paio di "Passate" (originale-stampo-ridotto...) per arrivare a ridurre a circa metà un modello in HO.
Trainboard è in manutenzione, vedo e non ho tempo per fare ricerche, ma il principio era quello.

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Enzo Fortuna
Non smettiamo di giocare perchè invecchiamo,
Invecchiamo perchè smettiamo di giocare (George Bernard Shaw)
http://valleybeforesilicon.blogspot.com/
http://enzofortuna.altervista.org/MySP_home.htm
http://xoomer.alice.it/enzo_fortuna/

Questo mi mette addosso ancora più curiosità! Io cerco ancora, perché forse si può applicare con successo ai centinaia di modelli in H0!!!
Grazie e saluti !

allora, ho fatto una ricerchina e ho trovato questo link http://www.therailwire.net/forum/index.php?topic=29171.0, e sebbene non sia strettamente correlato ai treni, si capisce molto bene il funzionamento della resina: in pratica va mescolata con acqua fredda, questo perchè polimerizza molto velocemente. Poi la si cola nello stampo del modello in h0 (o anche in altre scale, 1:72, 1:80..quel che preferite ) e una volta seccato, lo si lascia da parte per un periodo di 5-7 giorni (per ottenere misure vicine in scala N). poi si crea uno stampo nuovo, si clona e si riclona! l'unica pecca forse è che non si potranno ottenere misure esatte al 100%, ma ogni giorno si dovrebbe misurare con un calibro (o una dima..?) per controllarne la lunghezza.

Forte!

Ma stento a credere che con questo beffardo sistema una cassa non si incurvi neanche un pochino!

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Riducendo la scala, aumenta lo spettacolo.

nel topic non c'era scritto di problemi di lavorazione o di risultato eccetto la riduzione non perfettamente in scala (ma direi che se abbiamo sopportato strafalcioni fleischmann e lima possiamo passarci sopra) e la catalizzazione molto veloce della resina che si restringe. Con queste considerazioni penso si possa giungere alla conclusione che qualunque modellista abituato a trafficare con resine ecc non debba trovare molti problemi, in qualche tentativo si dovrebbe ottenere un ottimo risultato! Senza contare che sarebbe più facile ottenere altre versioni; un modello grande il doppio è molto più facile da dettagliare e da elaborare, senza troppi dettagli minuscoli come quelli in N!

Ricordo quel metodo, però ricordo anche che il modello risultante non era rigido, ma flessibile, con tutti gli ovvi problemi di ottenere uno stampo adeguato, ammesso appunto oltretutto di azzeccare il punto giusto di riduzione.... se non mi ricordo male facevano degli esempi con oggetti piuttosto compatti (mi pare una pistola e altri ammennicoli...).... temo che sia praticamente impossibile ottenere una cassa di loco o di carrozza/carro almeno passabile.....

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Giacomo - Siena - free climber modellista

Però l'utente del topic di trainboard ha ottenuto ben due casse di loco (una alco AS616, molto lunga e con due avancorpi molto lunghi e pieni di griglie, e una switcher) e alla fine erano tutt'altro che deboli ed elastiche