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 Oggetto del messaggio: Ma quanto è rigido/fragile il PLA?
MessaggioInviato: 15/03/2024, 9:02 
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Ciao,

Sto riuscendo in qualche semplice stampa, FINALMENTE!!!

Ma incontro due difficoltà a "prodotto finito": la fragilità estrema del manufatto (es. un carro merci) e collegato al al punto precedente come inserire gli assi nelle sale? Io sono solito allargare, il minimo indispensabile, le medesime, quelle commerciali non battono ciglio mentre quelle stampate in PLA le "guardo" e si sbriciolano!!!

C'è qualche trucco che ignoro? Grazie!

Afro-saluti.
Francesco

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Francesco Z.

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Ciao Francesco, un piccolo accorgimento, è vero che la stampa in PLA abbia dei limiti dipende anche in quale direzione sono stesi i vari "Layer" ma a parte questa considerazione se prendi ad esempio il carrello che ho disegnato per il mio Arlecchino i collegamenti tra le due financatine li ho dovuti eliminare per dargli un pò di elasticità altrimenti si rompevano, le stampe 3D non sono stampe ad iniezione come i manufatti commerciali quindi....stampa e fai prove su prove con le relative modifiche sino al traguardo finale ;) ;) ;)

Giancarlo


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Le plastiche commerciali sono molto diverse "matericamente" dal PLA delle stampanti 3D (come anche dalle resine)... probabilmente esistono dei materiali che risultino leggermente elastici (in fondo basta poco), forse vanno cercati... in fondo anche le stampe 3D a bagno non sono molto elastiche (anzi per niente...)

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Giacomo - Siena - free climber modellista


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MessaggioInviato: 15/03/2024, 22:38 
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Giusto per precisazione il PLA dal punto di vista meccanico è superiore (è più rigido) all'ABS che viene spesso usato nella plastica pressofusa.

Il problema della stampa FDM è che è anisotropica. Cioé non presenta le stesse proprietà in tutte le direzione.
in particolare gli strati di materiale sovrapposto sono soggetti a delaminazione se sforzati in tiro o in taglio.
Si può ottenere una migliore coesione tra gli strati, diminuendo lo spessore degli strati, aumentando il volume del filamento, possibilmente la temperatura e diminuendo la velocità di stampa, ma questo porta in genere ad una minore resa estetica.

Rimane il fatto che certe direzioni saranno più deboli di altre,e quindi per parti che sono soggette a sforzi meccanici, bisogna scegliere bene le direzioni di crescita
Il problema è che l'anisotropia meccanica è accompagnata da una 'anisotropia' estetica nel senso ci sono direzione di crescita che danno risultati estetici migliori.

Allora mi permetto di consigliarti:
- dividi il tuo pezzo in parti che sono stampate diversamente
- quelle che sono soggette a sforzi meccanici devono avere la direzione di crescita tale che nell'uso finale gli strati non siano soggetti a sforzi di tiro o taglio
- il resto va stampato nel modo che dia il risultato estetico migliore
-incolla le parti insieme ed avrai modelli che sono belli e robusti


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MessaggioInviato: 16/03/2024, 0:27 
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Gianfranco Visentin ha scritto:
Giusto per precisazione il PLA dal punto di vista meccanico è superiore (è più rigido) all'ABS che viene spesso usato nella plastica pressofusa.

Il problema della stampa FDM è che è anisotropica. Cioé non presenta le stesse proprietà in tutte le direzione.
in particolare gli strati di materiale sovrapposto sono soggetti a delaminazione se sforzati in tiro o in taglio.
Si può ottenere una migliore coesione tra gli strati, diminuendo lo spessore degli strati, aumentando il volume del filamento, possibilmente la temperatura e diminuendo la velocità di stampa, ma questo porta in genere ad una minore resa estetica.

Rimane il fatto che certe direzioni saranno più deboli di altre,e quindi per parti che sono soggette a sforzi meccanici, bisogna scegliere bene le direzioni di crescita
Il problema è che l'anisotropia meccanica è accompagnata da una 'anisotropia' estetica nel senso ci sono direzione di crescita che danno risultati estetici migliori.

Allora mi permetto di consigliarti:
- dividi il tuo pezzo in parti che sono stampate diversamente
- quelle che sono soggette a sforzi meccanici devono avere la direzione di crescita tale che nell'uso finale gli strati non siano soggetti a sforzi di tiro o taglio
- il resto va stampato nel modo che dia il risultato estetico migliore
-incolla le parti insieme ed avrai modelli che sono belli e robusti


E qui9ndi, al di là di artifizi più o meno sofisticati, inadatta a rendere modelli appena più grandi della "Z". E' una cosa di cui sono sempre stato convinto e suppongo anche tu pensi qualcosa del genere, stando alle tue notevolissime, eccellenti realizzazioni nella scala più piccola. Ad occhio e croce, dato il sistema di stampa, non escluderei che che l'anisotropia colpisca la stragrande maggioranza dei materiali usati, dato che l'accrescimento del pezzo avviene per sovrapposizione di strati, strati che si saldano ma non si fondono, o meglio, si sovrafondano. In alcuni casi è visibile a occhio nudo in altri ci vuole il microscopio ma ai fini delle resistenze alle sollecitazioni lungo i tre assi, poco cambia. - Francesco

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MessaggioInviato: 16/03/2024, 16:37 
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Francesco,
Io parlavo della stampa Francesco Zezza usa che è quella a deposizione di filamento fuso (FDM).
Essa, in realtà, è tanto più valida quanto più sono spesse le pareti consentite dalla scala.
In H0 uno si potrebbe sedere sopra i modelli stampati in FDM, senza danneggiarli.
D altra parte se non fosse così, la stampa FDM non avrebbe sostituito il legno, la pressofusione in plastica e l'alluminio nella prototipazione funzionale e nella produzione industriale in piccola serie


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MessaggioInviato: 16/03/2024, 20:31 
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Ciao Gianfranco, ovviamente è chiaro che, a parità di materiale, quanto più aumenta lo spessore tanto più aumenta la resistenza. Unica eccezione le strutture sospese, dove entrano in gioco altri fattori. In quanto a "fusione" io parlerei piuttosto di soprafusione, come testimoniano le righe più o meno visibili. in ogni caso la stampa 3D è, in ogni campo, la tecnica del futuro e la sua validità è fuori discussione. - Francesco

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