L'ETR 250 di Bodo NON monta carrelli tipo Jakobs. Però è un'idea interessante.

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gianni

Che carrelli monta?
Ciao
M.

Vedete qui:
https://www.1999.co.jp/eng/10389871

Allora, chiaro che la lunghezza del telaio non (forse adattabile), ne anche l'interperno tra le route dei carelli non va bene,
vorrei dimostrarlo come ispirazione perché questo telaio gira su raggi minimi fino a 103mm (!), allora sia forse possibile di costruire un telaio con carelli tipo Jakobs che si può lasciare circolare su plastici con raggi tipici come R2.

Saluti,
Markus

io nel frattempo io ho visto Bobo

bellissimi

ci sono delle foto dell'etr bodiano?

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a chi lo chiedesse:

Officine Armanelli non è un marchio ne io sono un produttore; i modelli che realizzo sono prototipi costruiti in esemplare unico per i quali non prevedo alcuna produzione.

Il convoglio è diviso in due metà formate da motrice e rimorchiata.
Il carrello tra motrice e rimorchiata ha un'unica vite lunga che ingrana nel mantice e fa da collegamento.
Le due metà si collegano tra loro con gancio Arnold.
Ecco due foto del carrello.

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gianni

beh se è tuo... complimenti davvero

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a chi lo chiedesse:

Officine Armanelli non è un marchio ne io sono un produttore; i modelli che realizzo sono prototipi costruiti in esemplare unico per i quali non prevedo alcuna produzione.

Ecco come avevo risolto...

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Rudik ... l'apprendista Stregone
alN 775

Bel lavoro, super pulito

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a chi lo chiedesse:

Officine Armanelli non è un marchio ne io sono un produttore; i modelli che realizzo sono prototipi costruiti in esemplare unico per i quali non prevedo alcuna produzione.

La soluzione di Rodolfo è pulita.
Una altra soluzione è glifo. ll glifo permette un cortissima distanza fra le carrozze ed allo stesso tempo di impegnare curve strette senza interferenze volumetriche. è facilmente implementabile sopratutto con un carrello Jacobs.

Poi per te che ti stampi la carrozza da solo è poco lavoro: un pezzo in più (l'asta con asola) e la modifica del fondo della carrozza con la guida semicircolare per il perno dell'asta più il perno che va nell'asola.

scusami gianfranco ma sono troppo ignorante... per me glifo è sinonimo di uncino... ho vagamente capito cosa intendi ma non sono sicuro

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a chi lo chiedesse:

Officine Armanelli non è un marchio ne io sono un produttore; i modelli che realizzo sono prototipi costruiti in esemplare unico per i quali non prevedo alcuna produzione.

il glifo, è un meccanismo che permette di convertire un movimento rotatorio continuo in un movimento lineare oscillante tra due posizioni.
È simile al sistema biella-manovella, con la differenza che la biella (asta) deve avere un vincolo prismatico, implementato tramite una perno che scorre in un asola tagliata nella biella.
Nel caso particolare dell'accoppiamento di due carrozze, converte il movimento rotatorio delle due carrozze (dalla posizione A allineata su un rettilineo, alla posizione
B angolata nel pieno di una curva) nel movimento lineare fra le due carrozze (avvicinate in posizione A ed allontanate in posizione B).
Il cinematismo di certi ganci si basa sul principio del glifo.
Ho fatto un piccolo esempio del funzionamento usando il costraint solver del sistema CAD. Perdona la crudezza è fatto velocemente.
Questa sequenza mostra il comportamento di due glifi applicati fra due carrozze su curve di raggio 9000 mm (praticamente un rettilineo nella nostra scala) 1000mm 500mm e 300mm




Come vedi sebbene le carrozze siano estremamente vicine in rettilineo, si 'respingono' sempre di più con il diminuire del raggio di curvatura.
Come succede? Guardiamo il disotto delle carrozze. (il disegno non è preciso).

ed in dettaglio

Le due aste (colorate in rosso e blue) si incontrano in corrispondenza del centro del carrello (Jacobs)
Le due aste hanno una asola ed un perno alla estremità opposta. Nell'asola finisce il perno fissato all'estremità della carrozza.
Il perno dell'asta si inserisce invece in una guida circolare. Il centro di questa guida NON è il perno alla fine della carrozza.
In posizione di riposo (il rettilineo) le aste vengono 'aiutate' a tornare al centro della guida da una molla.
Quando l'asta viene rotata dal carrello che impegna una curva fa leva sul perno all'estremità della carrozza e dovendo seguire la guida si sposta linearmente in avanti verso la testata della carrozza, così il carrello si allontana.
Viceversa quando il carrello ruota per entrare in un rettilineo l'asta ruota verso il centro della guida e quindi si ritrae rispetto alla testata della carrozza, avvicinando il carrello.

Spero sia chiaro.
Ciao
G.

no beh gianfranco.... giù il cappello sei un vero maestro... chiarissimo e grazie davvero della lezione

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a chi lo chiedesse:

Officine Armanelli non è un marchio ne io sono un produttore; i modelli che realizzo sono prototipi costruiti in esemplare unico per i quali non prevedo alcuna produzione.

Anni fa Arnold aveva prodotto carrozze e carri a carrelli col "glifo".
Il funzionamento era discreto con composizioni corte ma con convogli più lunghe era causa di deragliamento specie sui deviatoi in deviata e relativa controcurva.
Poi anche Arnold passò al sistema con allontanamento solo del gancio.
Unica nota positiva: feci razzia di questi carrelli ad un prezzo contenuto, poi bastava togliere la staffa con un cutter e rifare il perno centrale.
Trovandomi fuori casa non posso allegare foto che sarebbero più chiare di uno scritto.

Ciao, GraziaNo

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Ciao, GraziaNo

la vedo tosta ...... scusate , ma c'è il perno centrale o .... ?



grazie