Praticamente non lo chiamavamo "scanner" ma semplicemente "tastatore o rilevatore di punti" l'oggetto veniva posizionato su di un piano di riferimento quasi sempre in acciaio con delle scanalature dove al loro interno scorrevano delle specie di morsetti che servivano per ancorare l'oggetto (nel mio caso ti parlo di auto o loro componenti), poi l'operatore faceva scorrerre ad intervalli stabiliti il "tastatore" montato su guide orizzontali poste ad un'altezza di circa 2 metri sulle quali si muovevano dei binari che consentivano il movimento sui 3 assi e che aveva alla sua estremità una pallina sensibilissima che registrava tutte le 3 quote degli assi cartesiani "Y -Z- X" in questo modo potevamo eseguire un tracciato del pezzo rilevato da trasmettere successivamente al progettista che ne ricavava (una volta a mano) dei punti da inserire nel PC ed avere in questo modo un tracciato preciso del pezzo in questione, ora da qualche anno sono arrivati sul mercato degli "scanner" che fanno in pratica la medesima cosa, quindi rilevano un oggetto e ne trasmettono le coordinate ad una stampante, solo che al momento attuale il loro costo supera di gran lunga quello di una comune stampante, comunque il futuro è oggi
Giancarlo