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MessaggioInviato: 17/02/2020, 15:43 
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roberto bravin ha scritto:
Non è per niente normale che scaldi così tanto... Le mie si intiepidiscono il giusto, ma comunque lontanissimi dai livelli che hai descritto te (si possono appena toccare), anche dopo un "turno" sul modulare.
Riscaldamento eccessivo è segno che qualcosa non va, o nel motore o nella cascata di ingranaggi.
Il motore (smontato) da che tensione inizia a girare?
I vari ingranaggi e il motore, come li hai puliti esattamente? Hai puliti per bene le sedi e la zona circostante?
Riguardo il lubrificare di nuovo il tutto, i vari ingranaggi sono da lubrificare anche sull'albero/perno su cui ruotano.
Il motore è da lubrificare solo sulle boccole, esternamente, e con una quantità davvero minima di olio.
Non deve finirne nemmeno una goccia sul collettore dove strisciano i carboncini.
Se hai una lavatrice ad ultrasuoni (30€ su Amazon), togli i carboncini dal motore, mettili da parte e butta tutto il resto (motore, ingranaggi, telaio, vite senza fine, ecc ecc) in lavatrice.

Dimenticavo: i due motori hanno sia collegamento elettrico (tramite la piastrina che fa da gancio) che meccanico (tramite alberino di trasmissione in plastica)?


Ho ripulito tutto esattamente come hai indicato tu. Tranne la lavatrice ad ultrasuoni. Non riesco a capire come togliere i carboncini.
Dopo l ulteriore pulizia i livelli di riscaldamento sono tornati normali.
L unica è provarla credo su un altro impianto.
O rivenderla, o restituirla al venditore. Peccato è un gran bel modello.
I motori sono identici e hanno sia l aggancio tra ingranaggi e vite senza fine, sia la lamella prendicorrente. Non ho ancora controllato la lamella per la presa di corrente se fa bene contatto. Posso solo dire che i motori, estratti dalle semicasse e allacciati al trasformatore, sono perfetti apparentemente. Vanno anche quando la manopola è solo a livello 1.


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MessaggioInviato: 17/02/2020, 15:58 
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Come hanno già detto gli altri, verifica bene lo stato degli ingranaggi e lo scorrimento fluido in folle degli stessi. Se il motore girando a vuoto non scalda e funziona senza problemi vuol dire che ci può essere un intoppo nella parte meccanica perciò il motore, dovendo vincere la resistenza causata dal funzionamento imperfetto degli ingranaggi vari, tende ad assorbire più corrente e a scaldarsi. Da molti anni ormai non ho più locomotive Roco. A suo tempo avevo acquistato una V188 in livrea rossa e non ricordo i problemi ai quali stai andando incontro. Buon funzionamento e una notevole capacità di tiro. Quando iniziai la carriera fermodellistica nel 1992 erano molto diffuse e più economiche delle Trix, Fleischmann etc... ma soffrivano di un male incurabile: gli ingranaggi costruiti con una cattiva plastica che dopo un po' cedeva, condannando la macchina a un cattivo funzionamento o al fermo assoluto.... non so quante richieste di fornitura di ingranaggi di ricambio feci alla Gieffeci. Non se li facevano nemmeno pagare...


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I carboncini li trovi estraendo quei prendi corrente circolari colore ottone. Occhio a non perdere la molla quando li tiri fuori.

Per collegamento tra motori, intendo tra le due unità della locomotiva. Sono agganciate da un gancio con lamine metalliche che trasmettono corrente da un'unità all'altra. Se provi ad alimentare, a loco ribaltata, due ruote di un'unità, se è tutto in ordine si muoverà anche il motore dell'altra.
Inoltre i motori sono collegati tra loro da un asse, in modo che mantengano sempre li stesso, identico numero di giri quando in movimento.


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Mi dispiace contraddire il buon Francesco Arone, ma se una loco scalda è perchè assorbe troppa corrente, non è colpa dell'alimentatore.
Usando un alimentatore più potente si permette alla loco di scaldare di più, ma non è normale che ciò avvenga. E qui non si tratta di un po' più di assorbimento, ma molto molto di più, tanto da far scattare la protezione termica del trafo dopo appena un giro.
Direi che se i due motori girano bene da soli anche a bassissima tensione (e da soli non scaldano), puoi concentrare l'attenzione sulla trasmissione.

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roberto bravin ha scritto:
I carboncini li trovi estraendo quei prendi corrente circolari colore ottone. Occhio a non perdere la molla quando li tiri fuori.

Per collegamento tra motori, intendo tra le due unità della locomotiva. Sono agganciate da un gancio con lamine metalliche che trasmettono corrente da un'unità all'altra. Se provi ad alimentare, a loco ribaltata, due ruote di un'unità, se è tutto in ordine si muoverà anche il motore dell'altra.
Inoltre i motori sono collegati tra loro da un asse, in modo che mantengano sempre li stesso, identico numero di giri quando in movimento.



Ah ho capito che intendi! No l asse manca! Ora ho capito perché hanno il retro della semicasse aperto e si vede una parte del motore!!
Ho fatto una prova. Se con il trasformatore Trix faccio toccare i cavi a livello 4 e 3 alle ruote, girano in entrambe le semicasse. Se invece faccio toccare le ruote ai cavi dando potenza a livello 2, girano le ruote della semicassa che tocco, ma non l altra. Probabilmente mancano l asse che collega le due semicasse uno dei due motori prende a sforzare troppo!


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Sicuramente, la loco essendo progettata per funzionare con i due motori collegati sia elettricamente che meccanicamente mancando il collegamento ha dei problemi, probabilmente il circuito elettrico non riesce a gestire questa mancanza, in quanto non era previsto lo facesse... l'unica soluzione è ripristinare i collegamenti tra i due motori. Elettricamente non credo sia un problema insormontabile, meccanicamente forse sarà un pochino più difficile. Guardando la foto del motore che hai postato si vede che sull'alberino, dalla parte opposta al volano, c'è un innesto per un cardano... immagino ci sia anche sull'altro motore... beh l'unica è cercare il codice del ricambio (se esiste.... hai il foglietto dei ricambi?) e provare a richiederlo alla ditta (temo sia un'impresa improba...) oppure cercarlo su e-bay....

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Rimango del parere che senza misure di corrente si vada solo per supposizioni e tentativi.
Io agirei così.
Con l'alimentatore a Vmax misuro la corrente assorbita da tutta la loco (impiego forse 30")
300 mA? Abbandono l'idea di poter usare il LIMA. Se motori vecchi assorbono circa 100mA (qui ne ho due), se ci sono cascate da 9 ingranaggi, se la macchina è "gnucca", a quanto posso scendere? Quella macchina è sostanzialmente a posto e posso, forse, risparmiare quale decina di mA. Non risolutivo.
Assorbe 500 mA o piu? Qualcosa non va. Su quale semicassa? Misuro l'assorbimento di una e dell'altra (tempo 1'). E già si spera che la somma sia uguale al totale misurato precedentemente, altrimenti significa che i due motori non girano alla stessa velocità e quando sono assemblati uno tira l'altro (anche senza asse tra i due, ma se ci sono anelli di aderenza)
Prendo la semicassa che assorbe troppo, smonto il motore e ne misuro l'assorbimento. Molto minore di quando montato? Una cascata di ingranaggi che gira fluida mi aspetto che non assorba più di qualche decina di mA, quindi colpa degli ingranaggi.
Simile a quando montato (e quindi ben oltre 100 mA). Anomalo. Ruotando il volano velocemente la corsa prosegue? No? Grippato o poco oliate le boccole (non eccedere). Si? Nessun problema meccanico, cave tra le lamelle del collettore con residui di carboncino. Non serve pulire il "motore", bisogna pulire il collettore e senza togliere i carbonconi (anch'essi da pulire, solitamente hanno polvere di carboncino addosso) non si pulisce niente.
Pennellino? Soffiare? Palliativi.
Lavatrice a ultrasuoni, o almeno mettere il motore in un barattolo di plastica con acqua- chante clair o benzina avio e agitare.
Se si ha aria compressa si può provare a soffiare sul motore (inizia a girare a manetta) e sul collettore, in modo da cercare di "sparare" via i residui di polvere di carboncino. Ma se questi si sono "intostati" col grasso nelle fessure del collettore, non servirà a niente.
Una volta lavato, misuro di nuovo la corrente al motore per vedere l'esito della pulizia.
Poi operazioni inverse, sempre misurando la corrente.

L'albero cardanico solitamente lo trovo montato su loco con più casse (ad es. Piko Stadler), prese di corrente su tutte le ruote, ma un solo motore, e quindi serve per trasmettere il moto anche agli altri ingranaggi, altrimenti folli.
Collegare direttamente i motori, se questi non girano perfettamente alla stessa velocità a qualsiasi tensione, potrebbe essere peggio che avere i motori slegati; almeno in questo caso è permesso un piccolo slittamento alle ruote e un motore non sforza sull'altro.

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Vittorio Vegetti ha scritto:
Rimango del parere che senza misure di corrente si vada solo per supposizioni e tentativi.
Io agirei così.
Con l'alimentatore a Vmax misuro la corrente assorbita da tutta la loco (impiego forse 30")


Non credo di avere l'apparecchiatura adatta per fare queste misurazioni :( :(


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Giacomo Spinelli ha scritto:
(se esiste.... hai il foglietto dei ricambi?) e provare a richiederlo alla ditta (temo sia un'impresa improba...) oppure cercarlo su e-bay....


Esiste.
Il foglio si trova qui:

https://www.roco.cc/en/product/4969-0-0 ... ducts.html

La parte di ricambio, indicata sul foglio in .pdf è la numero 93769.


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L' "apparecchiatura" è il tester che hai usato per le misure di tensione, solo che invece devi misurare corrente.
Se non sai come fare il collegamento (in parallelo per tensione, in serie per corrente) trovi tutto in Internet o su youtube (se preferisci un video) basta cercare "multimetro misura corrente"

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Per misurare la corrente puoi usare il tuo tester Novatest.

Prima di tutto determina quale è il positivo e quale il negativo tra i due morsetti dell'alimentatore in una certa posizione della manopola. Per standard la rotaia destra nel senso di marcia del treno è la positiva, ma fai per sicurezza questa verifica, è rapidissima.
(NB, dalle tue foto mi pare di aver visto che hai fatto le misure in alternata: in tal caso è indifferente come metti i puntali, ma la lettura in tal modo risulta sbagliata)

Come fare:
sul tester:
- cavetto rosso inserito in "VA+="
- cavetto nero inserito in "30V="
- attivi l'alimentatore e metti i puntali sulle rotaie, il rosso su quella di destra e il nero sull'altra. Se l'ago va sotto lo zero devi invertire i puntali e vuol dire che qualcosa non torna con le polarità.
- quando l'ago segna correttamente vuol dire che il puntale rosso è sul positivo.

Per misurare la corrente:
- cavetto rosso inserito in "VA+="
- cavetto nero inserito in "5A", oppure, se segna un valore troppo basso, "500mA"
- devi staccare uno dei fili tra alimentatore e binari e inserire in mezzo i puntali del tester:
ad esempio, se hai staccato il filo che va alla rotaia destra, dovrai mettere il puntale rosso al trasformatore (positivo) e quello nero al filo che va verso la rotaia. In pratica la corrente deve uscire dal morsetto positivo dell'alimentatore, entrare nel rosso del tester, poi uscire dal nero del tester e quindi arrivare alla rotaia. Il circuito è chiuso (attraverso una locomotiva) dall'altro polo che non avrai staccato.

Dovrebbe essere sufficiente, al limite cerca un tutorial sulle misure di corrente continua.
Coraggio!

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MessaggioInviato: 17/02/2020, 20:39 
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Vittorio fondamentalmente posso essere d'accordo con te, ma se la loco è nata per avere un collegamento meccanico tra i due motori, oltre che elettrico, puoi misurare e pulire come e quanto vuoi, ma il funzionamento non sarà mai come dovrebbe essere da progetto... che poi una pulizia di fondo di motori, ingranaggi e trasmissioni varie, e relativa lubrficazioni aiuti e non poco su questo non ci piove....

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MessaggioInviato: 17/02/2020, 21:01 
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Giacomo, dal punto di vista meccanico concordo, non sarà come da progetto
Dal punto di vista elettrico invece il collegamento tra i due motori influisce sull'assorbimento solo se i due motori non hanno la stessa velocità di rotazione a pari tensione.
E in tal caso, a mio parere, influisce negativamente: è meglio avere uno slittamento (tanto le ruote slittano già in curva, dato che non hanno differenziale) piuttosto che un collegamento rigido.
Il fatto che la Kato Ae 8/8 o le Piko Stadler non usino doppio mototr ma albero cardanico per trasmettere il moto alla cassa senza motore, oppure altre macchine (ad es. E645 di MaxModel per semplicità) usino due motori non collegati rigidamente, mi conforta.
Nel caso della citata E645 poi la mancanza di cerchietti di aderenza facilita eventuali slittamenti a compensare le differenze dei motori.

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MessaggioInviato: 17/02/2020, 21:51 
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massimo di giulio ha scritto:
Mi dispiace contraddire il buon Francesco Arone, ma se una loco scalda è perchè assorbe troppa corrente, non è colpa dell'alimentatore.
Usando un alimentatore più potente si permette alla loco di scaldare di più, ma non è normale che ciò avvenga. E qui non si tratta di un po' più di assorbimento, ma molto molto di più, tanto da far scattare la protezione termica del trafo dopo appena un giro.
Direi che se i due motori girano bene da soli anche a bassissima tensione (e da soli non scaldano), puoi concentrare l'attenzione sulla trasmissione.


Concordo al 100%, ma non ritenevo aver detto aver detto quanto mi imputi. Ho detto semplicemente che se a bassa tensione non si ha funzionamento, potrebbe dipendere dall'alimentatore che a quella tensione non dà una potenza sufficiente. In quanto al resto, ormai mi pare chiaro che a certe tensioni uno dei due motori non gira e questo spiega tutto. Ripristinare il collegamento meccanico, come dice giustamente Vittorio, quindi finirebbe col non risolvere. Importante è capire perchè un motore non funziona. - Francesco

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MessaggioInviato: 17/02/2020, 22:05 
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Giacomo, ci ho ripensato e mi correggo: collegare direttamente gli assi dei due motori con l'albero cardanico è meglio che trascinare una cassa più lenta (nel caso di due casse / due motori)
Nel primo caso è sempre vero che un motore cede un po' di potenza all'altro, ma gli attriti sono molto contenuti, mentre nel secondo caso, dato che il meccanismo ingranaggi è irreversibile, il motore lento non viene per nulla "aiutato" da quello veloce e la semicassa lenta si fa tirare.

Perciò, se l'assorbimento totale è maggiore della somma delle due semicasse, mettere l'albero cardanico può servire a riportare il totale alla somma delle due.
In ogni caso però l'albero cardanico non potrà mai diminuire il totale sotto alla somma delle due.
Quindi ancora più importante misurare le correnti, se si vuole capire cosa sta succedendo.

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