molti anni fa avevo motorizzato questa loco costruita con le lastrine del maestro Donzello
accorciando il telaio di una loco americana Mehano/Atlas
e gli avevo messo un motore mabuchi (?) che era molto pesante e gli faceva da zavorra.
trasmissione su un carrello con 4 ruote gommate mentre l'altro prendeva la corrente.
caratteristica di questi carrelli: avevano il perno decentrato il che era molto utile in curva
particolare dimenticato al giorno d'oggi specialmente per chi costruisce automotrici
che come sappiamo sono lunghe e creano parecchi problemi di circolabilità sui raggi stretti.
Purtroppo non ho foto e ho ceduto il modello.

Eccolo un'altro dei Grandi, gente nata con il pallino di inventarsi le cose dal niente, tutta esperienza che soffoca noi poveri mortali, io sostengo che tutti questi modellisti non siano in realtà dei terrestri ma dei "Marziani" cammuffati
Graziano mai dare via i modelli creati (io prendo come riferimento il mondo passato), la carrozzeria Zagato dove ho lavorato per 4 anni ha creato tantissimi modelli belli o brutti secondo i punti di vista non ne hanno mai conservato uno, o forse 2 o 3, oggi avrebbero un Museo da fare invidia alle grandi case automobilistiche

Giancarlo

Sul modello della lastrina la distanza tra i due assi centrali è circa 19.5 mm...

ed è giusto, l'interperno è di 6150, i carrelli sono quelli delle ALn 772, quindi passo 3050 (1500+1550 con perno decentrato), i due assi interni sono distanti 3050/160 > 19,06