Riprendo l'esposizione del mio lavoro facendovi vedere le fasi di completamento dei finestrini.
E' la fase più lunga, non difficile ma noiosa.
Ho tranciato le cornici dalla lastrina fotoincisa con un tronchesino per elettronica


limando poi i testimoni con una limetta piatta



Poi, col metodo del filo di rame, ho depositato pochissima colla epossidica all'interno delle cornici, spandendola per tutti i lati. Ho usato la biconponente classica che indurisce in 24 ore perchè nelle prime ore rimane pastosa e consente riellimeamenti successivi ( e di riposare un poco gli occhi !)
Io li ho allineati ad occhio ma si potrebbe usare un nastro adesivo come linea di riferimento



Da un foglio di acetato ( scatole di camicie, blister vari ) ho tagliato dei rettangoli di 5x7 mm per i finestrini grandi e 2,5 x 5 mm per quelli piccoli che vanno poi smussati negli spigoli



Si appoggiano nelle cave interne fatte apposta ( che escono un poco deformate dalle stampate e putroppo costringe ad un' ulteriore dose di pazienza per adattare i vetri ) e col solito filo di rame, si stende della colla Vinavil o della colla trasparente specifica tipo Clearfix di Hunbrol o simili.





Alla prossima
Carlo

Ciao Carlo ho letto che hai usato delle vernici alla nitro,sono di una marca particolare o se ne possono usare di qualsiasi?Volevo sapere anche se verniciando il modello a mano poteva venire un buon lavoro.Grazie e ciao,Michele

Le nitro non si possono dare a mano perchè il solvente in cui sono disciolte è estremamente aggressivo. Vanno date ad aerografo (spruzzo) perchè il solvente evapora nel tempo che lo spruzzo va dall'ugello al modello, e si deposita solo il pigmento.
Il vantaggio delle nitro è che proprio per questo motivo il modelo è asciutto dopo pochi secondi e lo si può maneggiare.
Invece se si cerca di ritoccare con il pennellino, la goccia scioglie irrimediabilmente tutto il colore già depositato.

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salutoNi
Massimo

Grazie per la dritta.Ciao Michele

Terminate le attività ( pesanti ! ) relative alla mostra di Sedriano, termino la descrizione dell'esecuzione dei finestrini con quelli anteriori delle cabine di guida.

Sono partito tagliando una striscia di acetato alta poco più di 4 mm, usandola come dima per regolarmi nell'altezza. Putroppo i quattro finestrini d'angolo curvi, come anche quelli delle porte dei soffietti, hanno dimensioni leggermente diverse tra di loro che possono ulteriormente variare dopo la sbavatura.
Dopo averlo rifinto con una limetta o un taglierino, ho tagliato il vetrino a 6,5 mm arrotondandolo agli angoli.

Su consiglio di Mario MMM, l'ho prima leggermente riscaldato avvicinandolo alla punta del saldatore ( basta scaldarlo senza arrivare a rammollirlo) e poi l'ho piegato su un tondo di 3,5 mm ( avevo tra le mani un cacciavitino ). Il riscaldameno serve perchè nelle precedenti prove con la piega a freddo, l'acetato si è sempre opacizzato.

Prima di incollarlo, ho praticato un foro da 0,3 mm che servirà per il tergicristallo.


Ho poi progressivamente limato i lati corti del vetrino fino a che non si adagiasse nella sede, restando a filo della cassa; questa operazione è facilitata dal fatto che, come si nota nelle foto, la sede curva del finestrino è anche conica che si restringe verso l'interno ed i vetrino non cadrà dentro ma, eccedendo nella finitura, potrà al massimo non rimanere a filo.

Ho usato lo stesso procedimento per i finestrini delle portine dei soffietti

Ho poi incollato i vetrini; usando come strumento il solito filo di rame, ho prima depositato una piccola quantità di colla dall'interno nei contorni che serve a trattenere i vetrini nella loro sede, li ho inseriti controllando la posizione a filo e poi ho complatato l'incollaggio dall'interno.

Avevo usato il Vinavil ma ho fatto una prova col Clearfix della Humbrol che è risultata migliore senza la presenza degli aloni della colla vinilica.
Ho provato anche la cianoacrilica ma con risultati negativi perchè mi opacizzava alcuni trasparenti (forse non in acetato) ed è risultata troppo rapida e meno trasparente.

A confronto i finestrini incollati col Vinavil

con quelli incollati col Cleafix


Sempre con la colla Clearfix ed il filo di rame ho riempito i finestrini delle porte a soffietto dei vestiboli


Le prossime fasi riguarderanno la meccanica ed il sottocassa

Amici, fatevi sotto con critiche, suggerimenti, dritte e quant'altro
Carlo

Piccola dimenticanza.
Gli ultimi lavoretti che completano la cassa sono stati l'applicazione degli aggiuntivi fotoincisi ( i mancorrenti lunghi e corti e le grigliette degli scappamenti ) delle marmitte fatte con tondi di plastica e fili di rame da 1 mm piegato e dai ritocchi in color alluminio delle maniglie delle porte e delle grondaiette dei vestiboli e delle porte di servizio.
Carlo

E' passato quasi un anno e finalmente riesco a trovare il tempo per riprendere la descrizione del montaggio della mia Aln 668, complice il modello che ho realizzato per il Premio Muzio 2014, una 668 della Brescia-Iseo-Edolo che ha il telaio identico.
Spero che possa essere utile per chi la sta iniziando a montare

Dopo la cassa verniciata e decorata è arrivato il momento di montare la meccanica per la quale utilizzo il telaio Tomitec TM 05 ( o anche il TM 07 ) in attesa di quello in ottone realizzato espressamente per il nostro kit ASN da Lineamodel.

Ho smontato tutti i componenti, fissati a scatto, ed ho tagliato a metà il telaio che è in plastica morbida ( basta anche un seghetto da traforo) e le lamelle di presa di corrente con un tronchesino.

Questi sono tutti i componenti che servono



Ho piegato la lastrina di allungamento principale e quella della culla per il motore fissandole con saldatura o incollaggio; nel vuoto che rimane all'interno si infilano le altre due lastrine di allungamento.
I peduncoli del pacchetto di lastrine si incastrano nelle piccole cave dei telai.



Dopo avere sbavato e ripulito le sedi interne del telaio,dove verrà fissato l’allungamento, da bave e testimoni della plastica di stampaggio con una lima piatta, ho incollato i due semitelai ed il gruppo allungamento con la colla epossidica bicomponente o con la cianoacrilica ( meglio quella Flex meno secca) a presa lenta per avere il tempo di curare l’allineamento.



Si rimontano le lamelle e si ricostruisce l’impianto elettrico del motore con fili elettrici.



Per tagliare e saldare alla giusta lunghezza i fili elettrici senza avere il pericolo di rovinare il telaio in plastica, ho bloccato alla giusta distanza le due semi lamelle con due becchi per capelli in alluminio su una tavoletta di legno.



Per ora è tutto ma prometto che che non passerà un'altro anno per gli altri passaggi
Carlo

grazie .....grazie ... e ...della condivisione

ottimo lavoro, bellissima realizzazione

potresti indicare i colori usati e il tipo di motore (quale è il più semplice da modificare)
(c'era un'altro post ma non lo trovo)

Per i colori sono ottimi i Puravest
Oppure la Lechler che produce gli originali FS alla nitro ( ma te li fanno devi ordinare minimo un chilo )

questo è il post dove potrai trovare tutte le informazioni,discussioni e foto sia per i colori che per i telaio motorizzato da usare ( penso che intendi questo quando dici del "motore" )
viewtopic.php?f=25&t=2013&start=120

Troppo buono

Carlo