Parzialmente in tema, ma credo che come me tanti abbiano vecchie DIA di treni e magari a qualcuno è utile.
I servizi esterni sono costosi, per duplicarle in digitale, e magari scansionano bene ma ti lasciano un pelucco.
E poi SCONSIGLIO vivamente l'uso degli scannerini per DIA da circa 80 euro, testato purtroppo uno personalmente da me ma anche da amici altri modelli. Il sensore è sempre quello ed è una ciofeca a risoluzione pessima. Come buttare denaro a meno di comprarli da 800 euro.
Morale, mi son fatto un duplicatore, o meglio il supporto, da usare con un anello di prolunga obbiettivi da 10 mm., con piccolo zoom standard in dotazione alla mia Olympus PEN EPL5.
Garantisco, con l'anello che trasmette gli automatismi, che regolo ovviamente a priorità di diaframma abbastanza chiuso, una qualità professionale, verificata con raffronto pratico, e con l'autofocus della macchina, che lavori a contrasto. Sconsiglio la messa a fuoco manuale, difficile se si ha una mirrorless, anche se la profondità di campo può essere buona.
Tutta fatta con materiali di risulta, salvo la piccola minuteria metallica.
- Parte di fissaggio all'obbiettivo, ricavata da un supporto per filtri grigi quadri in metacrilato, tipo vecchi Cokina, per intenderci. Con 2 fermi a galletto (quelli alti) per tarare la rotazione.
- slitta vera e propria con due cursori in barra d'acciaio filettata bloccata da galletti.
- Portadia ricavato da supporto in plastica per bici della camera Go Pro o similare, adattato a ricevere i telaietti DIA.
- Varie alette di schermatura riflessi, ricavate dalla plastica nera interna di un astuccio DVD.
Il tutto ovviamente regolabile nell'escursione e nel centraggio.
NOTA. La retroilluminazione è semplicissima, non ho neanche avuto problemi di temperatura luce usando, a regolazione auto della macchina, come fonte di luce il display del notebook, con una immagine totalmente bianca di paint, resa visibile a pieno schermo. Comodo, facile e immediato.
Dimenticavo, si può usare anche su pellicola negativo B&W, basta poi rendere il tutto positivo su un programmino di edit.
Ma anche le PELLICOLE NEGATIVE A COLORI, dove poi invece di un semplice scambio positivo negativo bisogna solo testare lo swap dell'RGB trovando a vista quello giusto tra i 5 swap logici.
Attrezzatura per realizzare, è minima. basta una fresetta per forare le plastiche e tagliare le viti, e riga e cutter per la plastica rigida delle alette paraluce.
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un lavoro interessantissimo
