ciao a tutti,

in invio la foto di un'altra piccola elaborazione.
aggiunta dei tergicristalli (filo ottone diametro 0,2) e tubi dei freni (filo elettrico sottilissimo)
per rendere un pò più veritiero il Gottardo.
a dire il vero manca la barra gialla sotto il gancio di accoppiamento..
la aggiungerò...


siamo lontani dalla maestrìa di Mario e di molti altri, ma anche piccole modifiche
"inventate" in una sera ti dànno molta soddisfazione.

ciao a tutti

Max

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"Anyone who has never made a mistake has never tried anything new"
"Chi non ha mai commesso un errore non ha mai tentato qualcosa di nuovo"
Albert

Personalmente sono queste piccole modifiche che mi intrippano maggiormente.
Bel lavoro!
ciao
Claudio

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Ciao
Claudio

Vieni a visitare il Memoriale della Shoah, stazione Centrale di Milano http://www.memorialeshoah.it

da SBB fanatic... ottimo lavoro

Quoto ogni termine....

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CristiaN CicogNaNi (cicocri)

Qui non vis intelligere, non intelligere........
Chi si loda, si imbroda.......

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9-Per l'utilizzo del bbcode leggete questa guida.

ciao a tutti,
ritorno su questo vecchio post, per illustrarvi le ultime modifiche, a questo punto definitive
sul convoglio in oggetto.
Purtroppo, come molti di voi sapranno, il primo modello di Rabe Gottardo (Hobbytrain 1400) è dotato di soffietti di intercomunicazione provvisti di mollettine di contatto che non sempre fanno il loro lavoro, anzi spesso causano fermate improvvise e funzionamento irregolare, insomma fanno girare oltre alle ruote anche i c. !
Inoltre, non avendo gioco laterale, il supporto di giunzione con relative mollettine causavano problemi di deragliamento sulle curve con sopraelevazione della rotaia esterna.
Da tempo cercavo una soluzione fai-da-te a questo problema, guardando con interesse
alle modifiche effettuate da altri soci (leggi Carlo maldifassi che saluto!)
l'occasione si è presentata quando ho trovato questo tipo di connettori reperiti in
un negozio di elettronica:

con questo connettore si poteva ovviare all'inconveniente, sia della giunzione elettrica,
ma soprattutto meccanica
Per non rischiare problemi di scarsa giunzione meccanica, ho deciso di utilizzare 3 sezioni dei
connettori, anche se in realtà elettricamente servono solo 2. Effettivamente
ora per le operazioni di separazione delle vetture bisogna esercitare un pò di forza, ma
la tenuta è veramente perfetta.

Sfruttando lo spazio fornito dalla ghiera in plastica stampata con il telaio, che offre uno
spazio di circa 1 mm, tra telaio e carrello, ho costruito un timone in plasticard da 0,5 mm,
che viene guidato dal carrello da un semplicissimo filo di rame.

qui è illustrato sulla carrozza pilota(carrozza 1), dove si possono notare le saldature dei fili che portano corrente al gancio che verrà agganciato alla vettura successiva (carrozza 2):

con l'occasione, per aumentare la captazione della corrente ho introdotto sulla carrozza 2
4 lamelle prendicorrente in bronzo fosforoso da 0,2 mm; in questo modo ho aumentato da
8 a 12 assi la captazione (carrozze 1, 2 e 6)
carrozza motrice (carrozza 3):

qui lo spazio decisamente scarseggia: ho dovuto inserire 2 fili di rame da 0,5 direttamente
sui carrelli e sui fili di rame fissare una piattaforma di plasticard da 0,5 sul quale ho installato le 3 sezione di connettori "femmina". stesso lavoro dall'altro lato della carrozza.
qui una foto di dettaglio della vettura 2 (a sinistra) e 3, motrice (a destra)


la carrozza e la motrice agganciate:


dettaglio carrozza 2 e 3 (motrice)
il soffietto intercomunicante della carrozza a sinistra è stato fissato con
1 sola sezione di filo di rame da 0,5 tra soffietto e base in plasticard.



questo tipo di gancio, elettrico e meccanico, permette l'iscrizione in curve piuttosto
strette, e con sopraelevazione esterna, cosa impossibile con il gancio precedente:



per ultimare questa modifica, ho appesantito leggermente la motrice con sezioni
di barre di stagno (stagno+piombo) ed ho aggiunto 2 diodi (con polarità invertite) per
rallentare la troppo impetuosa corsa del Gottardo, ora ridotta a velocità molto
più veritiera, da scalatore di montagne...
di quest'ultimo consiglio dei diodi ringrazio davvero gli amici Graziano ed Aligi che colgo l'occasione per ringraziare e salutare .

dal momento che le prove sul plastico sono andate perfettamente, ora non resta che dare una mano di colore nero ai supporti in plastica ed agli intercomunicanti, per finire il lavoro.
(e magari una brunitura ai pantografi... sono troppo brillanti... )

un salutoNe a tutti
Max

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Albert

Bel lavoro!
Una domanda, i connettori quanto li hai pagati? Sai, Aligi potrebbe fare un raffronto.........

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Ciao
Claudio

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chissà perchè, sento una punta di ironia..
cmq, credo un paio di euri
ciao claudio

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Albert

e visto che siamo in tema,
un bel video di questo mezzo, restaurato:
[youtube2010]http://www.youtube.com/watch?v=U9yRHJ2goVY[/youtube2010]

ciao a tutti
Max

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Albert

Ottimo lavoro Max

che inganna è la monetina da 2 cent

ciao GraziaNo

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Ciao, GraziaNo

Complimenti... ricordo che l'amico Carlo Zamboni utilizzò gli stessi connettori tra due aln 668 in H0 autodigitaliazzate con sound tramite suoi progetti DCC.. Diciamo che Carlo è stato il maestro di Buddace.....

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CristiaN CicogNaNi (cicocri)

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Bellissimo lavoro ed ottima idea per collegare in modo semi permanente le parti di un convoglio .
Per Claudio segnalo che le spine a pettine (di solito composte da 12 pezzi) costano meno di 50 cent. l'una e pertanto circa un euro l'accoppiata e che hanno una connessione veramente stabile.
Ciao Piero

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Ciao.
Piero
Chiunque ha qualche cosa da insegnare, tutti hanno tanto da imparare!!
Non è bello ciò che è bello, è bello ciò che piace!
Se non sai taci, è meglio!

Bellissima l'idea di sfruttare i connettori elettrici anche come connessione meccanica. credo che questi miracoli non siano tanto possibili in scale più grandi!

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salutoNi
Massimo

Bravo Massimo, hai trovato una soluzione decisamente più semplice della mia.
Quando ci siamo visti avevo intuito ma con le tue nitide foto è tutto molto più chiaro.
Domanda, essendo il modello bidirezionale con la presa di corrente dalla pilota di testa nel senso di marcia quanti diodi hai inserito, due o quattro per ogni lato e dove?
Complimenti
Carlo

ciao Carlo e ciao a tutti,

per rispondere alla tua domanda allego una foto,
i diodi li ho collegati, nella carrozza motrice, tra una delle lamelle portacorrente e un polo del motore.
si nota nella foto nell'ultimo finestrino a sinistra, quindi solo qui e non nella vettura di testa; ho rimosso
infatti i piccoli deviatori posizionati sotto le 2 vetture di testa, che sinceramente fino ad ora non ho ancora
capito a cosa servissero.
In questo modo ho abbassato leggermente il voltaggio che arriva al motore, rendendo il convoglio più lento, ma lasciando invariata la tensione che arriva ai led che illuminano l'interno (delle altre carrozze),
quindi risultato=più illuminato con marcia più lenta e realistica.

nella foto si nota anche una delle 2 zavorre di lega di stagno-piombo, ne ho posizionata 1 per ogni carrello
con biadesivo, ora dovrò nascondere/mascherare con tendine quella ENORME massa metallica


quindi, concludendo, questo sistema si può applicare ad esempio anche a delle carrozze già provviste di
illuminazione, agganciandole a due a due, in modo da mantenere più costante la stessa illuminazione....
ed è incredibile la tenuta che hanno quei connettori, meglio del classico gancio N !

Ciao a tutti
Max

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Albert

Da quello che ho letto penso servissero a far arrivare la corrente al motore (che è nella carrozza centrale) prelevandola solo da una o dall'altra motrice, in modo da rispettare la posizione di eventuali sezionamenti del binario. Ovvio che, con contatti instabili, la marcia del treno non fosse sempre sicura!

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salutoNi
Massimo