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 Oggetto del messaggio: Re: Unione di due start-set. Dubbi.
MessaggioInviato: 14/01/2021, 16:09 
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Pino scusa mi permetto di dissentire, in parte, da quello che affermi. Va bene le idee chiare ecc ecc, ma il nostro nuovo amico più che partire da zero con un progetto, deve partire da ZERO e basta... non ha niente per ora... quindi secondo me, ripeto secondo me dovrebbe invece partire con calma e avvicinarsi all'hobby con metodo e senza voler seguire mode (cosa che, ancora secondo me, il digitale sta diventando). Quindi l'idea di partire con uno start set (o più di uno...) è quella giusta, magari però con la locomotiva digitalizzabile (non sò se esistono magari...) in modo che, in un futuro, eventualmente, passare al digitale sia, relativamente, facile. Mi perdonino i fans sfegatati del digitale a tutti i costi, ma personalmente per un impianto piccolo e gestito da una sola persona, il digitale lo vedo un surplus, idea mia certo, e opinabile sicuramente... ma per un neofita assoluto il digitale subito di botto mi pare un passettino "leggermente" lungo....
Poi ovviamente ognuno è libero di comportarsi come gli pare nell'approccio al fermodellismo, e ci mancherebbe altro non fosse così!!!!

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 Oggetto del messaggio: Re: Unione di due start-set. Dubbi.
MessaggioInviato: 14/01/2021, 16:38 
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Giacomo, condivido la tua posizione. Che detto da un digitale sfegatato come me .... :P
Per quanto gli interventi precedenti abbiano chiarito le differenze analogico-digitale (soprattutto mi è sembrato oggettivo quello di Roberto), un conto è la teoria un altro la pratica.
Quindi, acquistando uno start set analogico, purché la loco sia predisposta con presa NEM per l'inserimento di un decoder (basta andare a leggere le caratteristiche della loco singola, ma oggi mi aspetterei che tutte abbiano presa NEM), Luca avrebbe modo di iniziare con costo contenuto e vedere se l'analogico gli basta.
Deve essere altresì chiaro che, se poi intendesse passare al digitale, dovrà dismettere (rivendere?) l'alimentatore e acquistare una centrale e il decoder, con una spesa totale un po' maggiore che se acquistasse subito uno start set digitale.

Il discorso sarebbe totalmente diverso se Francesco padroneggiasse le differenze tra i due sistemi.
Ma questa differenza la padroneggiano, più o meno, coloro che sono passati dall'analogico al digitale (non cito l'inverso perchè non ho notizia di nessuno che l'abbia fatto), oppure qualche "analogico convinto" (per usare l'autodefinizione di chi l'ha detto), che però si è documentato sul digitale e non sta solo al sentito dire o letto che...

PS Una piccola precisazione: Giovanni cita indifferenziatamente DCC e software.
Sono cose ben distinte, e l'uso del DCC non richiede nessun software né la scrittura di alcuna istruzione.

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 Oggetto del messaggio: Re: Unione di due start-set. Dubbi.
MessaggioInviato: 14/01/2021, 16:43 
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Preso a caso in rete,se lo analizziamo,abbiamo una stupenda loco che gia' di suo costa sui 200 (ed ha il decoder installato). Tre carri merci,che presi singolarmente potrebbero costare un 20 euro l'uno se non di piu'. Il costo dei binari. E per ultimo il costo della centralina.
Ora,con questo set:

Allegato:
Starter Set.png
Starter Set.png [ 269.67 KiB | Osservato 641 volte ]


Unisci i binari,ed e' un buon inizio, colleghi due cavi (facile),e puoi far girare la loco in digitale,senza aver fatto niente. Ti prendi un'altra loco in digitale,che ormai hanno costi molto interessanti,e la puoi mettere sul plastico. Quindi avrai gia' una loco A che gira,e nello stesso ovale,senza sezionare niente o altro,una loco B,che puo' star ferma o fare altro; idem se ci aggiungi una loco C.
Per come la vedo io, consiglierei a Francesco, di inziare con uno starterset digitale,che di sicuro a casa ti porti un bel pacchetto (la Z21 per un neofita non e' proprio da discrimanre o altro).
Trovo piu' complicato,loggarsi ad un forum,postare, quotare ed inserire immagini, che usare una centralina basic digitale e far girare una loco con decoder. Aldilà dei costi, vedo invece una facilità di utlizzo per un neofita, proprio in questi starte set.

p.s: il starteset da me postato e' stato preso a caso,non per spingere Fleischmann, da me non di sicuro :mrgreen: visto che uso tutt'altro ;)

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Sandro


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 Oggetto del messaggio: Re: Unione di due start-set. Dubbi.
MessaggioInviato: 14/01/2021, 17:38 
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Sconsigliare il digitale senza conoscerlo per nulla mi pare molto scorretto.

La conoscenza del "software" (quale poi?) non centra nulla con il digitale.
Non si diventa schiavi della tecnologia.
Non si devono scrivere programmi o conoscere linguaggi di programmazione.
Per fare digitale non si deve necessariamente avere un grande plastico.
Cosi come per fare digitale non è assolutamente necessario avere più di una persona a trafficare sull'impianto.


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 Oggetto del messaggio: Re: Unione di due start-set. Dubbi.
MessaggioInviato: 14/01/2021, 18:33 
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Donato, se ti riferisci a me (non che mi sia offeso ovviamente...) vorrei precisare che non sconsiglio, a priori, il digitale... tenendo conto che è dal 1979 che armeggio con computer, programmi ed elettronica (oltretutto sarei pure programmatore) dico anzi che digitale, programmi e quant'altro sono un'ottima cosa, solo che vedo un minimo di esagerazione l'usare il digitale a prescindere, per quello dico che mi pare stia diventando una moda. Avere un plastichino (averlo.. sigh) di 2 m x 60 cm con una stazioncina di incrocio di una linea secondaria o addirittura ridotta, nella quale non può muoversi più di un treno per volta e le manovre sono soggette alla circolazione (se ci sono treni le manovre sono vietate), francamente l'uso del digitale lo vedo un minimo esagerato (anche se ovviamente non posso escluderlo), in quanto alla fin fine sarebbe utile solo per avere le luci accese sui treni fermi e poco più... manovrando un treno alla volta (sfido chiunque a manovrarne più di uno contemporaneamente anche in digitale...) posso gestirne frenata e partenza in modo progressivo anche in analogico... avendo invece un plasticone esteso, sul quale possono operare anche più persone (vedi il mitico Vason) il digitale non solo è utile, ma direi indispensabile... comunque lungi da me l'idea di voler influenzare le scelte di chicchessia....

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Giacomo - Siena - free climber modellista


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 Oggetto del messaggio: Re: Unione di due start-set. Dubbi.
MessaggioInviato: 14/01/2021, 18:34 
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Ma uno potrebbe tranquillamente utilizzare il digitale per comandare le locomotive e lasciare scambi e semafori in analogico. Così feci per il mio plastico nr. 2, ma anche se l',impianto è piccolo e più di due/tre locomotive non girano contemporaneamente, i vantaggi ci sono e non li sto ad elencare. Giacomo, permettimi solo di non essere d'accordo con la tua definizione del digitale come una moda. Secondo me è il futuro e buona parte del presente.
Poi, per carità, ognuno ha le sue idee ed è giusto così.
L'importante è passare ore liete e spensierate con il nostro hobby.


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 Oggetto del messaggio: Re: Unione di due start-set. Dubbi.
MessaggioInviato: 14/01/2021, 19:57 
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Vittorio Vegetti ha scritto:
PS Una piccola precisazione: Giovanni cita indifferenziatamente DCC e software.
Sono cose ben distinte, e l'uso del DCC non richiede nessun software né la scrittura di alcuna istruzione.


certo, ma io non intendo sw nel senso di "applicativi", ma di quello implementato a livello interno, credo che una centralina [o un decoder] una sorta di bios elementare lo debba avere per forza, altrimenti, come ragiona? Sbaglio?

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Ultima modifica di Giovanni Seregni il 14/01/2021, 20:14, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Unione di due start-set. Dubbi.
MessaggioInviato: 14/01/2021, 20:06 
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donato cassano ha scritto:
Sconsigliare il digitale senza conoscerlo per nulla mi pare molto scorretto.

La conoscenza del "software" (quale poi?) non centra nulla con il digitale.
Non si diventa schiavi della tecnologia.
Non si devono scrivere programmi o conoscere linguaggi di programmazione.
Per fare digitale non si deve necessariamente avere un grande plastico.
Cosi come per fare digitale non è assolutamente necessario avere più di una persona a trafficare sull'impianto.


anche qui vale quanto ho scritto prima. Non ho parlato di "applicativi" e tanto meno di sw da manipolare.
Se i miei motori si muovono in base alla tensione che fornisco io il mio apporto di controllo è diretto.
Se i miei motori si muovono in base a una codifica interna (che non conosco e di cui non mi devo/voglio occupare), non sono più l'unico agente sui miei modelli. Schiavo è una parola esagerata. So solo che il controllo totale non è più mio.
Comunque è la solita discussione infinita, io intendevo evidenziare che nella scelta tra i due sistemi la possibilità di controllo delle parti in movimento è differente. E ne discende anche l'interpretazione di eventuali malfunzionamenti e/o problemi. E che ci siano è innegabile, se non ci fossero, i post su questo forum, non dicono sarebbero dimezzati, ma quasi.

Faccio un esempio pratico.
Se faccio i conti con un pallottoliere, e rompo una stecca, mi arrangio con le altre o lo riparo con la colla.
Se mi si rompe una Texas Instruments è meglio che la butti via.
Io passerò, se sarò ancora vivo, al digitale. Ma qualora potessi disporre di un segnale wifi per macchina, come oggi con le lampadine di un soggiorno. Non desidero un insieme interdipendente su tutto quanto.

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 Oggetto del messaggio: Re: Unione di due start-set. Dubbi.
MessaggioInviato: 14/01/2021, 21:59 
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Comunque siamo andati ampiamente OT... Francesco, prendi un start set come ti pare e da quello poi vai avanti, l'importante è divertirsi, poi se hai problemi (e chi non ne ha?) chiedi e vedrai che qualcuno ti aiuterà... tanto i problemi si presentano sia in analogico che in digitale, quindi inutile fasciarsi la testa prima di essersela rotta... buon divertimento!!!!!

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Giacomo - Siena - free climber modellista


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 Oggetto del messaggio: Re: Unione di due start-set. Dubbi.
MessaggioInviato: 14/01/2021, 22:24 
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No no non siete affatto OT.
Era proprio di tutte queste considerazioni che avevo bisogno per iniziare. Più che tecnica (nn so tenere in mano un saldatore e nn sapevo esistessero binari deformabili) mi avete arricchito sulla "filosofia" del ferromodellismo.
E a proposito di filosofia, ricordate qual'è stata la prima domanda che vi ho fatto? Quella domanda implicitamente richiedeva una risposta digitale. Ero già digitale e nn lo sapevo.
Bellissimo quello startset digitale, i carri nn tanto mi vanno a genio (preferisco quelli chiusi) ma la locomotiva è un amore....quello è un esempio di come credo che dovrò iniziare, se voglio vedere incrociare due treni senza dover ricorrere a sezionamenti in quanto il primo principio della mia filosofia dice che ogni binario deve portare a qualsiasi altro binario.
Di nuovo grazie

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 Oggetto del messaggio: Re: Unione di due start-set. Dubbi.
MessaggioInviato: 14/01/2021, 22:54 
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Visto che l'argomento si è un po' spostato ed è gradito da Francesco voglio ricordare qui, a proposito di far muovere due treni, quanto ho sognato da bambino con il trenino Conti, che nel catalogo mostrava due locomotive, di potrer averne anch'io una a vapore che prendesse corrente dal binario e l'altra elettrica dal pantografo!!!!! Non ci sono riuscito costava troppo!!
Oggi con DCC ne puoi avere quante ne vuoi!!

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Saluti
Mario
..nessuno nasce imparato...


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 Oggetto del messaggio: Re: Unione di due start-set. Dubbi.
MessaggioInviato: 14/01/2021, 23:23 
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so che è "fuori moda", ma ... investire qualche decina di euro su per un paio di manuali di fermodellismo?
senza riesumare cadaveri di 30-40 anni fa come il Mursia, o le famigerate "enciclopedie" di Hobby & Work e simili (pessime), i più recenti sono quello della Duegi "Il Manuale del Modellismo Ferroviaro" (libro unico o 3 fascicoli cambia poco dai 30 ai 40€) e i due libri di Giorgio Di Modica "CONSIGLI PRATICI PER IL FERMODELLISTA" 1 e 2 (una ventina di euro cad.)
che siano focalizzati sull H0 cambia poco, fondamentalmente le basi e le tecniche sono comuni, poi a comprare materiale fai sempre in tempo e, con conoscenze un po' più approfondite, magari eviti di ritrovarti un mucchio di materiale inutile o peggio invendibile

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さよなら
Massimo


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 Oggetto del messaggio: Re: Unione di due start-set. Dubbi.
MessaggioInviato: 15/01/2021, 8:33 
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Con il permesso di Francesco, il tema pare interessare, ricordo per le 257 volta (che brutto invecchiare), gestione digitale e computer e programmi centrano pochino tra di loro. Io, pur essendo per amicizia uno dei soci sostenitori di DCCworld, di programmi e computer non capisco una mazza eppure uso la sveglia la lavatrice e le locomotive, tutte gestite da una scheda "elettronica" a mia insaputa.

Quando ho problemi con le loco prendo un tester e verifico che passi corrente dalle ruote al motore, che siano analogiche o digitale, se un componente è rotto, che sia un decoder un condensatore un filo o un cazzabubbolo qualsiasi lo cambio, non mi metto a fare nessuna elucubrazione tecnica.

Per superare questo scoglio psicologico ricordo che Lenz per anni (non so se è ancora così) ha garantito la sostituzione dei decoder rotti/bruciati/sciolti, anche se la causa era l'errato montaggio da parte del modellista. Cose vecchie, ora tutte le loco sono minimo predisposte ed è impossibile fare danni.


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 Oggetto del messaggio: Re: Unione di due start-set. Dubbi.
MessaggioInviato: 15/01/2021, 11:00 
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Mi sorge un altro dubbio che espongo qui in primis perchè la domanda mi sembra da vero ignorante e in secundis perchè credo non valga la pena di aprire una discussione separata su una domanda simile.....tanto la domanda è pertinente nel caso uno voglia "unire" due start-set di marche differenti....(ho trovato un alibi meschino....)
Da varie immagini che vedo in giro mi par di capire che i "ganci" tra locomotive/carrozze sono diversi da quelli che mi ricordo nei treni Lima di 55 anni fa.
A questo punto mi/vi chiedo: i modelli di tutte le marche attualmente utilizzano lo stesso standard di gancio oppure ogni marca ha il suo "tipo" ?
Esistono incompatibilità anche nel collegare binari di marche diverse?

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 Oggetto del messaggio: Re: Unione di due start-set. Dubbi.
MessaggioInviato: 15/01/2021, 11:17 
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Per fortuna, almeno qui, le norme internazionali hanno imposto uno standard NEM, per forme e dimensioni.
Puoi far girare insieme cosa vuoi e tutto, e ,tranne casi estremi, funziona.
Meno semplice usare binari di marche diverse, si può fare ma è spesso macchinoso a volte impossibile. Se lo vuoi fare fallo in pochi, pochissimi punti del tuo impianto.


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