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Massimo Brigandi ha scritto:


Volendo testare la potenza assorbita, come posso fare? Ho il tester.



Puoi misurare la corrente assorbita. Moltiplicandola per i Volt di alimentazione ottieni la potenza assorbita. Per misurare la corrente col tester devi selezionare su questo l'opzione Ampere stando attento ai vari fondoscala, nella fattispecie assorbimento maggiore di 1A, e collegare i puntali in serie all'alimentazione.
Non essendo sicuro di ciò di cui chiede, ti do la risposta completa, scusami se ti ho dato notizie che già conoscevi. - Francesco

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No anzi, ti ringrazio perché io sono piuttosto ignorante in materia.
Devo poggiare le due punte del tester sul tracciato mentre la loco gira?

Potrebbe bruciarsi anche la resistenza della foto?


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Per misurare una corrente il tester deve essere messo in serie al tracciato.
1) imposta la funzione Ampere sul tester, nella portata più alta.
2) stacca uno dei fili tra il trafo e i binari
3) inserisci il tester tra il trafo e il filo che hai staccato, se possibile con la polarità giusta.
4) metti la loco sul binario
5) dai un po' di tensione (se è un tester digitale non c'è problema, se è analogico e lo ha imesso al contrario l'ago si sposterà sotto zero e quindi lo dovrai invertire).
6) fai le misure alle velocità che ti servono

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Massimo


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Intendi dire ruotando l'indicatore fino alla sezione A-?


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Massimo Brigandi ha scritto:
No anzi, ti ringrazio perché io sono piuttosto ignorante in materia.
Devo poggiare le due punte del tester sul tracciato mentre la loco gira?

Potrebbe bruciarsi anche la resistenza della foto?


Alla prima domanda ti ha già risposto Massimo. Per quanto concerne la seconda: per quanto io ricordi, non credo. E' una resistenza variabile in grado di dissipare una potenza notevole. Si tratta di un filo di costantana avvolto su un nucleo ceramico. Comunque, se vuoi provare, inseriscila per disinserirla se dovesse, sotto carico, cominciare a scaldare in maniera decisamente sensibile. Per quanto concerne la posizione della manopola del tester: si va posizionata su A tenendo presente che normalmente ci sono tre posizioni legate al fondoscala: scegli quella per le correnti più alte. Tieni altresì presente che per misure di corrente di una certa intensità è previsto, sulla maggioranza dei tester, lo spostamento del puntale rosso su apposito foro. Nel caso che il tuo tester abbia detto foro, sarà necessario spostare il puntale. - Francesco

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Massimo Brigandi ha scritto:
Intendi dire ruotando l'indicatore fino alla sezione A-?
Posta una foto del tester e sarà più sicura la risposta.

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Massimo


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:P Quella resistenza variabile ha un'escursione da un minimo di 10 ad un massimo di 35 OHM, lascio ai più esperti valutare se brucia o no, ciao Francesco. ;)


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Francesco Falcone ha scritto:
:P Quella resistenza variabile ha un'escursione da un minimo di 10 ad un massimo di 35 OHM, lascio ai più esperti valutare se brucia o no, ciao Francesco. ;)


Scusa Francesco, ma parità di potenza dissipata ,la resistenza può variare da 0,1 a nHom. Ogni resistenza è caratterizzata dal dato della potenza che può dissipare senza danno oltre che dal dato suo proprio. (xHom) - Francesco

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ma non si può separare fisicamente queste benedette loco e fare 10 giri ciascuna sia avanti che indietro e paragonare i tempi e il surriscaldamento?
per me i motori si creano problemi tra loro. Uno consuma perché viene frenato e l'altro pure perché sta sforzando. Poi elettricamente non son competente per capire che succede, ma bisogna sempre isolare i problemi, per poter escludere.

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:P Francesco Io ho solo riportato ciò che c'è scritto sul catalogo Fleischmann inerente quella resistenza, poi ho appositamente passato la palla dato che entriamo in un
campo che tecnicamente non conosco o non ricordo più, dato che i miei studi risalgono ormai a oltre 40 anni fa...... :oops: :oops: :oops: , Ciaooooooooooooooooooooooooo !!!!!! :)


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Giovanni Seregni ha scritto:
ma non si può separare fisicamente queste benedette loco e fare 10 giri ciascuna sia avanti che indietro e paragonare i tempi e il surriscaldamento?
per me i motori si creano problemi tra loro. Uno consuma perché viene frenato e l'altro pure perché sta sforzando. Poi elettricamente non son competente per capire che succede, ma bisogna sempre isolare i problemi, per poter escludere.


Ho già risposto a quanto da te segnalato. In ogni caso le differenze per questi piccoli motori costruiti in serie sono pressoché insignificanti. Avendo poi proceduto allo smontaggio totale della macchina la maggior resistenza al moto di una delle due semimacchine è da ascrivere a un ingranaggio fortemente deteriorato che, quando si accoppiava mediante cardano riusciva a frenare, cosa che non succedeva se le semimacchine venivano solo agganciate (col cardano vengono accoppiati direttamente i motori). La macchina, in condizioni ottimali assorbe 650mA, luci a incandescenza comprese. La corrente di bocco supera i 1200mA. - Francesco

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Le mie assorbono al massimo sui 400/450mA (loco completa, due metà entrambe motorizzate) a velocità costante.
Ovviamente sono state completamente smontate, lavate dal grasso vecchio roco (che era diventato più melassa che grasso), sostituiti gli ingranaggi danneggiati con nuovi ingranaggi in ottone, rilubrificate a nuovo (trasmissione, assili, boccole, motore ecc ecc). Completamente originali (a parte gli ingranaggi sostituiti). Entrambe le unità, meccanicamente ed elettricamente separate e poste sullo stesso binario, viaggiano a velocità praticamente uguali. Queste sono le potenzialità di quelle meccaniche.
Al netto di (piccole) variazioni da esemplare a esemplare, se consumano tanto di più (ho letto qui anche di 1000 mA) o danno problemi una volta accoppiate, significa che c'è qualcosa che non va e c'è necessità di manutenzione.
C'è da dire che non sono macchine facili. Hanno una trasmissione molto lunga, con una cascata di ingranaggi infinita, i motori sono dei buoni 5 poli (se non mi confondo con altre), ma non sono modernissimi e consumano e scaldano un po' sopra la media, ma nulla di così tragico.
La singola unità consuma sui 200-230mA, un po' elevato ma comunque ampiamente accettabile... Nella media delle loco del periodo.
Certo, una moderna Kato con motore coreless e luci led consuma meno della metà, va mille volte meglio, specie a basse velocità, è più silenziosa, ecc ecc ecc... Ma parliamo di tutt'altro mondo.


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Purtroppo non sono riuscito a capire come misurare questo benedetto assorbimento.
Ho provavato con una loco "sicura" e il display del tester è sempre fermo a zero o compare il disegnino di una batteria stilo. Ho provato sia con la loco ferma che in movimento.

La cosa migliore credo sia sostituire di nuovo la resistenza e accettare l'idea che ho buttato i soldi


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MessaggioInviato: 16/11/2021, 13:55 
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Ciao Roberto, salvo errori del mio tester, che escluderei, la mia, in condizioni ideali di pulizia e funzionamento, balla intorno ai 600mA. Ho notato che entrambi i motori che a vuoto assorbono intorno agli 80mA, sfiorati anche da un'ala di farfalla, aumentano l'assorbimento in maniera esponenziale. Evidentemente sono motori progettati con curve assorbimento/potenza erogata sui generis. Giusto come contraltare, le locomotive della serie 636/656 di LO.CO. assorbono a 12,5V, circa 50mA e vanno più che bene (minimo intorno ai 2,5V). - Francesco

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Beh, le loco di colli hanno motori coreless e luci led... Consumano davvero nulla e vanno divinamente. Inoltre hanno una trasmissione molto corta e fluida. Meccanicamente, non avrei potuto aspettarmi di meglio.

Massimo, se compare il disegno della batteria, probabilmente la batteria del tester è scarica. Appena ho un secondo, ti recupero un disegno del circuito da fare per misurare la corrente.

Ecco
Allegato:
IMG_20211116_143416.jpg
IMG_20211116_143416.jpg [ 183.02 KiB | Osservato 243 volte ]


Fai finta che al posto di led e resistenza, ci siano le due rotaie. Il filo che esce dal multimetro, al posto di andare alla resistenza, va ad una rotaia. Il filo che esce dalla batteria e va al led, va all'altra rotaia.
La batteria sarebbe il trasformatore.


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