Sono contento che le tribolazioni con il va e vieni sembrino giunte al termine. La soluzione con i fotoresistori appare molto più professionale e pulita delle precedenti fotocellule, bravo Alberto
Hai avuto modo di provare il dispositivo in diverse condizioni di illuminazione per assicurarti che i nuovi sensori non siano disturbati dalla luce ambientale?

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The tinier the train, the more concentrated the fun.

grazie a tutti.

l'ho fatto andare dalle 16,30 alle 17,30 con luce accesa (neon) e spenta.
con dei cambi di luce improvvisa (tipo nuvola che oscura) alcune volte i treni non si sono fermati.
basta spegnere e riaccendere ed il sistema si tara di nuovo sulla luce ambiente.
in ogni caso funziona meglio del precedente (a casa mia, ovviamente non andrà mai in fiera!!!! ).

ora vorrei fare le seguenti modifiche al firmware:
- ricalibrare il tutto all'inizio di ogni giro completo. in questo modo, prima di partire, il sistema si aggiorna senza resettare il tutto.
- fare lampeggiare il led blu quando il treno è in pausa fermo (da 1 a 32 secondi). almeno si vede se il sistema sta funzionando oppure si è bloccato qualcosa.

vi aggiorno.

Ottimo lavoro!! Sinceramente anche con le loco "problematiche"... di problemi non ne ho visti.
L'unico appunto che mi sento di fare, sarebbe una fermata e una partenza un po' più dolci... ma per la fermata missà che è un po' problematico.

Sul vecchissimo analogico, per rallentamenti dolci avevo messo in parallelo ai blocchi di fermata condensatori elettrolitici da 10 mF.
Qui però il binario può assumere le due polarità e quindi occorrerebbe invertire il collegamento del condensatore alle rotaie coerentemente con l'alimentazione.
Basterebbe un relé DPDT comandato dal circuito di inversione che già c'è, e se l'alimentazione viene tolta a tutto il percorso, sarebbe sufficiente un solo condensatore-relé per il tutto (2€) invece di tre.
Bisognerebbe allontanare il fotoresistore dal respingente in modo da togliere prima alimentazione al blocco.

E' la partenza dolce in automatico che mi sembra più complicata.

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ci ho pensato ad accelerare dolcemente, ma:
- le loco non hanno la stessa velocità
- non hanno motori fluidi molte volte.

quindi alcune loco partono con un minimo di tensione e poi riescono ad accelerare,
altre si impuntano e poi non le muovi più!

la fermata si potrebbe fare, ma si devono spostare le barriere per permettere il rallentamento.

Bel lavoro.
Anch'io penso che partenza e fermata dolci siano però necessarie. Non so come tu controlli il binario, ma con un motor control shield o semplicemente con un piccolo modulo basato su ST L298 (qui lo pago meno di 5 euro) si può implementare un bel controllo PWM. Istruzioni e codice su
https://howtomechatronics.com/tutorials/arduino/arduino-dc-motor-control-tutorial-l298n-pwm-h-bridge/

Ciao
G.

Guardando i video è venuta anche a me l'idea del rallentamento, soprattutto pensando a eventuali loco con volani di inerzia. Sinceramente ho temuto che quei mezzi andassero a sbattere contro il terminale .

Potresti aggiungere tre altre fotoresistenze (una su ciascun ramo) per attivare la decelerazione. Ad esempio potrebbero essere messe a 30-40 cm da ciascuno stop.
Con l'Arduino puoi generare la PWM di trazione a piacere e quindi per l'accelerazione ti basta programmare una rampa di velocità crescente in tre o quattro secondi fino al massimo, per il rallentamento puoi testare la fotocellula di inizio rallentamento del binario di destinazione e far partire una rampa decrescente fino a un valore (non zero) sufficiente a far arrivare le loco al sensore di stop e intanto testare la fotocellula di stop.

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salutoNi
Massimo

Con Arduino e una Motor shield è davvero semplice fare partenze e fermate "dolci".
La partenza dolce si può fare già ora, basta intervenire sul codice aumentando gradualmente il duty cycle anziché dare/togliere tensione 0/1. È la fermata che, in questo caso, richiederebbe ulteriori fotoresistenze in posizione più arretrata che segnalino ad Arduino il momento dell'inizio del rallentamento, ovvero una riduzione graduale del duty cycle.

Rimane il problema delle loco che si impuntano... Però una volta raggiunta la tensione massima/ duty cycle massimo o giù di lì, partiranno ben anche loro...
Nella mia linea a cremagliera, ho aggiunto anche dei potenziometri proprio per regolare la ripidità della rampa di accelerazione in base alla loco che ci va su...

Mi era sfuggito che si usa già un Arduino , pensavo fosse un analogico puro.
Con Arduino mi sembra che la soluzione sia sottomano (Massimo)

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Rispondo un po a tutti:

@Gianfranco - uso proprio quello. la velocità è un PWM proporzionale al potenziometro che la regola

@Massimo - altre tre barriere non ci stanno. Arduino uno ha 6 analogiche, ne uso già 5. le barriere ottiche di prima entravano come digitale, le fotoresistenze no.
Inoltre vorrebbe dire ricablare tutto di nuovo, visto che alcuni DB9 dedicati sono già pieni

@Vittorio - se la loco è piantata, puoi mettere il potenziometro della velocità anche a 100%, spesso e volentieri non si muove lo stesso.
quindi con una rampa non è detto che la loco parta ad un certo punto.

Probabilmente era @Roberto

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Potresti provare la tecnica del controllo nervoso. Nei servomeccanismi questa più che una tecnica è il risultato di una stopping rule inadeguata nei controlli di posizione.
Però presenta dei vantaggi creando un servomeccanismo 'pronto'.
In pratica, invece di mettere il motore a velocità zero, lo si sottopone a micro movimenti attorno a velocità zero (avanti e indietro) . per cui il motore di fatto vibra senza muovere il treno di ingranaggi.
Il vantaggio è che in pratica si elimina il gradino dell'attrito statico, si esce da zone di isteresi e si evita che una spazzola si fermi su un taglio del collettore.
Però ha gli inconvenienti di emettere un ronzio e di scaldare il motore. Questi inconvenienti non si possono rimuovere ma si possono minimizzare scegliendo la frequenza e l'ampiezza del micro movimento.
Non è difficile da verificare, ogni controllista ci incappa involontariamente.
Ciao
G.

Il ronzio può suggerire il rumore del motore acceso
Ma cosa ci dobbiamo inventare noi poveri analogici!

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salutoNi
Massimo

...a naso:
inserire un sezionamento con caduta di tensione con uno o più diodi e/o resistenze....
provocando un rallentamento standard, se usi diodi nell'altro verso ne metti uno solo e riparte con più vigore...
tutto da provare..
....spero di aver reso l'idea....

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Ciao
Roberto
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in realtà con il pwm standard di arduino il motore non ronza, fischia!!!
bisogna cambiare la frequenza del PWM.
però non dimenticate che siamo in fiera, loco accese quasi tutto il giorno
se
ronzano/fischiano e sprattutto scaldano non mi sembra la soluzione ottimale

alternativa che mi è venuta in mente è quella di mettere a manetta per un piccolo tempo (50-100 ms) e poi usare la rampa di accelerazione.
rotta l'inerzia iniziale che con un tempo piccolo ad occhio non si vede, magari funziona.

per ora vedo di consolidare il tutto, poi si evolverà