Bellissimo U'Curdunn!

Per i muri a secco, il problema del ballast è che la granulometria è costante, mentre i nostri muri contengono pietre di dimensioni diverse.
Se vuoi un buon risultato devi mischiare almeno tre granulometrie diverse (25% piccola, 50% media 25% grande).

Io stendo i grani su un foglio di acetato a formare delle strisce sottili in spessore, più o meno piatte, poi li spruzzo con la solita miscela 'ballast'.
Poi quando le srisce sono asciutte, le stacco e ne attacco due schiena-schiena con il cianoacrilato (la schiena è la parte a contatto con l'acetato). Così il muro ottenuto non mostra segni di colla.
Può essere spezzato e composto dove necessario.


Se hai uno schema con le misure degli scuri a veneziane, te li stampo io in SLA gratis.
Certe iniziative vanno appoggiate con energia (come fatto per Nardò Centrale).


Ciao
G.

Grazie Gianfranco,

quando si potrà, spero ci potremo incontrare a U' Curdunn con chi vorrà esserci e mangiarci un bel piatto di "gnumerèdd suffuchèt"!

La tua ricetta per i muri a secco mi intriga: condivido che occorra un mix di ballast di varie pezzature. Il tono che mi ispira di più è il gray blend Woodland Scenics.
Ma chiedo: le strisce ottenute come hai descritto non si spezzano quando le stacchi? Ricomporle non sembra facile!

Prendo bene le misure delle persiane... e grazie per la disponibilità!

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gianni

Bello Bello !!!
Complimenti.

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Muzio Giuseppe

Grazie Pino, troppo gentile!
Nel tempo che mi ci è voluto per abbozzare un modulo tu hai fatto il bellissimo plastico di Mortara...

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gianni

Gianni, un gran bel lavoro. Complimenti.
La mano già su vedeva sul vecchio modulo del trullo......
Buona mano non mente.
Buon proseguimento di lavoro.

Mentre gli scuri sono in progettazione, e avendo avuto una richiesta che mi ha solleticato la fantasia, ho rapidamente creato una forma per fare i tetti dei trulli.Tutti dconoscono quelli di Alberobello, ma ce ne sono in tutta la valle d'Itria, nel sud-sud-ovest Barese e fino ad arrivare nella provincia di Taranto (ma li si chiamano diversamente).
I trulli sono caretterizzati dal tetto a tholos ricoperto da chiancarelle, pietre piatte calcaree di max 7cm di spessore tagliate generalmente dal materiale di scavo delle fondamenta. Una cosa poco nota è che le chiancarelle sono gialle appena tagliate. Diventano grigie solo con l'esposizione agli agenti atmosferici.

Ci sono trulli di varie dimensioni ma in genere mai più larghi di 6 metri di diametro.

Ho realizzato una forma per i più grandi e se si vogliono fare i più piccoli basta semplicemente riempire la forma di meno.
I trulli hanno sempre dei pinnacoli che hanno avuto un tempo un significato su cui i semiotici ancora dibattono.
Io ho realizzato alcuni pinnacoli che Gianni mi ha suggerito:


Così il kit del tetto trullo è il seguente:

ed il primo trullo sfornato è questo:

ho usato il solito impasto di polvere di cellulosa, vinavil e colore nero. La forma è stata prima oliata con una bella spruzzata di WD40.
Questo kit andrà a Gianni, ma se ci sono altri interessati lo posso mettere su shapeways.
Ciao
G.

Ciao Gianni,
ho già ammirato il tuo modulo a Stoccarda. Lavoro straordinario.
per i muri a secco questa portebbe essere una soluzione:
https://railnscale.com/2016/07/01/tools-maurermeister/
o qualcosa simile stampato in 3D.

Saluti,
Markus

Interessante la soluzione che segnala Markus per i muretti anche se mi pare più adatta per muri con pietre di forma regolare e senza "coperta" (= la corona di pietre che sovrasta il muretto). Un paio di esempi mostrano che nei muri a secco non c'è una pietra uguale all'altra.



Sotto una foto col risultato di alcune prove (da sinistra a destra):
- ghiaietta non setacciata (verso)
- ghiaietta non setacciata (recto)
- ballast woodland scenics (verso)
- ghiaietta non setacciata (recto)

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gianni

Che lavorone, Gianfranco! E' splendido! Grazie mille!

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gianni

Sui risultati da te ottenuti sui muretti:
- la granella non setacciata (recto) mostra il risultato migliore per quello che riguarda il riempimento dello spazio, ciò dimostra che avere taglie diverse dei grani è la giusta via. L'inconveniente della granella è che non ci siamo con la rugosità delle singole pietre: sono troppo 'lucide'
- per contro il woodland scenics, ha un riempimento dello spazio non convincente (ci sono troppi vuoti) ma la rugosità dei singoli grani è perfetta.
- il lato verso è indaeguato perchè mostra la colla. per questo io ne appiccico due strisce recto-recto.

Forse se insisti sul woodland scenics creando delle taglie diverse dei grani (ne metti una porzione nel macina caffè) e rimischi il risultato credo che potresti avere la soluzione giusta.
Per la coperta quello che faccio è usare la mia solita miscela polvere-cellulosa-colore-vinavil-acqua e colarne un po`sul solito acetato, ad ottenere una placca sottile 1mm.
una volta asciutta si prende la placca prodotta e la si taglia con un coltello da modellismo in strisce dello spessore del muro. Il taglio spezza le strisce in piccoli conci grossolani che vanno bene per la coperta.
Ciao
G.

Penso che il problema principale sia la granulometria (più che la superficie o i vuoti), perchè in un muretto alto 1,5 m ci stanno una decina di file di pietre, quindi esse sono in media di 15 cm (se fossero più grosse gli operai si stancherebbero, se fossero più piccole non si manterrebebro in posizione da sole).
Quindi 1 mm circa in scala.
L'idea di stenderle sull'acetato è buona perchè velocizza poi la costruzione del muretto.
La tecnica (che uso io) di pressare le pietruzze, impastate con la colla, tra due lastrine è più critica perchè non fornisce superfici del tutto piane e si rischia sempre il distacco o la rottura del manufatto prima dell'essiccazione.
Vero è che il 50% dei muretti è ora sgarrupato... o coperto da erbacce.

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salutoNi
Massimo

Non ho parole , bellissimo, avevo visto qualcosa lo scorso anno a Novegro se non sbaglio, complimenti su tutto, gli edifici mi hanno sconvolto

Giancarlo

Non temere di dire cose che sembrano troppo semplici

Un modo di avere pietre di varie pezzature di giusta rugosità e colore, è farsele da se.
Con la solita miscela cellulosa-in-polvere+vinavil+colore+acqua si fa una bella palla che si mette ad asciugare per un paio di giorni.
poi con un bel coltellaccio la si affetta e sgretola (un pò come quando si trita il prezemolo/aglio).
Poi la granella ottenuta si può filtrare per eliminare la polvere fine, e infine si applica il metodo delle strisce sull'acetato.

Questo è un muretto fatto con questo metodo. Il muretto si stacca facilmente arrotolando l'acetato sul bordo di un tavolo.

Il vantaggio di usare pietre di cellulosa, è che poi il muretto si può lavorare con la carta vetro per ridurne lo spessore o squadrare il lato a vista delle pietre.

Ciao
G.

Tutto interessantissimo! Ottimi suggerimenti: non c'è che da provare. Grazie.

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gianni

pronte a partire, le persiane, perfettamente in scala N, con stecche individuali. Il problema sarà dipingerle....
per evitare che la vernice formi un menisco fra le stecche bisogna dare mani sottilissime.
Ciao
G.