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Tartaruga Rivarossi
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Autore:  Massimo Biolcati [ 04/03/2011, 23:13 ]
Oggetto del messaggio:  Tartaruga Rivarossi

Ciao,
ho un dubbio sui modelli Rivarossi quindi è meglio che chiedo a voi:
ho recuperato in Giappone una E444 art.9163 anche se ne avevo già una art.2196 (a quel prezzo non ho saputo resistere).
Non noto nessuna differenza tra i due modelli a parte il numero sul pancone, mi sarei aspettato qualcosa di più visto che le Lima negli anni sono state modificate (pantografi, motore) anche se il risultato non è stato "eclatante"
qualcuno conosce l'evoluzione di questo modello?

Autore:  graziano cucchi [ 08/03/2011, 12:02 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Tartaruga Rivarossi

ciao Massimo,

- non ti posso aiutare per i codici di catalogo, non sono uno scatolaro :D

- il primo modello costava 7.750 lire; l'ultimo 170.000 lire

- la cassa, al di la di varie numerazioni, compresa la 447 e il pancone rosso antinfortunistico, non fu mai modificata.

- i primi pantografi, neri, assomigliavano agli Arnold, le ultime produzioni montavano i Sommerfelt rossi.

- la meccanica, nella ultima produzione montava un motore giapponese a 5 poli, decisamente migliore del vecchio Rivarossi a 3 poli;
senza smontare la loco, si nota, capovolgendo la tartaruga, il portacarboncino, se questo ha un foro piccolo come uno spillo è il
Rivarossi se il foro è piu grande è il 5 poli.
Sempre nell'ultima produzione, furono eliminati i giunti cardanici in plastica rossa o nera con un tubetto siliconico tra gli alberi del
motore e quelli di trasmissione, modifica che consiglio anche su quelle piu anziane: divento molto piu silenziosa;
anche la sostituzione del motore è molto semplice, il telaio in zama si può tranqillamente limare/fresare, per trovare un adattamento a oc.
Vecchio trucco: non serrare forte le 2 viti autofilettanti che uniscono i 2 telai in zama, può capitare che stringendo eccessivamente la
meccanica, questa perda in scorrevolezza, scaldando troppo il motore con conseguenze immaginabili.
Attenzione anche al vecchio grasso Rivarossi, col tempo questo s'indurisce e diventa appiciccoso e frena la trasmissione;
basta una bella lavata e un nuovo ingrassaggio e tutto torna a funzionare egregiamente, sempre che nel frattempo non si è dannegito
il motore, in questo caso, meglio sostituirlo.

Graziano

Autore:  Massimo Biolcati [ 08/03/2011, 15:03 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Tartaruga Rivarossi

Ciao Graziano!
adesso le controllo e provvedo a fargli la manutenzione e l'eventuale modifica al motore.
(più i 52 di Mario :D appena pronti)
il dubbio mi era venuto anche perchè sul sito di Cristian lui ha una foto della 2196 con pantografo nero e le mie hanno entrambe i pantografi rossi, forse è una modifica del precedente proprietario o una delle ultime prodotte con il vecchio numero di catalogo, boh.. cambia poco, l'importante è che funzionino bene e che siano in ottime condizioni. (la "giapponese" credo non abbia mai girato)
grazie mille!

Autore:  Massimo Biolcati [ 08/03/2011, 16:24 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Tartaruga Rivarossi

Ciao Graziano,
aggiorno lo "status" dei lavori, ho verificato il motore e dovrebbe essere il 3 poli per entrambe visto il foro sul tappo sopra i carboncini (circa 4/10mm).
Ho iniziato a smontare la più vecchia (la nuova la tengo come campione per il successivo rimontaggio :lol: ) e "cragna" ne ho trovata; ho pulito le viti senza fine e l'interno del telaio dove sono posizionate visto che grasso nero e colloso ne ho trovato abbastanza.
A questo proposito faccio una domanda da "ignorante" visto che tutte le meccaniche che ho smontato fin'ora erano al 99% giapponesi:
le viti senza fine con il codolo in plastica a cui si collega il motore sono (o sembrano) saldate/incollate al telaio. E' normale? posso provare a forzare per toglierle o meglio lasciarle in sede? preciso che dopo una pulizia di massima già si presentano bene, con una buona scorrevolezza e con le eliche in ottime condizioni senza creste danneggiate o scavi sulle gole dovuti all'usura, quindi basta ingrassarle di nuovo.
Il motore ha bisogno dei carboncini nuovi, proverò con il metodo delle mine delle matite come mi avevi già suggerito.
I carrelli li smonto domani, c'è troppo casino sul banco di lavoro e non vorrei perdere pezzi :lol: ma già le ruote non promettono bene...

Autore:  massimo di giulio [ 08/03/2011, 21:21 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Tartaruga Rivarossi

io ho dei carboncini nuovi Lima (di... secoli fa, mai usati) che hanno diamtro 2 mm ed altezza 1,8 mm.
Possono andare bene?
Scusa se non smonto la mia E444 RR per verificare ;)

Autore:  Massimo Biolcati [ 09/03/2011, 13:59 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Tartaruga Rivarossi

massimo di giulio ha scritto:
io ho dei carboncini nuovi Lima (di... secoli fa, mai usati) che hanno diamtro 2 mm ed altezza 1,8 mm.
Possono andare bene?
Scusa se non smonto la mia E444 RR per verificare ;)


Ciao Massimo,
c'è già la mia "sbudellata" da misurare, basta e avanza :lol: , i carboncini Lima dovrebbero andare bene con un piccolo aggiustamento, se ti avanzano e ti ricordi di portarli a Verona ti ringrazio (e soprattutto mi dici come sdebitarmi)
Ho comunque fatto un test con le mine come diceva Graziano (intanto su una vecchia Lima a scanso di danni), funzionano ma devo usare un tipo più duro, quelle che ho scelto io si usurano troppo velocemente e "ungono" un po' troppo, ma l'idea è valida! (devo trovare le 6H e un sistema più pratico per tornirle a misura)

Autore:  massimo di giulio [ 09/03/2011, 21:21 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Tartaruga Rivarossi

Sicuramente li porto a Verona, anzi li ho già messi nella scatola degli attrezzi!
Ti puoi sdebitare con un ottimo sakè... ops caffè!

Autore:  Antonio Aznar [ 05/06/2011, 18:29 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Tartaruga Rivarossi

Cari colleghi,
Anche se ho finito la E405 e raccogliere il coraggio di iniziare con la E632..., il mio ritocco della venerabile FS E444 (grazie mille, Domenico!).

Spero di essere riuscito a rendere giustizia a tale locomotiva meravigliosa e bellissima modello Rivarossi.

Immagine Immagine

Immagine

Ho cercato di mantenere lo spirito del modello e non introdurre altre modifiche oltre a nuovi pantografi, tubi freno, lieve abbassamento del modello nei carrelli (ora si siede più vicino alla realtà) e weathering.
Decoder installato con luci indipendenti e un funzionamento più regolare e preciso.

TEE 22/23 "Cisalpin" Paris - Milano C.:



Cordiali saluti,

Antonio Aznar
Valencia-España

Autore:  Mario Malinverno [ 05/06/2011, 19:37 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Tartaruga Rivarossi

Complimenti soprattutto per il bellissimo video!!!! :P :P :P :P :P

Autore:  massimo di giulio [ 05/06/2011, 19:38 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Tartaruga Rivarossi

Bel lavoro, ora non ti resta che mettere i vetri con le cornici di sicurezza, di produzione Danifer...

Autore:  giovanni grana [ 05/06/2011, 19:48 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Tartaruga Rivarossi

Complimenti Antonio, per il lavoro sul modello e per il video!

Autore:  Claudio Bertoli [ 05/06/2011, 21:54 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Tartaruga Rivarossi

Bel lavoro Antonio, bel video ma soprattutto bella macchina e convoglio!!!

Autore:  giovanni grana [ 06/06/2011, 12:39 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Tartaruga Rivarossi

Antonio Aznar ha scritto:
Cari colleghi,
Anche se ho finito la E405...Antonio Aznar
Valencia-España


Ci fai vedere qualcosina anche di questo tuo modello? Sarebbe molto interessante! Grazie mille!

Autore:  cristian cicognani [ 06/06/2011, 17:13 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Tartaruga Rivarossi

Complimenti Antonio...

Autore:  andrea giorgio rigas [ 06/06/2011, 18:10 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Tartaruga Rivarossi

antonio dove hai trovato le carrozze cromate sncf

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