DESCRIZIONE DEL ROTABILE
Nel 1940 vennero costruite dalla Fiat quattro vetture per la FVL, sull’esempio di quelle nello stesso anno commissionate dalla SEPSA di Napoli. Queste carrozze avevano carrelli Commonvwealth dal passo rigido di due metri, una lunghezza di 19640 mm, altezza 3660 mm e e una larghezza di 2900 mm., boccole di strisciamento, diametro delle ruote di 850 mm, interperno 12540 mm, 80 posti di seconda classe (ovvero 24 di 1° e 48 di 2°) e 110 in piedi, quattro aperture con porte a battenti e colore castano (sottocassa e filettature) e isabella per cassa e tetto. Esse prestarono servizio fino al 1962 gestendo i treni più affollati del servizio pendolare, usualmente accoppiate a una locomotiva elettrica e a uno o più carri postali. Nell’anno 1965 due vennero cedute alla LFI di Arezzo, che aveva comprato anche le gemelle napoletane, ristrutturandole completamente e rendendole parte integrante del nuovo parco rotabili nell’anno 1967. Gli altri due esemplari rimasti sulla FVL giacquero accantonati fino al 1971 a Casali, allorquando vennero ristrutturati negli interni, aumentandone la capienza, e modificati nella disposizione delle porte e delle ritirate, spostate alle estremità, allungate simmetricamente. Il colore esterno rimase sempre il castano e isabella, gli interni vennero invece verniciati in verde penicillina con foderature in velluto verde scuro. Invariata rimase l’assenza di intercomunicante a mantice alle estremità: i mezzi furono gli ultimi in servizio, negli anni Ottanta, ancora dotati di passaggio esterno scoperto sul quale è vietato il transito ai passeggeri, essendovi ammesso solo quello del personale. L’ultimo treno effettuato con queste carrozze ha circolato nell’estate del 1986, dopo di che i mezzi sono stati accantonati: uno è rimasto gravemente danneggiato dal coinvolgimento in un incendio appiccato accidentalmente dai barboni ad alcuni binari periferici del deposito di Torri; l’altro è rimasto come carrozza di emergenza su un bianario tronco presso la stazione di Castellina Marittima e nell’inverno del 1999 è stato esteriormente restaurato per l’effettuazione di treni storici.

DESCRIZIONE DEL MODELLO
Sono partito dalla carrozza dell'automotrice diesel tedesca Piko anni Settanta, accorciata a misura e lisciata sulle fiancate. Successivamente ho applicato l'imperiale ritagliando un semplice foglio di carta. Con la fustellatrice e il cartoncino ho fatto le frese d'aria sul tetto. Gli spioventi e le filettature sono ottenute con normale sprue filato a caldo. La vetratura è Clear Fix Humbrol, i colori castano e isabella Puravest, sporcati con nero opaco. Il logo FVL anni Ottanta è ricavato da un foglio di vecchi trasferibili R41 Eurostile. Predellini e mancorrenti sulle estremità sono spilli entomologici in acciaio temprato ritorti a dovere.

commento: meravigliosa! mi fa piacere che come me ci sia ancora qualcuno qui che si piglia poco sul serio...

domande:
1)automotrice? carrozza nel senso di rimorchiata?
2)''Con la fustellatrice e il cartoncino ho fatto le frese d'aria sul tetto'': non capisco scusami.

grazie, per il tuo intervento
Roberto

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Roberto Bracciante

Ecco il dettaglio delle prese d'aria, che ho realizzato con la fustellatrice per rendere il tetto meno uniforme, in una poco nota immagine di parecchi anni fa. Purtroppo non sono riuscito a risalire alla data dello scatto. Potrebbe trattarsi del 1982 e il treno in questione transitare sulla linea FS per i servizi tra Colleverde e Liseto. La rimorchiata Piko fa parte della composizione, reperibile su e-bay a poche decine di euro, di automotrici diesel della Germania Est, delle quali ignoro numero di matricola e classificazione (hanno un profilo orribile e sono assai scabre: ottime per lavorarci su senza rimorsi).

Bellissime BRAVO!!!!!

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Saluti dal Tibet (niente treni solo Yak e Nak)

DCC addicted
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Alex Corsico

Ferrovie e Tranvie Locali
Direzione d'Esercizio di
PAVIA
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FTL We move your mind

Mooooolto bella.....



Bhè Roberto... in questo voi 2 siete "maghi" create l'increabile.... e senza l'ottone!!!....

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CristiaN CicogNaNi (cicocri)

Qui non vis intelligere, non intelligere........
Chi si loda, si imbroda.......

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Aggiungo due foto delle vere carrozze Fiat 1940 in servizio sulla SEPSA e poi nel 1967 vendute alle LFI.
Sono tratte da Piero Muscolino, Le Ferrovie secondarie di Arezzo (Cortona, Calosci, 1978) e da Tutto Treno n° 150 febbraio 2002.