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 Oggetto del messaggio: Re: Crisi scala N?
MessaggioInviato: 08/02/2019, 8:04 
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giovanni biallo ha scritto:
Non è un mondo di giocattoli. I modelli sono costosi.


Ci sono aziende he hanno linee cosiddette "hobby", cioè linee economiche penso rivolte proprio ai più giovani.
Se non erro però questo non accade con la scala N.

Le soluzioni che proponi per i negozianti sono molto interessanti, tu pensi più ad un negozio che possa essere anche club e luogo di ritrovo.
Purtroppo sono anche soluzioni molto costose e oggi non sono molti tra i commercianti quelli che se lo posso permettere.


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 Oggetto del messaggio: Re: Crisi scala N?
MessaggioInviato: 08/02/2019, 12:25 
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daniele adorni ha scritto:
il problema dei negozi si è presentato anche a Roma...hanno chiuso gli storici come Giorni Modellismo e Model Market (vicino alla stazione Termini); quest'anno però grazie ad Acme è accaduto qualcosa di inaspettato: un grandissimo negozio di modellismo in zona Ciampino, davvero smisurato e fornitissimo di HO ,si è accorto dell'esistenza della scala N , con l'uscita delle carrozze X !! Speriamo sia di buon auspicio !


Ultimamente sono capitato da RoCri in via Bari, non mi sono soffermato molto sui treni perchè cercavo materiale per il futuro plastico e non avevo troppo tempo, ma ho visto un po' di rotabili N; e comunque l'ho trovato un negozio molto fornito e competente. Qualcuno dei forumisti romani lo frequenta?


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 Oggetto del messaggio: Re: Crisi scala N?
MessaggioInviato: 08/02/2019, 14:37 
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Sì io.
Non ricordavo avessero Scala N, comunque, le volte che ci sono stato, la ragazza che gestisce il negozio è stata molto cortese e competente.
A differenza di Gianni Modellismo a Ciampino dove invece sono dei cafoni.


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 Oggetto del messaggio: Re: Crisi scala N?
MessaggioInviato: 08/02/2019, 16:01 
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Secondo me proprio oggi di crisi non si può parlare, ma nemmeno di slancio, purtroppo.
Mancano i rotabili e le industrie dietro ad essi c'è poco da dire. I praticanti? Anche quelli, diciamo, ma ci si potrebbe lavorare sopra.
Intendo, senza produzioni industriali "vere", con un parco rotabili minimo (2 automotrici, una loco elettrica e una diesel, 2/3 serie di carrozze e 15/20 carri), accessori, e, soprattutto, con la frase "non ce ne sono più, sono finiti tutti…" che gira spesso e volentieri, è difficile uscire dall'ambito carbonaresco di quelli che si scambiano decals per customizzazioni, casse per autocostruzioni e carelli motorizzati con il passo sbagliato alle borse scambio…
Gli artigiani ci hanno salvati dall'estinzione, ma hanno, di fatto, anche contribuito a ghettizzare un po' il movimento.
Cioè: pensate un attimo… se uno non conosce la ASN, abita in certe zone dello stivale, non bazzica fiere e borse scambio, non può spendere cifrette a volte un po' altine, MA si reca SOLO in un banale negozio di giocattoli/modellismo (anche virtuale): perché dovrebbe affacciarsi alla scala N di stile FS?
Perché, direi, che di questo parliamo: stile FS in Italia. All'estero la N è una scala come le altre, a volte anche di più. Io nel 1994 in uno sperduto negozio in Lussemburgo due carrozze Eurofima arancioni Roco le ho trovate, e pure una letti TEN, mi sembra. Solo che da noi… il tetto è sbagliato, gli aeratori sono dal lato sbagliato, il carrello ha le sospensioni cannate, le porte sono troppo strette e tutto quello che ben sapete anche voi… E qui l'altro problema vero: all'estero i fermodellisti hanno sempre e comunque un plastico, anche solo un ovale, e quindi badano al "sodo". In Italia meno. (attenzione: non dico di digerire le carrozze Lima fuori scala eh…)
Io mi godo il periodo: sui cataloghi Rivarossi ho consumato le pagine della HO con i treni rapidi "interni" con le bandiera, con i treni internazionali con le TEE, con le tartarughe baffute e non… E pensavo, chissà se un giorno… anche in N... Beh, quel giorno è arrivato. :) Solo che sono passati un po' più di 40 anni… Posso ricreare quasi tutti i treni su cui ho viaggiato da ragazzino o che mio nonno ex capostazione mi portava a vedere in stazione. Ebbene sì: invece che giostrine e parchi vari, spesso si andava alla Stazione Tiburtina a vedere un po' di treni, anche in manovra con mio nonno che mi spiegava come funzionava tutto… :D
Non penso che quello che c'è in giro possa contribuire al "via" del movimento, ma almeno per i vecchi praticanti ben "introdotti" è un bel momento. Lo confesso però: probabilmente senza la ASN forse non saprei nemmeno dove sarebbero finiti i miei "trenini". Bellissima cosa, ma è anche un limite a tutto un sistema, la gente deve poter entrare in un negozio e trovare i modelli. Anche in un negozio virtuale: quante volte c'è il semaforo rosso perché non disponibile, da ordinare, previsto, in futura consegna, per non parlare che per lo più sono in altre lingue. Avete presente Model Railroader: un'orgia di modelli, prove, trucchi, decine di pagine di negozi con offerte foto e prezzi, anche on line. E non mi venite a dire che sono tutti distratti dai telefonini: mia figlia di 5 anni all'ultimo Happy Model ha voluto la riproduzione di un distributore di benzina (in HO… purtroppo) e non vede l'ora di tornarci.

P.S.: a Roma da Rocri ho comprato i miei primi Rivarossi in N!
Segnalo anche CM modellismo, solo che da casa mia è un viaggio, ma anche di recente qualcosa ci ho comprato. Anche usato.


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 Oggetto del messaggio: Re: Crisi scala N?
MessaggioInviato: 05/03/2019, 18:48 
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Ragazzi oggi ero a Roma, dalle parti di piazza Bologna.
Sono passato da Ro.Cri. Modellismo è mi rimangio quanto detto poco tempo fa.

Due vetrine piene zeppe di roba in scala N!
C'era veramente di tutto, anche per quel che riguarda paesaggi, edifici e accessori tecnici.

Se è un messaggio troppo "pubblicitario" chiedo già scusa agli admin, ma credo sia importante premiare con la nostra presenza i negozianti che a oggi hanno il coraggio di investire in modo massiccio sulla scala N.

Ho fatto qualche acquisto paesaggistico e ho ammirato i modellini Pirata e Fleischmann presenti.


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 Oggetto del messaggio: Re: Crisi scala N?
MessaggioInviato: 05/03/2019, 19:36 
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vedo che ci stiamo spostando sui negozi al dettaglio.
Ma qui, nella vendita al dettaglio, c'è un problema di carattere generale, che investe tutto quanto sia approfondimento, e quindi non può non toccare anche il modellismo.
Chi opera con le mani si riduce a un pubblico ristretto.
Mi dicevano, tanto per fare un esempio, che non si vendono più tele da pittura! E cercate da un ferramenta le limette a coda di topo e simili, altro esempio. Nell'80% dei casi il negoziante vi guarda strano, sta vendendo anche lui le cover per i cellulari, come il giornalaio sottocasa se non ha chiuso ..
è un lungo discorso "culturale", che qui esula, ma che ha il suo riscontro ovunque si parli di prodotti non legati a una moda massificata.
E a questo punto, ovviamente il commercio su internet gratta il fondo della botte mondiale degli acquirenti, e riesce a far numero e a dar senso alla sua struttura di vendita, che localmente morirebbe per la rarefazione degli utenti.
Io invece vorrei riportarmi al tema specifico della N.
Era partito non male, decenni fa, al livello di allora, ma tra RR, Lima e Tibidabo, avevano almeno iniziato ad affrontare il tema dei rotabili e delle macchine base diversificate.
Son saltati tutti quanti, e pian piano è poi iniziata la progressiva chiusura dei negozi di cui dicevo sopra, che ha tolto letteralmente le VETRINE. Prima risorsa di persuasione per vendere.
Arrivano allora gli artigiani, però, se permettete, non si può far finta che gli artigiani possano arrivare a coprire la questione delle mancanze.
Ci sono modelli, certo. Ma provate a cercare UNA, dico UNA SOLA vaporiera FS.
Non c'è, non sono in grado di farla, troppo complicato.
Senza aziende, signori, si è mutilati, io personalmente se devo comprare un modello coi finestrini tipo vinavil, o coi tubi tientibene messi a mano e un po' storti, faccio a meno, mi diverte di più farlo con le mie mani.
Infatti saggiamente ben si guardano dall'accostarsi a caldaie, tubazioni, biellismi, pompe e simili.
Quindi diche stiamo parlando? Di una passione, certo, ma non di certo di un hobby che era partito col piede giusto, ma che poi è stato strozzato (e anche qui sarebbe lungo listare i motivi maniaco-caratteriali e maniaco-economici dell'user italiano) e ora sopravvive come può, con soggetti "facili".
Io so solo, ed esemplifico di brutto ma rende, che se volessi farmi un plastico con le "regine" del vapore, modelli che in HO e in altre scale sono imprescindibili, non posso farlo.
Se non facendo da solo. Ma chi fa da solo non fa primavera, la "salute" di un hobby non si misura con i cargo e le carrozze, per me dovrebbe essere molto di più.
Al limite parliamo di buona salute degli iniziati fasotuttomi della scala N perché c'è chi fa da sé e fa per tre, ma non cerchiamo di fingere di parlare di un hobby che all'estero è praticabile a 360 gradi.

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 Oggetto del messaggio: Re: Crisi scala N?
MessaggioInviato: 05/03/2019, 19:53 
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Interessi fermodellistici: Principalmente FS scala N poi HO epoca da III ad attuale ma NON XMPR, RhB in N
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Beh Giovanni, le vaporiere FS in N ci sono, ma ci vogliono dei mutui in banca per comperarle.... Bodo Fonfara non per niente è chiamato "il gioielliere"... i suoi modelli sono dei veri gioielli e come tali costano... poi c'è Uteca con la 940 su base FL... però ancora a parte il prototipo non mi pare di averla vista in vendita....
La questione dei negozi poi è un tasto delicato... chiudono anche negozi con giro di affari ben più cospicuo di quello di un giocattolaio, come si può pretendere che vadano avanti i negozi di modellismo, che hanno giri ancora più ridotti? E' un miracolo che qualcuno, quà e là, riesca ancora a reggere... è comprensibile che cerchino di limitare la disponibilità a quello che riescono, più o meno, a vendere... la scala HO tira certo più della N, quindi è più che ovvio che un negoziante decida di tenere in primis l'HO... relegando la N in secondo (o terzo o anche quarto) piano o addirittura evitandola....

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 Oggetto del messaggio: Re: Crisi scala N?
MessaggioInviato: 05/03/2019, 20:41 
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Interessi fermodellistici: Comincio adesso con la scala N e non saprei indicare l'epoca..
Città di residenza: Pontassieve
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Io ho cominciato a marzo dell'anno scorso,
la scelta è caduta sull'N per questioni di spazio,
questo il plastichetto che mi sto costruendo:

https://www.youtube.com/watch?v=Ue-vDuY8y38

Nei negozi fiorentini l'N è molto limitato,
forse Hobbitalia è quello che ha più materiale.

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Potrei realizzare il plastico più bello del mondo
ma quel sapore di quando giocavo con i Lima sul pavimento non tornerà mai più...

atlanticsoldat


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 Oggetto del messaggio: Re: Crisi scala N?
MessaggioInviato: 05/03/2019, 20:55 
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Giacomo Spinelli ha scritto:
Beh Giovanni, le vaporiere FS in N ci sono, ma ci vogliono dei mutui in banca per comperarle.... Bodo Fonfara non per niente è chiamato "il gioielliere"... i suoi modelli sono dei veri gioielli e come tali costano... poi c'è Uteca con la 940 su base FL... però ancora a parte il prototipo non mi pare di averla vista in vendita....
La questione dei negozi poi è un tasto delicato... chiudono anche negozi con giro di affari ben più cospicuo di quello di un giocattolaio, come si può pretendere che vadano avanti i negozi di modellismo, che hanno giri ancora più ridotti? E' un miracolo che qualcuno, quà e là, riesca ancora a reggere... è comprensibile che cerchino di limitare la disponibilità a quello che riescono, più o meno, a vendere... la scala HO tira certo più della N, quindi è più che ovvio che un negoziante decida di tenere in primis l'HO... relegando la N in secondo (o terzo o anche quarto) piano o addirittura evitandola....


non son riuscito a spiegarmi abbastanza, se parliamo di N in crisi o meno dobbiamo farlo a prescindere dalla crisi dei negozianti, perché quello è un problema di base che accomuna tutti i settori non di massa, non è un problema specifico che dimostri affezione o no per la N.

Tornando alle loco a vapore, non ho citato Bodo proprio perché è un caso speciale, altrimenti sarebbe come disquisire sul mercato delle auto basandoci sulle vendite della ferrari ... era implicito non considerarlo in un discorso generale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Crisi scala N?
MessaggioInviato: 05/03/2019, 21:46 
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Verissimo....

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 Oggetto del messaggio: Re: Crisi scala N?
MessaggioInviato: 06/03/2019, 12:33 
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Interessi fermodellistici: N (GB, USA); HO (Italiano).
Epoca III, IV.
Città di residenza: Airola
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A tutta una serie di considerazioni più che condivisibili mi permetto di aggiungere un'ulteriore considerazione.
Il fermodellismo, in Italia, è alimentato essenzialmente da collezionisti, mi pare quindi del tutto logico che, dovendo destinare un modello alla vetrina, e più o meno a parità di prezzo, la scala più grande faccia da padrone.
Salvo poi sentire i pochi plasticisti lamentarsi del fatto che il recentissimo modello, in omaggio alla sua fedeltà, non riesce ad inscriversi in una curva che al vero non andrebbe bene neppure ad un tram o, se ci riesce, lo fa solo spogliato di tutto ciò che sta attorno alle ruote.
La N italiana (modelli di prototipi FS) non è in crisi, semplicemente non c'è mai stata, e mai ci sarà sinché non scenderanno in campo i produttori industriali o artigiani "grossi" come Acme e simili. Dopo aver maneggiato un Kato, un Dapol, un Fleischmann, come si può pensare di destinare cifre superiori a modelli viceversa inconfrontabili?
Ma devono farlo con modelli coerenti, sistemici che attirino chi, stanco di vedere i modelli che ha in vetrina, decide di farsi un plastico anche minimo in una scala che non lo obblighi al trasloco.


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 Oggetto del messaggio: Re: Crisi scala N?
MessaggioInviato: 06/03/2019, 14:42 
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Interessi fermodellistici: Tutta l'epoca IV, amministrazione Fs, in parte Obb e Db, scala N
Città di residenza: Bolzano
Provincia di residenza: Bolzano
a seguito degli ultimi annunci mi sento di dire che il parco carrozze e motrici Fs di epoca IV e in parte V è abbastanza coperto dalle produzioni e vendite ancora in corso, potremmo migliorare coprendo l'epoca III e la prima parte della IV con le carrozze anteguerra.

La vera mancanza sono le auto ed elettromotrici, le diesel 663 e 668 sono abbastanza coperte, manca tutto ciò che è antecedente e successivo e tutto il parco elettromotrici ad eccezione di qualche chicca come le 840 e le 803.

speriamo che nei prossimi anni qualcosa salti fuori e venga colmata questa mancanza.


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 Oggetto del messaggio: Re: Crisi scala N?
MessaggioInviato: 06/03/2019, 15:18 
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Interessi fermodellistici: Modelli italiani e tedeschi
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Forse se alcuni di noi riducessero l'abuso del diritto di critica, qualche ditta oserebbe di più. - Francesco

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festina lente


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 Oggetto del messaggio: Re: Crisi scala N?
MessaggioInviato: 06/03/2019, 19:24 
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Messaggi: 2867
Interessi fermodellistici: scala N , italiano
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Skype: Mario.Mancastroppa
Francesco Arone di Valentino ha scritto:
Forse se alcuni di noi riducessero l'abuso del diritto di critica, qualche ditta oserebbe di più. - Francesco


Parole sante, Francesco!

Marione


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 Oggetto del messaggio: Re: Crisi scala N?
MessaggioInviato: 06/03/2019, 20:28 
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Iscritto il: 11/12/2018, 12:33
Messaggi: 76
Interessi fermodellistici: Scala N.
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Massimo Brigandi ha scritto:
Ragazzi oggi ero a Roma, dalle parti di piazza Bologna.
Sono passato da Ro.Cri. Modellismo è mi rimangio quanto detto poco tempo fa.

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C'era veramente di tutto, anche per quel che riguarda paesaggi, edifici e accessori tecnici.

Se è un messaggio troppo "pubblicitario" chiedo già scusa agli admin, ma credo sia importante premiare con la nostra presenza i negozianti che a oggi hanno il coraggio di investire in modo massiccio sulla scala N.

Ho fatto qualche acquisto paesaggistico e ho ammirato i modellini Pirata e Fleischmann presenti.



Grazie per la preziosa segnalazione ;)


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