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MessaggioInviato: 12/09/2010, 17:11 
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Io devo realizzare un modello in plasticard.

Cosa mi conviene fare? Preparo le varie faccio e le incollo o mi conviene creare uno sviluppo piano e poi piegarlo?

Lo sviluppo ovviamente mi garantisce maggiore solidità ( e relativamente maggiore precisione ) pero' mi preoccupano la differenza inevitabile tra spigolo "piegato" e spigolo "accostato" poi suppongo che non si riesca a fare uno spigolo esattamente a 90° ma sarà sempre un raccordo curvilineo anche se minimo ( il che magari non è neanche malvagio )

Altra cosa è la colla ... cosa mi consigliaste? So qui ognuno sceglie la propria, c'è chi usa tranquillamente la colla vinilica, altri usano la colla da modellismo che fonde leggermente la plastica altri ci vanno giù pesanti con la trielina.

La trielina bisognerebbe aprire un capitolo a parte. Io c'è l'ho e ho provato ad usarla sia per fare gli stucchi ( sciogliendoci dentro dello polistirene ) sia come colla... ma l'ho trovata assai "lenta" e poco aggressiva ( magari quella che ho non va bene? ) voi cosa fare? Prendete il barattolo di trielina intingete il pennello e spalmate come colla normale?

Anche per lo stucco, prendere la trielina ( quanta ) e ci immergete lo stirene ( quanto? ) e poi? Versate il tutto sul modello aspettando che la trielina evapori? Ho provato a farlo, ma usando poca trielina lo polistirene non si scioglie... aggiungendo altra trielina inizia a sciogliersi ( anche velocemente in pochi secondi non c'è più niente ) ma... e troppo liquida ( e trasparente ) insomma c'è troppa trielina... ho provato anche con il polistirolo ( vecchi imballaggi ) espanso ma mi sa che è inutile c'è troppo poco polistirolo rispetto al volume immesso, dico bene?

Qualche esperto puo' delucidarmi?

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 Oggetto del messaggio: Re: Si accettano consigli!
MessaggioInviato: 12/09/2010, 17:45 
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Sinceramente non userei mai plasticard tanto sottile al punto da essere piegato, mentre se fosse di un certo spessore e richiedesse una incisione preventiva sulla linea di piegatura, con la piega risultante, scanalata, avresti una cattiva estetica. Secondo me lo 0.5 mm per la Nostra scala è una buona misura.
Significa tagliare i pezzi e incollarli "in battuta", col calcolo dello spessore che rimane in vista, tramite colla volatile. Io poi, per aumentare la robustezza, ad essicazione avvenuta e se la parte non è visibile, riempirei l'angolino interno con un filo di plastica fusa con trielina (consistente e per niente liquida! deve essere tipo pongo, se la trielina agisce sul plasticard, anche solo evaporando, lo deforma).
La pasta la ottieni in un barattolino di vetro chiuso col solito sistema (devi attendere giorni perchè la trielina amalgami l'impasto).
Gi sprue per me ottimali sono quelli della plastica dei soldatini Historex, capisco che non tutti possono averla, ma vale la pena spenderci qualcosa. In più è bianca come il plasticard e così, con un unico colore, la vista non ti inganna su eventuali difetti perchè l'esecuzione risulta pulita.
Invece gli spigoli, ove occorra carteggiarli e sui modelli che lo richiedono, possono essere infine lucidati con una pennellatina leggera di colla volatile e l'effetto sarà quello liscio e compatto della lamiera imbutita.
NON ritornare due volte su una superficie già pennellata anche solo pochi secondi prima o si fanno disastri, lasciare prima asciugare bene!
Ciao, altro non so, perchè poi è questione di mano e di effetto che si ricerca...

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 Oggetto del messaggio: Re: Si accettano consigli!
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Ah Michele, Michele! Hai veramente poca fiducia nei potenti mezzi dell'ASN!!! :cry:
Basta che vai sul nostro sito, alla voce Archivio Master, e trovi il link alla relazione di Sergio Pauluzzi "Lavorare la Plastica" (giornate Fiorentine 2005), pubblicata sul sito www. rotaie. it di Giorgio Donzello.
In essa troverai risposte a molte (se non addirittura tutte!) delle tue domande.

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Massimo


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 Oggetto del messaggio: Re: Si accettano consigli!
MessaggioInviato: 12/09/2010, 19:42 
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massimo di giulio ha scritto:
Ah Michele, Michele! Hai veramente poca fiducia nei potenti mezzi dell'ASN!!! :cry:
Basta che vai sul nostro sito, alla voce Archivio Master, e trovi il link alla relazione di Sergio Pauluzzi "Lavorare la Plastica" (giornate Fiorentine 2005), pubblicata sul sito www. rotaie. it di Giorgio Donzello.
In essa troverai risposte a molte (se non addirittura tutte!) delle tue domande.


Conosco quel sito in lungo in largo e ovviamente anche la sezione di come lavorare lo stirene ( http://www.rotaie.it/New%20Pages/Lo%20Stirene.html ) ma lo trovo pieno di "buchi" anche l'articolo da te citato ( http://www.rotaie.it/New%20Pages/MasterPolistirene.html ). L'ho letto più volte ma... mi ha lasciato più dubbi che certezze.

Se tu lo consideri esauriente mi sa che ho qualche problema io :(

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MessaggioInviato: 12/09/2010, 20:59 
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Giovanni Seregni ha scritto:
Secondo me lo 0.5 mm per la Nostra scala è una buona misura.


Io ho un foglio forse un po' troppo spesso, ma credo che vada bene, almeno per delle prove.

Cita:
Significa tagliare i pezzi e incollarli "in battuta"


Cosa intendi per "in battuta"? una cosa del genere:

Immagine

accostando li spigolo "interno" dei due pezzi creando uno spigolo aperto della struttura che si va a realizzare poi riempito dalla "fusione" dello stirene oppure intendi accostando i due pezzi così:

Immagine

Questa seconda soluzione mi pare migliore ma per forza di cose si puo' fare solo con angoli a 90 gradi.

Cita:
Io poi, per aumentare la robustezza, ad essicazione avvenuta e se la parte non è visibile, riempirei l'angolino interno con un filo di plastica fusa con trielina (consistente e per niente liquida! deve essere tipo pongo, se la trielina agisce sul plasticard, anche solo evaporando, lo deforma).


Allora mi sa che la trielina che ho io è poco "performante". La trielina vera è propria ( Tri-CloroEtilene ) è tossia e cancerogena e quanto tale non è più venduta, io ho un "surrogato" fatto con il Tetra-CloroEtilene. La mia è decisamente poco aggressiva, i vapori ( pochissimi ) non sono per nulla corrosivi. A proposito. Sul barattolo c'è l'indicazione che è un acido e mi chiedevo l'impasto stirene+trielina è ancora acido o si puo' "maneggiare" a mani nude? Che indumenti consigliate per mangiarla? I guanti di lattici sono una valida protezione o la trielina li scioglie?

Cita:
La pasta la ottieni in un barattolino di vetro chiuso col solito sistema (devi attendere giorni perchè la trielina amalgami l'impasto).


Ormai saranno passati mesi da quando ho inserito nel barattolo 3/4 cm di trielina ( la trielina forse è troppa, ma come ho detto non è molto "mordente" ) e una buona dose di plasticard. Mi sono fermato perché vorrei cambiarla. ( La soluzione è sporca, ho sciolto alcuni vecchi imballaggi e la soluzione da bianca è virata al marroncino. Vorrei svuotarlo.... ma dove?

Ho una domanda proprio sulla pasta quanto tempo ci impiega ad evaporare la trielina presente? poi quanto del volume dello "stucco" ( trielina+stirene ) e dato dallo stirene e quanto dalla trielina, e sopratutto perde "volume" nel asciugare o si indurisce e basta?

Cita:
Gi sprue per me ottimali sono quelli della plastica dei soldatini Historex, capisco che non tutti possono averla, ma vale la pena spenderci qualcosa.


Scusami... ma che intendi per sprue? :D

Invece gli spigoli, ove occorra carteggiarli e sui modelli che lo richiedono, possono essere infine lucidati con una pannellatine leggera di colla volatile e l'effetto sarà quello liscio e compatto della lamiera imbutita.
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Michele Maffia ha scritto:
Se tu lo consideri esauriente mi sa che ho qualche problema io :(

Boh, sarà perchè ho seguito il master, sarà perchè qualche volta ho provato a tagliare ed incollare due pezzi di stirene (e quindi posso aver captato meglio qualcosa)... Comunque mi sono riguardato il testo e mi pare ben completo.
Alla fin fine, se qualcosa non ti è chiara hai sempre la possibilità di interpellare direttamente Sergio :!: , proprio qui su questo forum. Io ho visto le sue realizzazioni in plasticard e, se tanto mi da tanto, sa quello che scrive!

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 Oggetto del messaggio: Re: Si accettano consigli!
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1) ti parlavo dello spessore .5 mm perchè, pur essendo abbastanza rigido, può essere tagliato a mano agevolmente con il cutter in senso perpendicolare al piano. Con uno spessore maggiore è più facile che la costa non riesca con la planarità perfetta, e rettificarla a mano usando carta smeriglio è anche peggio.
2) sul giunto è esatto il tuo secondo schema, per "in battuta" intendevo proprio il tuo secondo esempio, se si desidera con successivo rinforzo interno. Se l'angolo fosse maggiore di 90 gradi potresti sempre intervenire in un secondo tempo scarteggiando, per togliere il profilo in esubero e parificare lo spessore del secondo foglio al piano del primo.
<--- senso carteggio --->
--------\
..........\
3) sinceramente non saprei circa il discorso trielina, ora non sono in sede e ho un barattolino anonimo "da viaggio", ma domani ti saprò dire il prodotto che ho acquistato (in colorificio).
4) lo sprue sono i bastoncini di plastica che mantengono assieme e distribuiscono i pezzi di una scatola di montaggio. Quello della Historex, che ho sempre usato perchè faccio anche "soldatini" è ottimo. Non è certo l'unico, l'importante è che sia tratto da materiale plastico per modelli di qualità, ma non sono chimico e non mi destreggio coi nomi ... per me purtroppo sono sempre solo plastiche "rigide"
Nel tempo tende a solidificare troppo anche se è in boccetta chiusa, per cui di tanto in tanto occorre aggiungere trielina (a gocce lasciando poi decantare).
5) Non credo che la trielina possa essere pericolosa nelle quantità che maneggiamo, invece "sporcarsi le dita" (lol) è sintomo che si stà pasticciando troppo... Almeno, spero, non sia pericolosa, ne ho usata in quantità industriale per sverniciare soldatini in piombo imperfetti, ma decenni fa... credo poi che il lattice dei guanti si sciolga in un attimo.
6) Credo che il tuo barattolo sia da buttare, lascialo aperto, che solidifichi e così faccia meno danno. Io nel barattolo uso mettere tanta trielina quanto basta ad "affogare" i pezzi di plastica già (molto) spezzettati che ho preventivamente immesso, anzi diciamo un po' meno che più.
7) Se torni due volte a pennello sulla plastica già ammorbidita da colle solventi, come si dice... "te la tiri dietro"... ossia guasti la superficie perchè il materiale viscoso tende ad attaccarsi al pennello, e, a meno che tu voglia fare il modello di una corteccia d'albero in scala 1/20, è una procedura sconsigliabile :D .
Circa i vapori. Se metti un modello non perfettamente asciutto e indurito in una scatola non ventilata la trielina volatilizzandosi i vapori li rilascia, e questi agiscono di nuovo, ammorbidendo la plastica che incontrano. Poco, ma abbastanza per incurvare qualche piccola superficie.

PS: Sono stato fin troppo veloce nel trattare i tuoi quesiti... casomai, tenendo conto che il mio non è certo vangelo, torniamo poi sui punti singoli. Domani ti posto il tipo di "trielina" che uso.

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massimo di giulio ha scritto:
Boh, sarà perchè ho seguito il master, sarà perchè qualche volta ho provato a tagliare ed incollare due pezzi di stirene (e quindi posso aver captato meglio qualcosa)... Comunque mi sono riguardato il testo e mi pare ben completo.


Beh se tu hai esperienza di lavoro con il Polistirolo e la tiellina puoi rispondere tu ai miei dubbi, no?

Cita:
Alla fin fine, se qualcosa non ti è chiara hai sempre la possibilità di interpellare direttamente Sergio :!: , proprio qui su questo forum.


Ho aperto questo topic proprio perché i più esperti mi togliessero i dubbi. Proprio come sta facendo Giovanni. E lo ringrazio di questo.

Per esempio circa a metà del desto delle giornate fiorentine dice:

Cita:
- tracciare a matita il polistirene sempre dal lato esterno, cioè quello che rimarrà in vista, nel caso di una superficie che sarà esposta alla vista;
- tracciare a matita il polistirene dal lato interno, cioè quello che che rimarrà nascosto, nel caso di una superficie che rimarrà nascosta, interna o sotto al modello;


Perché questa diversità di operare? Che poi se una superficie è interna avrà entrambe le facce nascoste no? :?

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Giovanni Seregni ha scritto:
1) ti parlavo dello spessore .5 mm perchè, pur essendo abbastanza rigido, può essere tagliato a mano agevolmente con il cutter in senso perpendicolare al piano. Con uno spessore maggiore è più facile che la costa non riesca con la planarità perfetta, e rettificarla a mano usando carta smeriglio è anche peggio.


Devo misurare lo spessore di quello che ho perché non me lo ricordo proprio :D

Cita:
2) sul giunto è esatto il tuo secondo schema, per "in battuta" intendevo proprio il tuo secondo esempio, se si desidera con successivo rinforzo interno. Se l'angolo fosse maggiore di 90 gradi potresti sempre intervenire in un secondo tempo scarteggiando, per togliere il profilo in esubero e parificare lo spessore del secondo foglio al piano del primo.
<--- senso carteggio --->
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Scusami ma non ho capito una cosa. Mettiamo che io ho delle facie a 135 gradi ( 90+45 ) io posiziono il primo piano poi posiziono il secondo piano a questo punto ho un triangolo esterno di esubero di 45 gradi ( e questo può essere facilmente limato via, e questo l'ho capito ) ma ho anche un triangolo interno mancante ( in rosso nel disegno sottostante )... come colmo questa mancanza? Colla? polistirolo+trielina che avrà anche la funzione di colla?

Immagine

Che poi questo vale per un angolo ottuso, ma per uno acuto? si gioca di lima sia da una parte che dall'altra?

Cita:
3) sinceramente non saprei circa il discorso trielina, ora non sono in sede e ho un barattolino anonimo "da viaggio", ma domani ti saprò dire il prodotto che ho acquistato (in colorificio).


Io a un supermercato, è la classica trielina che si usa per pulire... magari la mia è diluita mente la tua ( essendo per scopi "industriali" ) è pura...

Cita:
4) lo sprue sono i bastoncini di plastica che mantengono assieme e distribuiscono i pezzi di una scatola di montaggio


Ha ho capito! Intendi dire i risidui della produzione della colata che tengono i vari pezzi come in questa foto

http://www.smf-modellismo.net/gallery/a ... G_3312.JPG ( foto trovata su internet :D )

Cita:
Quello della Historex, che ho sempre usato perchè faccio anche "soldatini" è ottimo. Non è certo l'unico, l'importante è che sia tratto da materiale plastico per modelli di qualità, ma non sono chimico e non mi destreggio coi nomi ... per me purtroppo sono sempre solo plastiche "rigide"


neanch'io sono un chimico pero' mi sono sempre divertito a sollevare le bottiglie o le confezioni in genere e leggere cosa c'è scritto sotto il segno del riciclo. Purtroppo il polistirene ( PS ) è usato veramente poco è usato molto di più il PP ( Polipropilene ) oppure il PET ( Polietilentereftalato ) entrambi non scioglibili nella mia trielina :( Per la precisione dopo aver letto che le confezioni di una nota marca di caramelle erano in PS ne ho messe da parte un po' e li ho buttati nella Trielina... li ho lasciati quasi 2 giorni. Sono rimasti illesi. Vado a leggere il materiale e scopro che era PP ( mi pare ). Per scrupolo ci metto quadrato di 1 cm di polistirolo ed è scomparso in pochi secondi...

Cita:
Nel tempo tende a solidificare troppo anche se è in boccetta chiusa, per cui di tanto in tanto occorre aggiungere trielina (a gocce lasciando poi decantare).


Avevo già letto di sta cosa. Sia la mia bottiglia che il vaso sono ancora come li ho lasciati parecchi mesi fa. Ho chiuso parecchio bene si vede 8-)

Cita:
6) Credo che il tuo barattolo sia da buttare, lascialo aperto, che solidifichi e così faccia meno danno.


Avevo questo sentore anch'io. Anche perché invece di una bella pasta bianca è un liquido opaco grigio/olivastro... ma credo che questo sia dovuto ad impurità che sono dovute dal polistirolo di risulta. Sarebbe interessante capire quanto sono espansi i polistiroli da imballaggi.

Cita:
Io nel barattolo uso mettere tanta trielina quanto basta ad "affogare" i pezzi di plastica già (molto) spezzettati che ho preventivamente immesso, anzi diciamo un po' meno che più.


Molto molto interessante!

Cita:
Circa i vapori. Se metti un modello non perfettamente asciutto e indurito in una scatola non ventilata la trielina volatilizzandosi i vapori li rilascia, e questi agiscono di nuovo, ammorbidendo la plastica che incontrano. Poco, ma abbastanza per incurvare qualche piccola superficie.


Questo vuol dire che non bisogna lasciare al chiuso un modello durante l'asciugatura :) buono a sapesi. Ah i vapori di Trielina sono tossici, anche quella che uso io... tu usi mascherine o tieni aperta la finestra o dici che sono troppo paranoico?

Cita:
PS: Sono stato fin troppo veloce nel trattare i tuoi quesiti... casomai, tenendo conto che il mio non è certo vangelo, torniamo poi sui punti singoli. Domani ti posto il tipo di "trielina" che uso.


Già mi sei di grande aiuto così! Anzi scusami se ti tartasso di domande :)

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Ecco come farei l'angolo aperto e quello acuto. Il secondo, con un ulteriore foglio sottile di finitura e stucco per plastica, non con plastica liquida, che non sarà mai dura come la plastica originale e in più potrebbe interferire indebolendo il foglio sottile o comunque, anche attendendone la perfetta essicazione, potrebbe nel frattempo modificare i fili e la planarità dei due fogli spessi, uniti poveretti in posizione assai critica.
L'angolo acuto ha quindi 4 fasi. Incollaggio fogli spessi, incollaggio su un lato del foglio fine, riempimento stucco (rasandolo a filo con una lametta), incollagio secondo lato del foglio fine.
Il prodotto che uso attualmente in effetti non è trielina, si chiama "smacchiabene" sostitutivo trielina (percloroetilene).
A più tardi, grazie immeritati commenti e buon lunedì !

PS: sulla trielina fai bene a usare accorgimenti, io sono sciagurato..., ma sempre dovresti lavorare con minime (giuste) quantità... se si vede che si crea troppo sporco, casino sul piano di lavoro , mani impiastricciate (!!!)... FERMARSI, pulire, riordinare e poi riprendere il lavoro! :D

ps: non si vede nello schema, ma il foglio sottile deve essere preventivamento inciso con un taglio non passante lungo la linea di piegatura, e verso l'esterno dell'angolo acuto.


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Ecco come farei l'angolo aperto e quello acuto. Il secondo, con un ulteriore foglio sottile di finitura e stucco per plastica, non con plastica liquida, che non sarà mai dura come la plastica originale e in più potrebbe interferire indebolendo il foglio sottile o comunque, anche attendendone la perfetta essicazione, potrebbe nel frattempo modificare i fili e la planarità dei due fogli spessi, uniti poveretti in posizione assai critica.
L'angolo acuto ha quindi 4 fasi. Incollaggio fogli spessi, incollaggio su un lato del foglio fine, riempimento stucco (rasandolo a filo con una lametta), incollagio secondo lato del foglio fine.


Grazie infinite della spiegazione. Ma mi viene un dubbio, visto che si fa compenetrare i due fogli, come mai non si usa la loro punta senza ricorrere a stucchi e fogli aggiuntivi di rinforzo? ( Che poi se consideriamo lo spessore di 0.5 il foglio di "contenimento" quant'è ?

Cita:
Il prodotto che uso attualmente in effetti non è trielina, si chiama "smacchiabene" sostitutivo trielina (percloroetilene).


Anche il mio. Ora bisogna solo capire se il mio è diluito o no...
Tra parentesi ho fatto una prova e ne ho messo un poco sopra a un tappo di uno smalto per metalli... meno di un qualche ml... l'ho messo ieri sera e stamattina non c'era più niente :)
Dopo la verifica dell'evaporazione ho preso il barattolo e l'ho aperto sul balcone. Stanotte lo lascio li vediamo che succede domani...

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Ho controllato col calibro perchè non ho più le confezioni, e devo rettificare... quello spesso è uno .4, e quello sottile uno 0.1. , nella grafica avevo un po' accentuato la differenza tra i due, ma per rendere più evidente il sistema. Per la piega... secondo me è utile per un discorso di robustezza, lo spigolo in questo modo risulta nervato ed è più resistente agli urti accidentali...

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Come direbbe un noto personaggio televisivo: DOH! :x
Sono andato a colpo sicuro la mia lastra di plasticad sicuro di trovarla e di poterci fantasticare ( ho un esame in settimana e quindi meglio studiare :roll: ) ma ho scoperto che non sra più li dove me lo ricordavo :cry: dove si sare nascosto!

Appena ho tempo ( domani?) vado a un negozio che dista poco ( 2 km ) dall'università e ne raccatto una confezione...

Voglio sperimentare i tuoi consigli. Visto che mi ci trovo prendo anche quello 0.1.

PS: Come hai ridotto il gradino del rinforzo? ( non che 0.1 sia un gran gradino... )

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no, no, lo 0.1 non deve formare gradini, deve rivestire interamente la lastrina grande!
Se acquisti tieni conto che per usi svariati ho trovato molto utile tenere pronte anche stecchine da mm 1x1 ( le mie di lunghezza 400 mm).
Tagliare a mano fettine sottili perfettamente parallele è arduo, e con queste ti puoi fare in un attimo anche le 1x2, 1x3 etc
notte!

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 Oggetto del messaggio: Re: Si accettano consigli!
MessaggioInviato: 14/09/2010, 12:39 
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Interessi fermodellistici: Scala N, principalmente epoca V. Sopratutto treni a lunga percorrenza e in particolar modo treni AV.
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Giovanni Seregni ha scritto:
no, no, lo 0.1 non deve formare gradini, deve rivestire interamente la lastrina grande!


Ah ora ho capito! Ora si che ci siamo!

Cita:
Se acquisti tieni conto che per usi svariati ho trovato molto utile tenere pronte anche stecchine da mm 1x1 ( le mie di lunghezza 400 mm).
Tagliare a mano fettine sottili perfettamente parallele è arduo, e con queste ti puoi fare in un attimo anche le 1x2, 1x3 etc


Lo aggiungo alla lista della spesa.

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